Montagna: Giunta Fvg in II Comm, snellire iter servizio Territorio
(ACON) Trieste, 21 set - Il servizio Gestione territorio
montano, Bonifica e Irrigazione della Regione Friuli Venezia
Giulia svolge un'attività ritenuta qualificata e indispensabile a
livello trasversale. Tuttavia, nelle sue fasi operative ed
esecutive, risulta condizionata da problemi di carattere
burocratico, legati sia all'approvvigionamento dei materiali per
lo sviluppo dei cantieri, sia al reperimento di personale idoneo
e quantitativamente adeguato.
In tal senso - questa la visione generale emersa oggi a Trieste
durante dei lavori della II Commissione consiliare - è stata
annunciata la presentazione di una mozione, affinché si operi per
semplificare quanto prima le procedure. L'obiettivo è quello di
pervenire alla creazione, anche alla luce delle limitazioni
provocate nel 2017 dalla soppressione della figura del
funzionario delegato, di un soggetto autonomo e separato, ma non
privato, in grado di prendersi carico di tutti i passaggi. È
stata anche auspicata una modifica per snellire la legge
regionale 9/2007.
L'audizione della Giunta regionale e del direttore del servizio
Gestione territorio aveva il compito di illustrare le condizioni
attuali dell'organigramma delle strutture stabili
tecnico-amministrative e della loro programmazione. I presenti si
sono trovati d'accordo sulla necessità di fare sistema tra le
varie componenti della Regione che si occupano di territorio
(come Protezione civile e servizio Difesa del suolo) e che il
problema principale è costituito dall'eccesso di atti
amministrativi che, per rispettare le normative vigenti, arrivano
fino al tetto delle tremila pratiche di acquisto per le materie
prime, contro le poche centinaia necessarie ante cambiamento
della gestione contabile.
Nella condivisione generale riguardo la necessità di modifiche
normative nel rispetto del Codice dei contratti pubblici, è
emerso che il servizio Gestione territorio si trova ad affrontare
una situazione atipica e unica rispetto qualsiasi altra realtà
regionale. È stato evidenziato anche un depauperamento del
personale.
Nonostante un incremento del sistema software per la gestione
degli atti, inoltre, la perdita di personale evidenzia venti
squadre di operai (10 a Tolmezzo, 4 a Udine e 6 a Pordenone)
composte teoricamente da 5-6 persone ciascuna, ma in realtà di
4-5 o persino di 3. Gli operai sono 134, ma alcuni sono stati
trasferiti negli uffici per questioni fisiche e di anzianità. Le
posizioni scoperte sono perciò una ventina e sarà necessario
anche l'appoggio di servizi esterni per poter contare su
operatori già formati e abilitati. All'appello mancherebbe anche
una decina di tecnici, oggi ridotti del 50%.
ACON/red