Salute: III Comm, presto risposte a petizione su ospedale Cividale
(ACON) Trieste, 23 feb - E' stato disposto un documento con cui
a breve si parlerà del futuro della sanità del Cividalese.
Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi, rispondendo alle richieste contenute nella pertizione
sul presidio ospedaliero di Cividale del Friuli discussa in III
Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega).
Mantenere le attività ospedaliere erogate dal reparto di
Medicina, day hospital, day surgery (piccoli interventi
chirurgici eseguiti in regime di ricovero breve) e Punto di primo
intervento-Pronto soccorso nelle 24 ore del presidio ospedaliero
di Cividale in collegamento con il Polo ospedaliero Santa Maria
della Misericordia di Udine, ai sensi di quanto contemplato nel
decreto ministeriale 70 del 2015 quanto ai presidi ospedalieri in
zone particolarmente disagiate. Ciò in risposta ai bisogni dei
cittadini del Comune di Cividale e dei Comuni delle Valli del
Natisone disagiati da un punto di vista geografico e per la
presenza di molte persone anziane, per una popolazione che in
totale conta oltre 51.000 abitanti e copre 460 chilometri
quadrati.
Inoltre prevedere l'attivazione, in collaborazione con la Scuola
di specialità in geriatria della facoltà di Medicina di Udine, di
un Polo geriatrico con posti letto di degenza, per effettuare
attività di diagnosi e trattamento in urgenza e in elezione delle
patologie peculiari dell'anziano a rischio di fragilità.
Sono queste le richieste riportate nella petizione giunta sul
tavolo della III Commissione e su quello dell'assessore Riccardi,
forte di 3.694 firme di altrettanti cittadini che oggi sono stati
rappresentati in udienza telematica dal primo firmatario del
documento, Antonino Caltabellotta, e da Renato Osgnach,
presidente del Comitato per la tutela della salute nelle Valli
del Natisone.
Si tratta di tutelare soprattutto persone anziane, con fragilità,
residenti in un territorio che presenta non pochi disagi anche
perché non sempre facilmente raggiungibile, hanno sottolineato i
due proponenti.
"Dobbiamo chiarire innanzitutto i tre punti cardinali del tema:
l'assistenza ospedaliera; l'assistenza territoriale; l'assistenza
emergenziale", è stata la risposta dell'assessore regionale alla
Salute, Riccardo Riccardi, da cui è arrivata la notizia che ha
previsto a breve un confronto con il sindaco e il vicesindaco di
Cividale su un documento preparato dall'Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale, in cui si trattano questioni
inerenti proprio la petizione.
"Compatibilmente con l'andamento pandemico, intendiamo riaprire
il punto di Primo intervento a Cividale; per il tema delle cure
palliative e i posti letto delle Rsa, vanno ampliate per dare
risposta alle cronicità; è necessario rafforzare anche la
situazione dei posti letto per le cure intermedie; bisogna
irrobustire le funzioni distrettuali", ha detto Ricardi.
Altre necessità segnalate dall'assessore, "potenziare le sale
operatorie per interventi di chirurgia ambulatoriale, sgravando
così le strutture ospedaliere hub; rendere agibili le attività
sui poli ambulatoriali; ristrutturare l'area radiologica dei
reparti di diagnostica e radiologia e l'area trasfusionale;
stiamo valutando come mettere mano a delle misure per dare
solidità alle progettualità legate agli anziani".
Dagli interventi dei consiglieri, tutti allineati sull'importanza
dell'argomento sollevato dalla petizione e di come si tratti di
un'area geografica difficile, che va protetta, anche la richiesta
di un ragionamento collettivo Giunta/Consiglio regionale su
quanto previsto nel Recovery Plan per la sanità territoriale,
avanzata da Simona Liguori (Cittadini), Mauro Di Bert (Progetto
Fvg/Ar) e Sergio Bolzonello (Pd).
ACON/RCM