Lavoro: Zanon (Futura), sinergia territorio aiuti vertenza Zml Maniago
(ACON) Trieste, 22 mar - "La crisi sanitaria inizia a
presentare il conto economico al nostro tessuto produttivo e
sociale. Sono perciò necessari il massimo sforzo, nonché la
sinergia di tutto il territorio e di tutte le forze in campo,
sociali e politiche, per giungere alla risoluzione della vertenza
apertasi tra l'azienda maniaghese Zml e i lavoratori".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon
(Regione Futura), aggiungendo che "l'emergenza dovuta alla
pandemia e il conseguente calo dei consumi, in particolare del
comparto automotive, rischiano di avere effetti pesanti per la
tenuta del sistema sociale, specialmente in aree a minore densità
di popolazione come quella in cui è insediata l'azienda".
"Ai lavoratori e alle loro famiglie va tutta la solidarietà e il
supporto nell'affrontare pagine molto difficili del loro percorso
occupazionale. È necessario rispondere all'appello di
coinvolgimento - auspica Zanon - anche da parte degli
amministratori locali e della politica, affinché si crei una
grande sinergia di tutto il territorio da cui provengono i
lavoratori dell'azienda. Pertanto, è importante che insieme ai
rappresentanti regionali e ai sindaci si venga a creare la
preannunciata rete tra amministratori locali".
"La situazione impone di pensare a una soluzione - dettaglia
l'esponente di Regione Futura - innanzitutto all'interno
dell'azienda, affinché quest'ultima proponga un piano industriale
atto a riconvertire le produzioni. Bisogna tentare di mantenere
il più possibile l'occupazione, attuando ogni sforzo e mirando a
coinvolgere ogni parte sociale e politica, ma anche il Consorzio
Nip di Maniago e la filiera della metalmeccanica. Il tutto per
verificare se siano possibili delle sinergie con altre aziende
locali in una logica di collaborazione, in modo tale che, nella
peggiore ipotesi, gli eventuali esuberi possano essere
riassorbiti nello stesso territorio. Va esplorata ogni strada per
evitare di perdere specializzazioni ed esperienze".
"Qualora ciò non fosse percorribile, andrà valutato se accanto ai
tradizionali modelli di ammortizzatori sociali e agli strumenti
di graduale accompagnamento all'uscita dal lavoro - aggiunge
Zanon - siano ipotizzabili nuove modalità di re-inserimento
attraverso percorsi mirati di formazione e la promozione di nuove
forme di sussidiarietà lavorativa, affinché altre aziende locali
possano essere messe in grado di assorbire l'eventuale forza
lavoro in esubero".
"Serve uno sforzo di concertazione, dialogo e apertura - conclude
la nota - che veda uniti i diversi portatori di interessi,
immaginando nuovi percorsi per poter offrire ulteriori occasioni
di crescita e reimpiego, riducendo il rischio di disoccupazione e
il conseguente riflesso in termini di depauperamento dei
territori".
ACON/COM/db