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Sicurezza: ddl Roberti in V Comm, esame e voto rinviati a giovedì

23.02.2021
18:54
(ACON) Trieste, 23 feb - Volontari per la sicurezza, controlli di vicinato, nuclei specializzati di agenti di polizia locale. Sono solo alcune delle novità contenute nel disegno di legge 125, illustrato oggi alla V Commissione dall'assessore regionale Pierpaolo Roberti.

La discussione generale è stata ampia e a tratti vivace, tanto che il presidente Diego Bernardis (Lega) ha alla fine deciso di rinviare - su sollecitazione dei consiglieri di minoranza Franco Iacop, Furio Honsell, Tiziano Centis e Cristian Sergo - l'esame articolo per articolo e il voto sul testo di legge a una nuova seduta di commissione, in programma giovedì 25 alle 14.30. Termine comunque utile a portare il ddl di iniziativa della Giunta regionale nell'Aula del Consiglio regionale la prossima settimana.

"Il disegno di legge - ha spiegato l'assessore Roberti, collegato da remoto come tutti i membri della commissione - introduce il concetto di sicurezza partecipata e insiste sulla cittadinanza attiva, andando a disciplinare il fenomeno del controllo di vicinato, che esiste da tempo anche se in forme non riconosciute". Uno dei principi-chiave della norma, ha aggiunto l'assessore, "è quello di garantire l'uniformità del servizio delle polizie locali in Fvg. A noi interessa l'omogeneità: ad esempio solo i Corpi di polizia più strutturati sono in grado di avere al loro interno un nucleo di polizia ambientale, ma un servizio di questo tipo può essere utile anche ai piccoli Comuni. E allora bisogna fare in modo che quel nucleo specialistico possa girare a chiamata in tutto il Friuli Venezia Giulia. Un servizio analogo può essere pensato come supporto alle polizie cittadine in occasione di grandi eventi, come ad esempio Friuli Doc a Udine".

Le nuove norme sono condivise dai consiglieri di maggioranza Mauro Di Bert (Progetto Fvg) - che ha parlato di "scatto ulteriore rispetto alla legge 9 del 2009", apprezzando in particolare il concetto di sovracomunalità - e Lorenzo Tosolini della Lega ("E' un salto di qualità"). Sono già emerse invece diverse perplessità da parte delle Opposizioni.

Il più critico è stato Franco Iacop (Pd) - protagonista anche di un acceso botta e risposta con Roberti sulle modalità di illustrazione del ddl - che ritiene si vada "verso un sistema di polizia con visione regionalista, togliendo spazio ai Comuni". Iacop ha chiesto la possibilità di convocare in audizione Anci, rappresentanti dei piccoli Comuni, sindacati e comandanti dei maggiori corpi di polizia locale. Proposta non condivisa dall'assessore Roberti - che ha ricordato come il Cal si sia già espresso largamente a favore del ddl - e bocciata a maggioranza dalla Commissione nella parte conclusiva della seduta. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) è invece perlesso sulla legittimazione dei controllori di vicinato ("La cittadinanza attiva è tutt'altro"), mentre Cristian Sergo (M5S) ha posto il tema del ruolo dei futuri Edr nel campo della polizia ambientale. Il collega di partito Mauro Capozzella è invece preoccupato per una possibile "invasione di campo" della legge nei confronti dello Stato, "che ha la sicurezza come sua prerogativa". Tesi subito rigettata da Roberti: "Ci sono già 14 leggi regionali su sicurezza e polizia locale, e anche la nostra norma del 2009 disciplina questa materia: non si tratta dunque di una prerogativa esclusiva dello Stato". ACON/FA-fc



Pierpaolo Roberti, assessore Fvg alla Sicurezza
Diego Bernardis, presidente della V Commissione
Franco Iacop, consigliere del Pd