Sicurezza: ddl Roberti in V Comm, esame e voto rinviati a giovedì
(ACON) Trieste, 23 feb - Volontari per la sicurezza, controlli
di vicinato, nuclei specializzati di agenti di polizia locale.
Sono solo alcune delle novità contenute nel disegno di legge 125,
illustrato oggi alla V Commissione dall'assessore regionale
Pierpaolo Roberti.
La discussione generale è stata ampia e a tratti vivace, tanto
che il presidente Diego Bernardis (Lega) ha alla fine deciso di
rinviare - su sollecitazione dei consiglieri di minoranza Franco
Iacop, Furio Honsell, Tiziano Centis e Cristian Sergo - l'esame
articolo per articolo e il voto sul testo di legge a una nuova
seduta di commissione, in programma giovedì 25 alle 14.30.
Termine comunque utile a portare il ddl di iniziativa della
Giunta regionale nell'Aula del Consiglio regionale la prossima
settimana.
"Il disegno di legge - ha spiegato l'assessore Roberti, collegato
da remoto come tutti i membri della commissione - introduce il
concetto di sicurezza partecipata e insiste sulla cittadinanza
attiva, andando a disciplinare il fenomeno del controllo di
vicinato, che esiste da tempo anche se in forme non
riconosciute". Uno dei principi-chiave della norma, ha aggiunto
l'assessore, "è quello di garantire l'uniformità del servizio
delle polizie locali in Fvg. A noi interessa l'omogeneità: ad
esempio solo i Corpi di polizia più strutturati sono in grado di
avere al loro interno un nucleo di polizia ambientale, ma un
servizio di questo tipo può essere utile anche ai piccoli Comuni.
E allora bisogna fare in modo che quel nucleo specialistico possa
girare a chiamata in tutto il Friuli Venezia Giulia. Un servizio
analogo può essere pensato come supporto alle polizie cittadine
in occasione di grandi eventi, come ad esempio Friuli Doc a
Udine".
Le nuove norme sono condivise dai consiglieri di maggioranza
Mauro Di Bert (Progetto Fvg) - che ha parlato di "scatto
ulteriore rispetto alla legge 9 del 2009", apprezzando in
particolare il concetto di sovracomunalità - e Lorenzo Tosolini
della Lega ("E' un salto di qualità"). Sono già emerse invece
diverse perplessità da parte delle Opposizioni.
Il più critico è stato Franco Iacop (Pd) - protagonista anche di
un acceso botta e risposta con Roberti sulle modalità di
illustrazione del ddl - che ritiene si vada "verso un sistema di
polizia con visione regionalista, togliendo spazio ai Comuni".
Iacop ha chiesto la possibilità di convocare in audizione Anci,
rappresentanti dei piccoli Comuni, sindacati e comandanti dei
maggiori corpi di polizia locale. Proposta non condivisa
dall'assessore Roberti - che ha ricordato come il Cal si sia già
espresso largamente a favore del ddl - e bocciata a maggioranza
dalla Commissione nella parte conclusiva della seduta.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) è invece perlesso sulla
legittimazione dei controllori di vicinato ("La cittadinanza
attiva è tutt'altro"), mentre Cristian Sergo (M5S) ha posto il
tema del ruolo dei futuri Edr nel campo della polizia ambientale.
Il collega di partito Mauro Capozzella è invece preoccupato per
una possibile "invasione di campo" della legge nei confronti
dello Stato, "che ha la sicurezza come sua prerogativa". Tesi
subito rigettata da Roberti: "Ci sono già 14 leggi regionali su
sicurezza e polizia locale, e anche la nostra norma del 2009
disciplina questa materia: non si tratta dunque di una
prerogativa esclusiva dello Stato".
ACON/FA-fc