Covid: Sergo-Ussai-Iacop, scaricabarile sui ritardi della telemedicina
(ACON) Trieste, 26 gen - "Il progetto di telemedicina non
decolla, e inizia lo scarcabarile". Lo sottolineano - in una nota
congiunta - i consiglieri regionali Cristian Sergo, Andrea Ussai
(M5S) e Franco Iacop (Pd), dopo l'audizione di ieri sera in III
Commissione.
"Abbiamo colto l'occasione - spiegano i consiglieri - per
chiedere lo stato di avanzamento del progetto sul quale, a
distanza di un mese dalla roboante conferenza stampa, nulla si è
più saputo".
"Il nostro intento - spiegano Sergo e Ussai - era quello di
conoscere dal direttore Braganti e dai medici intervenuti quanti
fossero i pazienti effettivamente seguiti con questo metodo e
quali fossero i riscontri e i risultati degli operatori
coinvolti. Proprio su questo punto abbiamo ricevuto una vera e
propria doccia fredda. Innanzitutto perché non ci sono stati
forniti i numeri dei pazienti attualmente seguiti, ma ci si è
limitati a dire che sono pochi, ma soprattutto ci è stata
indicata, come causa dello scarso utilizzo dei tablet, la ridotta
adesione al progetto da parte dei medici di medicina generale".
"Purtroppo in Commissione era assente la controparte tirata in
ballo per sapere i motivi di questa scarsa adesione - rimarcano i
due consiglieri pentastellati -. Di sicuro le scelte unilaterali
della Giunta e della Protezione Civile, senza un coinvolgimento
dei professionisti, non hanno agevolato il percorso dal punto di
vista organizzativo".
"Ad un mese dalla conferenza stampa ancora non è chiaro, infatti
- proseguno Sergo e Ussai - chi possa chiedere di utilizzare
questi strumenti, così come non è dato sapere come verranno
utilizzati i soldi risparmiati con la gara aggiudicata con un
ribasso del 40,2% alla ditta Arbintrax di Monopoli: parliamo di
365 mila euro, dato non banale se pensiamo che le risorse sono
frutto delle donazioni della popolazione durante la prima ondata
- ricordano gli esponenti del M5S -. Il tutto in un momento in
cui la pressione sui reparti dei nostri ospedali continua a
essere forte e sensibilmente alto il numero dei pazienti in
isolamento domiciliare".
"Da mesi chiediamo un rafforzamento della sanità territoriale e
una condivisione delle azioni per contrastare il Covid - aggiunge
Iacop -. Ma la risposta è la solita narrazione di scelte fatte,
senza coinvolgere chi si trova in prima fila, come i medici di
base, o il Consiglio regionale, nonostante le richieste avanzate
da tutti i gruppi di opposizione".
"Il tema della domiciliarità è sicuramente centrale e, proprio
per questo, il progetto di telemedicina realizzato grazie alla
solidarietà dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, che la
scorsa estate hanno donato 1,4 milioni alla Protezione Civile per
sostenere la lotta al Covid, è una grande occasione per
coinvolgere i medici di medicina generale. Occasione che però -
conclude il consigliere democratico - non sta trovando attuazione
a causa della chiusura della Giunta Fedriga, arroccata sulle sue
posizioni".
ACON/COM/fa