News


Covid: Riccardi in III Comm, riqualifica Rsa passa per nuove regole

12.11.2020
15:41
(ACON) Trieste, 12 nov - L'approccio strategico della direzione regionale Salute, Politiche sociali e Disabilità del Friuli Venezia Giulia, in ossequio anche agli elementi già contenuti nella Lr 22/2019, passerà attraverso il nuovo piano regionale per la non autosufficienza. Il progetto sarà caratterizzato da quattro canali applicativi per armonizzare gli interventi già previsti dalle normative nazionali: quelli legati alle cronicità, alle demenze, all'assistenza territoriale e alla non autosufficienza.

Questo è quanto emerso oggi nel corso dei lavori della III Commissione consiliare, presieduta da Ivo Moras (Lega) e riunita in modalità telematica, al termine della relazione del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, chiamato ad esporre la sua proposta di riqualificazione del sistema residenziale per le persone anziane.

Gli uffici regionali che hanno accompagnato l'informativa di Riccardi hanno evidenziato che gli assi portanti di questo intervento saranno costituiti da prossimità dei servizi, libertà di scelta per gli anziani e le loro famiglie, innovazione del sistema e domiciliarietà come diritto esigibile, nonché qualità e sicurezza dei servizi residenziali.

Nel corso della lunga esposizione, Riccardi ha sottolineato come "sia già iniziato il lavoro di riassetto di tutte le attività relative alla residenzialità delle case di riposo. È necessario modificare alcune regole oggi ancora presenti e che, a nostro parere, dovrebbero essere riviste attraverso un lavoro che si presenta molto complesso e articolato".

"È perciò necessario un quadro molto esaustivo - ha anticipato il vicegovernatore - per individuare le condizioni di criticità da rimuovere, evidenziando i punti aperti sull'inserimento di eventuali modifiche. Abbiamo già presentato questi dati alle organizzazioni sindacali, ma stiamo calendarizzando l'importante confronto con i gestori e anche in sede di tavolo degli Ambiti. Partiremo dal quadro complessivo e dal corposo lavoro di analisi dettagliati oggi, anche alla luce dei necessari approfondimenti specifici legati all'emergenza pandemica".

La presentazione si è sviluppata attraverso alcuni macro argomenti, come quello legato allo stato dell'arte del sistema residenziale per anziani, delineato in seguito a un processo di riclassificazione sulla base delle caratteristiche delle strutture e degli ospiti. Già realizzate, invece, linee operative strategiche come il sistema di valutazione e di classificazione del bisogno, l'introduzione di nuovi sistemi informativi, il monitoraggio e la promozione della qualità.

Il sistema Val.Graf. determina l'allocazione delle risorse, nonché adeguatezza ed equità degli interventi. Sono stati inoltre identificati sei profili di bisogno e, anche grazie a una serie di tavoli distrettuali, sono stati valutati 235mila soggetti con 390mila schede elaborate. 3.608 gli operatori formati (2.014 nelle residenze per anziani e 1.594 tra Distretti sanitari e Ambiti), mentre sono stati 36 i requisiti legati alla promozione della qualità nelle strutture per autosufficienti (4 tipi) e non autosufficienti.

Nel 2018 le strutture erano 23 con 488 posti letto, oggi sono 165 tra Asugi, Asufc e Asfo per 10.654 posti letto tra pubblico (51), privato no profit (38) e privato mercato (76). 94 le strutture convenzionate per 7.885 posti letto, mentre le non convenzionate ne garantiscono 1.434. Al 1 gennaio 2019 risultavano 9.716 ospiti con 4.476 accolti nel corso dell'anno.

Le liste d'attesa, dato cresciuto negli anni ma non rappresentativo della realtà, costituiscono solo una sorta di prenotazione ma, davanti alla disponibilità reale, molti rinunciano. La Regione interviene nell'abbattimento delle rette da 28 a 32,50 euro al giorno con 76 milioni di euro stanziati nel 2018, 83 nel 2019 e 87 nel 2020 (54 per abbattimento retta e 33 per oneri sanitari, con altri 8 inseriti in sede di assestamento per spese straordinarie legate all'emergenza da Covid-19). Il focus sull'emergenza sanitaria, differenziato tra le due ondate della pandemia, segnala altresì 43.589 tamponi complessivi (9.451 più 34.138) e 1.042 casi positivi (676 e 366).

Gli assi portanti della riforma del sistema passano anche attraverso una migliiore prossimità dei servizi e una maggiore responsabilizzazione degli attori locali. I Livelli essenziali di assistenza (Lea) puntano alla riqualificazione dell'offerta residenziale e a interventi innovativi per l'assistenza domiciliare. Le criticità del sistema residenziale ruotano intorno alla sicurezza nelle strutture, alla maggior qualità delle cure e alla libertà della scelta, all'eccesso di esternalizzazione con frammentazione dei servizi e alle disparità di trattamento.

Tra le azioni specifiche da intraprendere, infine, l'attivazione di un tavolo regionale per ridefinire l'assistenza medica, un aggiornamento del fabbisogno di residenzialità e l'estensione del numero delle quote convenzionabili, una revisione del dpreg 144/2015 e l'adozione di un regolamento di accreditamento. Senza dimenticare la revisione del sistema di finanziamento della non autosufficienza, la definizione di un modello unico di accordo contrattuale, lo sviluppo di sistemi informativi e di uno Sportello anziani, nonché l'istituzione di un Osservatorio permanente sempre rivolto ai meno giovani. ACON/DB-fc



La III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega), riunita in modalità telematica