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Salute: III Comm, presto risposte a petizione su ospedale Cividale

23.02.2021
16:49
(ACON) Trieste, 23 feb - E' stato disposto un documento con cui a breve si parlerà del futuro della sanità del Cividalese.

Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, rispondendo alle richieste contenute nella pertizione sul presidio ospedaliero di Cividale del Friuli discussa in III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega).

Mantenere le attività ospedaliere erogate dal reparto di Medicina, day hospital, day surgery (piccoli interventi chirurgici eseguiti in regime di ricovero breve) e Punto di primo intervento-Pronto soccorso nelle 24 ore del presidio ospedaliero di Cividale in collegamento con il Polo ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine, ai sensi di quanto contemplato nel decreto ministeriale 70 del 2015 quanto ai presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate. Ciò in risposta ai bisogni dei cittadini del Comune di Cividale e dei Comuni delle Valli del Natisone disagiati da un punto di vista geografico e per la presenza di molte persone anziane, per una popolazione che in totale conta oltre 51.000 abitanti e copre 460 chilometri quadrati.

Inoltre prevedere l'attivazione, in collaborazione con la Scuola di specialità in geriatria della facoltà di Medicina di Udine, di un Polo geriatrico con posti letto di degenza, per effettuare attività di diagnosi e trattamento in urgenza e in elezione delle patologie peculiari dell'anziano a rischio di fragilità.

Sono queste le richieste riportate nella petizione giunta sul tavolo della III Commissione e su quello dell'assessore Riccardi, forte di 3.694 firme di altrettanti cittadini che oggi sono stati rappresentati in udienza telematica dal primo firmatario del documento, Antonino Caltabellotta, e da Renato Osgnach, presidente del Comitato per la tutela della salute nelle Valli del Natisone.

Si tratta di tutelare soprattutto persone anziane, con fragilità, residenti in un territorio che presenta non pochi disagi anche perché non sempre facilmente raggiungibile, hanno sottolineato i due proponenti.

"Dobbiamo chiarire innanzitutto i tre punti cardinali del tema: l'assistenza ospedaliera; l'assistenza territoriale; l'assistenza emergenziale", è stata la risposta dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, da cui è arrivata la notizia che ha previsto a breve un confronto con il sindaco e il vicesindaco di Cividale su un documento preparato dall'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, in cui si trattano questioni inerenti proprio la petizione.

"Compatibilmente con l'andamento pandemico, intendiamo riaprire il punto di Primo intervento a Cividale; per il tema delle cure palliative e i posti letto delle Rsa, vanno ampliate per dare risposta alle cronicità; è necessario rafforzare anche la situazione dei posti letto per le cure intermedie; bisogna irrobustire le funzioni distrettuali", ha detto Ricardi.

Altre necessità segnalate dall'assessore, "potenziare le sale operatorie per interventi di chirurgia ambulatoriale, sgravando così le strutture ospedaliere hub; rendere agibili le attività sui poli ambulatoriali; ristrutturare l'area radiologica dei reparti di diagnostica e radiologia e l'area trasfusionale; stiamo valutando come mettere mano a delle misure per dare solidità alle progettualità legate agli anziani".

Dagli interventi dei consiglieri, tutti allineati sull'importanza dell'argomento sollevato dalla petizione e di come si tratti di un'area geografica difficile, che va protetta, anche la richiesta di un ragionamento collettivo Giunta/Consiglio regionale su quanto previsto nel Recovery Plan per la sanità territoriale, avanzata da Simona Liguori (Cittadini), Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Sergio Bolzonello (Pd). ACON/RCM



Il presidente della III Commissione consiliare, Ivo Moras (Lega)