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Solitudine: sì unanime Aula a ddl 91, Invecchiamento attivo è risorsa

01.10.2020
14:28
(ACON) Trieste, 1 ott - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunito oggi a Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, ha approvato all'unanimità il disegno di legge 91 relativo alle modifiche alla legge regionale 22/2014 sul tema della promozione dell'invecchiamento attivo e alle modifiche all'articolo 9 della Lr 15/2014 in materia di protezione sociale, concernenti gli interventi per il contrasto alla solitudine.

Il documento, titolato nella nuova e definitiva versione "Contrasto alla solitudine e promozione dell'invecchiamento attivo", aveva già visto il parziale assorbimento di gran parte dei contenuti presenti nella proposta di legge 11, depositata dal consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e incentrata sulle norme per la promozione di iniziative e progetti per la prevenzione del fenomeno della solitudine.

Il testo, attraverso i suoi 11 articoli precedentemente licenziati dalla III Commissione consiliare, crea uno strumento legislativo che consente alla Regione Fvg di affrontare e contrastare il fenomeno della solitudine, intendendo con tale termine ogni fenomeno di esclusione, disconnessione e marginalizzazione sociale e civile per origini o cause collegate alla condizione personale anagrafica, socio-sanitaria, economica o culturale. Inoltre, promuove la stesura di progetti e la valorizzazione di esperienze volte a comprendere e a prevenire l'emergere di tali fenomeni.

Prima del voto conclusivo, sono stati approvati sei degli otto emendamenti previsti (compreso quello di ispirazione giuntale che prevede l'istituzione di percorsi di formazione per anziani al fine di offrire loro le competenze informatiche di base per favorirne l'inserimento a distanza), mentre sono stati accolti due dei tre ordini del giorno presentati dai consiglieri (il terzo, invece, è stato ritirato con l'accordo di condividerlo in altra e futura occasione).

Il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha commentato che "quando l'Aula impiega poco tempo per licenziare una norma, vuol dire che in precedenza si è operato bene. Questa volta è stato fatto su un tema delicato e attuale".

I lavori sono stati aperti dalle relazioni dei consiglieri Mara Piccin (FI), Ivo Moras (Lega), Ilaria Dal Zovo (M5S), Simona Liguori (Cittadini) e Honsell di maggioranza, nonché Nicola Conficoni (Pd) di minoranza. La forzista Piccin ha sottolineato "l'intento di promuovere una nuova cultura delle relazioni umane, favorendo quel senso di comunità e appartenenza ormai perduti". Il leghista Moras ha invece auspicato un pieno supporto "alla resilienza individuale e collettiva, adeguando gli interventi all'adozione delle tecnologie informatiche con accessi informatici sicuri".

La pentastellata Dal Zovo, dal canto suo, ha evidenziato che "i temi contenuti, per la loro importanza, avrebbero dovuto avere la dignità di essere trattati separatamente e che le cose esistenti vanno potenziate e utilizzate, senza creare sprechi". La civica Liguori ha invece espresso la speranza che "la legge sia accompagnata da una serie di priorità come il fattivo coinvolgimento delle comunità locali e dei servizi di prossimità al cittadino, valorizzando la disponibilità manifestata dagli ordini delle professioni sanitarie".

"È paradossale che in un pianeta nel quale la popolazione sta per raggiungere gli 8 miliardi e nel quale il sovraffollamento è un'esperienza sempre più frequente - ha ricordato Honsell - emerga invece drammatica la sofferenza della solitudine diffusa non solo tra gli anziani, ma anche tra giovani e giovanissimi". Il dem Conficoni, infine, ha caldeggiato "la fornitura di strumenti per gestire le situazioni di solitudine e isolamento".

Nel documento, la solitudine viene identificata come l'angoscia derivante dalle differenze tra le relazioni sociali ideali e quelle percepite, in correlazione con lo stato di salute fisica e mentale, il benessere delle persone, nonché l'ambiente in cui vivono. Tra gli obiettivi della norma figura la creazione di reti di comunità e di cittadinanza attiva, supportando le azioni promosse dal volontariato sociale e perseguendo il benessere negli stili relazionali e di vita.

La nuova classificazione distingue inoltre tra persone anziane (oltre i 65 anni), adulti (19-65) e adolescenti (12-19), mentre i destinatari sono costituiti dai soggetti dell'intera popolazione regionale maggiormente esposti al rischio di esclusione, autoesclusione o marginalizzazione con particolare attenzione agli over 65, agli adulti e agli adolescenti.

Si prevede di operare attraverso un programma triennale con linee guida emanate dalla direzione centrale competente in tema di tutela della Salute e delle Politiche sociali. L'assessore regionale di riferimento, inoltre, sarà chiamato a relazionare annualmente davanti alla Giunta Fvg su attività e risultati ottenuti in collaborazione con una rete che comprende Comuni (singoli o aggregati), Aziende sanitarie e Aziende pubbliche di servizi alla persona, Istituzioni scolastiche, Università (comprese quelle della LiberEtà e della Terza età) ed Enti di ricerca e formazione, associazioni, Terzo settore e privati.

I regolamenti attuativi sono infine orientati alla trasformazione degli Enti locali e dei servizi di prossimità al cittadino (come quelli distrettuali e i centri di assistenza primaria) in autentici volani, forniti delle risorse necessarie, favorendo le tutele e stimolando anche momenti aggregativi di concerto con gli ordini professionali.

Nel corso del dibattito è stata evidenziata anche la necessità di ottenere una copertura finanziaria in grado di garantire la piena operatività della norma. ACON/DB-fc



l'Aula del Consiglio regionale durante i lavori