Montagna: sì Aula a pdl 108 Comunità Tagliamento, Dolomiti e Natisone
(ACON) Trieste, 15 ott - Non solo concedere la possibilità alla
zona omogenea della Destra Tagliamento e delle Dolomiti Friulane
di costituirsi in due Comunità di montagna, ma anche prevedere
delle modalità per semplificare la trasformazione relativa alla
Comunità di montagna Natisone e Torre e per consentire la
transizione dell'Unione territoriale intercomunale (Uti) del
Natisone in Comunità.
Lo ha chiesto la Giunta regionale che, attraverso
l'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha
presentato tre emendamenti in tal senso alla proposta di legge
108 di Stefano Turchet (Lega), Mara Piccin (FI) e Alessandro
Basso (FdI) che l'Aula ha accolto a maggioranza con 26 voti
favorevoli, nessun contrario e 19 astensioni delle Opposizioni
oltre a Walter Zalukar (Misto).
La modifica giuntale consente "anche all'Uti del Natisone,
composta da Comuni montani che confluiscono nella Comunità di
montagna Torre Natisone e da Comuni non montani - ha spiegato
l'assessore - di trasformarsi in Comunità, analogamente alle
altre Uti non montane per le quali il cambiamento è disciplinato
dalla legge regionale 21/2019 sull'esercizio coordinato di
funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia
e l'istituzione degli Enti di decentramento regionale. In tal
modo, è garantita la continuità giuridico-amministrativa tra Uti
Natisone e Comunità, evitando tutti gli adempimenti conseguenti
alla creazione di un nuovo ente".
"L'eventuale trasformazione dell'Uti Natisone in Comunità - ha
aggiunto Roberti - implica che alcuni rapporti giuridici
passeranno alla Comunità di pianura, altri alla Comunità di
montagna Torre Natisone. Per quanto riguarda i beni immobili, i
rapporti giuridici e le risorse finanziarie già della soppressa
Comunità montana del Torre, Natisone e Collio, saranno trasferiti
alla Comunità di montagna Torre Natisone".
Tanto da Furio Honsell (Open Fvg) quanto da Franco Iacop (Pd),
sono giunte dichiarazioni volte ad affermare "il rispetto delle
richieste avanzate dalle comunità dei territori in argomento. Non
vogliamo ostacolare questo percorso, ma ne saremo attenti
osservatori". Per Honsell si tratta di "sostenere tutto ciò che
proroga le Uti in quanto si allinea alla mia visione. Però qui sembra di
affrontare più un argomento di perimetri che di sostanza". Iacop
ha invece detto di non capire perché "a un'analoga richiesta
avanzata da Giampaolo Bidoli (Patto) fu detto di no, ora invece
si parla di passaggio fondamentale. Ci auguriamo non si vada
nella logica, già definita perversa, dell'obbligatorietà o
dell'esclusione di alcuni Comuni. Vedremo se ciò avverrà con la
prosecuzione di questa legge".
"Il provvedimento va incontro alle esigenze dei sindaci che
l'hanno richiesto" per Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar). "Abbiamo
lavorato per territori che necessitano di un'attenzione
particolare e non di bandierine", ha aggiunto Turchet parlando
anche per Piccin e Basso. "Questa pdl è una possibilità che si
concede in più ai sindaci. Se questi amministratori vorranno
cominciare a parlarsi e volere soluzioni diverse da quella di due
Comunità di montagna, sarò il primo ad ascoltarli e aiutarli
all'insegna della massima libertà".
ACON/RCM-fc