Covid: Riccardi in III Comm, riqualifica Rsa passa per nuove regole
(ACON) Trieste, 12 nov - L'approccio strategico della direzione
regionale Salute, Politiche sociali e Disabilità del Friuli
Venezia Giulia, in ossequio anche agli elementi già contenuti
nella Lr 22/2019, passerà attraverso il nuovo piano regionale per
la non autosufficienza. Il progetto sarà caratterizzato da
quattro canali applicativi per armonizzare gli interventi già
previsti dalle normative nazionali: quelli legati alle cronicità,
alle demenze, all'assistenza territoriale e alla non
autosufficienza.
Questo è quanto emerso oggi nel corso dei lavori della III
Commissione consiliare, presieduta da Ivo Moras (Lega) e riunita
in modalità telematica, al termine della relazione del
vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
chiamato ad esporre la sua proposta di riqualificazione del
sistema residenziale per le persone anziane.
Gli uffici regionali che hanno accompagnato l'informativa di
Riccardi hanno evidenziato che gli assi portanti di questo
intervento saranno costituiti da prossimità dei servizi, libertà
di scelta per gli anziani e le loro famiglie, innovazione del
sistema e domiciliarietà come diritto esigibile, nonché qualità e
sicurezza dei servizi residenziali.
Nel corso della lunga esposizione, Riccardi ha sottolineato come
"sia già iniziato il lavoro di riassetto di tutte le attività
relative alla residenzialità delle case di riposo. È necessario
modificare alcune regole oggi ancora presenti e che, a nostro
parere, dovrebbero essere riviste attraverso un lavoro che si
presenta molto complesso e articolato".
"È perciò necessario un quadro molto esaustivo - ha anticipato il
vicegovernatore - per individuare le condizioni di criticità da
rimuovere, evidenziando i punti aperti sull'inserimento di
eventuali modifiche. Abbiamo già presentato questi dati alle
organizzazioni sindacali, ma stiamo calendarizzando l'importante
confronto con i gestori e anche in sede di tavolo degli Ambiti.
Partiremo dal quadro complessivo e dal corposo lavoro di analisi
dettagliati oggi, anche alla luce dei necessari approfondimenti
specifici legati all'emergenza pandemica".
La presentazione si è sviluppata attraverso alcuni macro
argomenti, come quello legato allo stato dell'arte del sistema
residenziale per anziani, delineato in seguito a un processo di
riclassificazione sulla base delle caratteristiche delle
strutture e degli ospiti. Già realizzate, invece, linee operative
strategiche come il sistema di valutazione e di classificazione
del bisogno, l'introduzione di nuovi sistemi informativi, il
monitoraggio e la promozione della qualità.
Il sistema Val.Graf. determina l'allocazione delle risorse,
nonché adeguatezza ed equità degli interventi. Sono stati inoltre
identificati sei profili di bisogno e, anche grazie a una serie
di tavoli distrettuali, sono stati valutati 235mila soggetti con
390mila schede elaborate. 3.608 gli operatori formati (2.014
nelle residenze per anziani e 1.594 tra Distretti sanitari e
Ambiti), mentre sono stati 36 i requisiti legati alla promozione
della qualità nelle strutture per autosufficienti (4 tipi) e non
autosufficienti.
Nel 2018 le strutture erano 23 con 488 posti letto, oggi sono 165
tra Asugi, Asufc e Asfo per 10.654 posti letto tra pubblico (51),
privato no profit (38) e privato mercato (76). 94 le strutture
convenzionate per 7.885 posti letto, mentre le non convenzionate
ne garantiscono 1.434. Al 1 gennaio 2019 risultavano 9.716 ospiti
con 4.476 accolti nel corso dell'anno.
Le liste d'attesa, dato cresciuto negli anni ma non
rappresentativo della realtà, costituiscono solo una sorta di
prenotazione ma, davanti alla disponibilità reale, molti
rinunciano. La Regione interviene nell'abbattimento delle rette
da 28 a 32,50 euro al giorno con 76 milioni di euro stanziati nel
2018, 83 nel 2019 e 87 nel 2020 (54 per abbattimento retta e 33
per oneri sanitari, con altri 8 inseriti in sede di assestamento
per spese straordinarie legate all'emergenza da Covid-19). Il
focus sull'emergenza sanitaria, differenziato tra le due ondate
della pandemia, segnala altresì 43.589 tamponi complessivi (9.451
più 34.138) e 1.042 casi positivi (676 e 366).
Gli assi portanti della riforma del sistema passano anche
attraverso una migliiore prossimità dei servizi e una maggiore
responsabilizzazione degli attori locali. I Livelli essenziali di
assistenza (Lea) puntano alla riqualificazione dell'offerta
residenziale e a interventi innovativi per l'assistenza
domiciliare. Le criticità del sistema residenziale ruotano
intorno alla sicurezza nelle strutture, alla maggior qualità
delle cure e alla libertà della scelta, all'eccesso di
esternalizzazione con frammentazione dei servizi e alle disparità
di trattamento.
Tra le azioni specifiche da intraprendere, infine, l'attivazione
di un tavolo regionale per ridefinire l'assistenza medica, un
aggiornamento del fabbisogno di residenzialità e l'estensione del
numero delle quote convenzionabili, una revisione del dpreg
144/2015 e l'adozione di un regolamento di accreditamento. Senza
dimenticare la revisione del sistema di finanziamento della non
autosufficienza, la definizione di un modello unico di accordo
contrattuale, lo sviluppo di sistemi informativi e di uno
Sportello anziani, nonché l'istituzione di un Osservatorio
permanente sempre rivolto ai meno giovani.
ACON/DB-fc