Solitudine: sì unanime Aula a ddl 91, Invecchiamento attivo è risorsa
(ACON) Trieste, 1 ott - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, riunito oggi a Trieste e presieduto da Piero
Mauro Zanin, ha approvato all'unanimità il disegno di legge 91
relativo alle modifiche alla legge regionale 22/2014 sul tema
della promozione dell'invecchiamento attivo e alle modifiche
all'articolo 9 della Lr 15/2014 in materia di protezione sociale,
concernenti gli interventi per il contrasto alla solitudine.
Il documento, titolato nella nuova e definitiva versione
"Contrasto alla solitudine e promozione dell'invecchiamento
attivo", aveva già visto il parziale assorbimento di gran parte
dei contenuti presenti nella proposta di legge 11, depositata dal
consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e
incentrata sulle norme per la promozione di iniziative e progetti
per la prevenzione del fenomeno della solitudine.
Il testo, attraverso i suoi 11 articoli precedentemente
licenziati dalla III Commissione consiliare, crea uno strumento
legislativo che consente alla Regione Fvg di affrontare e
contrastare il fenomeno della solitudine, intendendo con tale
termine ogni fenomeno di esclusione, disconnessione e
marginalizzazione sociale e civile per origini o cause collegate
alla condizione personale anagrafica, socio-sanitaria, economica
o culturale. Inoltre, promuove la stesura di progetti e la
valorizzazione di esperienze volte a comprendere e a prevenire
l'emergere di tali fenomeni.
Prima del voto conclusivo, sono stati approvati sei degli otto
emendamenti previsti (compreso quello di ispirazione giuntale che
prevede l'istituzione di percorsi di formazione per anziani al
fine di offrire loro le competenze informatiche di base per
favorirne l'inserimento a distanza), mentre sono stati accolti
due dei tre ordini del giorno presentati dai consiglieri (il
terzo, invece, è stato ritirato con l'accordo di condividerlo in
altra e futura occasione).
Il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
ha commentato che "quando l'Aula impiega poco tempo per
licenziare una norma, vuol dire che in precedenza si è operato
bene. Questa volta è stato fatto su un tema delicato e attuale".
I lavori sono stati aperti dalle relazioni dei consiglieri Mara
Piccin (FI), Ivo Moras (Lega), Ilaria Dal Zovo (M5S), Simona
Liguori (Cittadini) e Honsell di maggioranza, nonché Nicola
Conficoni (Pd) di minoranza. La forzista Piccin ha sottolineato
"l'intento di promuovere una nuova cultura delle relazioni umane,
favorendo quel senso di comunità e appartenenza ormai perduti".
Il leghista Moras ha invece auspicato un pieno supporto "alla
resilienza individuale e collettiva, adeguando gli interventi
all'adozione delle tecnologie informatiche con accessi
informatici sicuri".
La pentastellata Dal Zovo, dal canto suo, ha evidenziato che "i
temi contenuti, per la loro importanza, avrebbero dovuto avere la
dignità di essere trattati separatamente e che le cose esistenti
vanno potenziate e utilizzate, senza creare sprechi". La civica
Liguori ha invece espresso la speranza che "la legge sia
accompagnata da una serie di priorità come il fattivo
coinvolgimento delle comunità locali e dei servizi di prossimità
al cittadino, valorizzando la disponibilità manifestata dagli
ordini delle professioni sanitarie".
"È paradossale che in un pianeta nel quale la popolazione sta per
raggiungere gli 8 miliardi e nel quale il sovraffollamento è
un'esperienza sempre più frequente - ha ricordato Honsell -
emerga invece drammatica la sofferenza della solitudine diffusa
non solo tra gli anziani, ma anche tra giovani e giovanissimi".
Il dem Conficoni, infine, ha caldeggiato "la fornitura di
strumenti per gestire le situazioni di solitudine e isolamento".
Nel documento, la solitudine viene identificata come l'angoscia
derivante dalle differenze tra le relazioni sociali ideali e
quelle percepite, in correlazione con lo stato di salute fisica e
mentale, il benessere delle persone, nonché l'ambiente in cui
vivono. Tra gli obiettivi della norma figura la creazione di reti
di comunità e di cittadinanza attiva, supportando le azioni
promosse dal volontariato sociale e perseguendo il benessere
negli stili relazionali e di vita.
La nuova classificazione distingue inoltre tra persone anziane
(oltre i 65 anni), adulti (19-65) e adolescenti (12-19), mentre i
destinatari sono costituiti dai soggetti dell'intera popolazione
regionale maggiormente esposti al rischio di esclusione,
autoesclusione o marginalizzazione con particolare attenzione
agli over 65, agli adulti e agli adolescenti.
Si prevede di operare attraverso un programma triennale con linee
guida emanate dalla direzione centrale competente in tema di
tutela della Salute e delle Politiche sociali. L'assessore
regionale di riferimento, inoltre, sarà chiamato a relazionare
annualmente davanti alla Giunta Fvg su attività e risultati
ottenuti in collaborazione con una rete che comprende Comuni
(singoli o aggregati), Aziende sanitarie e Aziende pubbliche di
servizi alla persona, Istituzioni scolastiche, Università
(comprese quelle della LiberEtà e della Terza età) ed Enti di
ricerca e formazione, associazioni, Terzo settore e privati.
I regolamenti attuativi sono infine orientati alla trasformazione
degli Enti locali e dei servizi di prossimità al cittadino (come
quelli distrettuali e i centri di assistenza primaria) in
autentici volani, forniti delle risorse necessarie, favorendo le
tutele e stimolando anche momenti aggregativi di concerto con gli
ordini professionali.
Nel corso del dibattito è stata evidenziata anche la necessità di
ottenere una copertura finanziaria in grado di garantire la piena
operatività della norma.
ACON/DB-fc