Scuola: Honsell (Open Fvg), dopo decisione Tar serve azione capillare
(ACON) Trieste, 16 gen - "Il Tar ha accolto la sospensiva
dell'ordinanza di Massimiliano Fedriga sulla scuola e, di fatto,
ha bocciato la decisione di posticipare a febbraio il rientro a
scuola di decine di migliaia di studenti delle scuole secondarie
della nostra regione".
Lo ricorda in una nota il consigliere regionale Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), aggiungendo di voler esprimere "la
solidarietà e l'apprezzamento nei confronti del comitato di
cittadini che, spontaneamente, ha avuto il coraggio di guardare
negli occhi i rischi della pandemia e di chiedersi se la scelta
di non fare andare a scuola i nostri giovani al mattino, per poi
lasciarli frequentare bar e locali nel pomeriggio, sia un
atteggiamento sano".
"La decisione del Tar - sottolinea Honsell - deve invitare la
Giunta Fedriga a un atteggiamento meno semplicistico sul tema
importantissimo della scuola secondaria. Tenere chiuse le scuole,
oltre a mettere a rischio l'equilibrio psicologico di tanti
giovani, mostrando loro che 'la Coca Cola è più importante dei
logaritmi', mette a repentaglio anche la qualità della loro
formazione e la regolarità delle verifiche dell'apprendimento".
"Questi temi - auspica ancora l'esponente di Open Fvg - non
possono essere risolti con ordinanze banali e uniformi. Va invece
avviato un percorso serio che metta a fuoco le esigenze
specifiche, plesso per plesso, al fine di massimizzare il numero
delle ore a scuola. Vanno coinvolti i dirigenti, le
organizzazioni sindacali e tutte le possibili aziende di
trasporto, nonché assunti steward per la sicurezza fuori dalle
scuole. Fedriga deve cominciare a considerare come prioritario
l'obiettivo di garantire ai nostri giovani il diritto
costituzionale a una scuola seria e di qualità".
"Come Open Sinistra Fvg - conclude Honsell - invito, quindi, il
presidente Fedriga e la sua Giunta a svolgere un'azione capillare
per garantire la massima attività in presenza, anche se in modo
non necessariamente omogeneo. A breve, il Consiglio regionale
varerà altri 22 milioni di euro come ristoro alle categorie
economiche: un'azione giusta ma, forse, si deve varare anche un
altro piano ristori a favore dei nostri giovani. Ristori non
finanziari, ma caratterizzati da beni immateriali come
l'educazione e la formazione. Certamente ci saranno dei costi, ma
una Regione nei momenti di crisi deve riconoscere tutte le
priorità, se vuole essere la Regione per tutti".
ACON/COM/db