Minoranze: mozione Aula censura Commissione Ue su Minority SafePack
(ACON) Trieste, 25 mar - Una mozione di censura nei confronti
della Commissione europea, in riferimento al rifiuto di
rispondere alle richieste contenute nella Minority SafePack
Initiative, è stata approvato all'unanimità dall'Aula dopo che il
documento era stato firmato da più di un consigliere regionale
per Gruppo.
L'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia - ha spiegato
il primo firmatario, Diego Bernardis (Lega) - ha in tal modo
inteso esprimere "profonda insoddisfazione e delusione in merito
al rifiuto della Commissione europea che, così facendo, ha evaso
un dibattito democratico sulla necessità di implementare nuove
leggi e politiche nel Parlamento europeo" e impegna "il
presidente della Regione e la sua Giunta a richiedere al
Segretariato generale di trasmettere la mozione alla Commissione
europea e a tutti i Gruppi politici rappresentati nel Parlamento
europeo".
Come riporta la mozione, 1.128.385 cittadini europei e un numero
rilevante di Parlamenti e Governi regionali e nazionali hanno
espresso il loro supporto a Minority SafePack Initiative,
iniziativa tesa a migliorare la protezione delle persone
appartenenti alle minoranze linguistiche e a rafforzare la
diversità culturale e linguistica in seno all'Ue. All'Unione,
questi soggetti hanno chiesto di adottare un insieme di atti
giuridici in materia di istruzione, cultura, politica regionale,
partecipazione, uguaglianza, contenuti mediatici.
A dicembre 2020, il Parlamento europeo ha richiesto l'intervento
della Commissione che, lo scorso gennaio, ha risposto di non
ritenere necessario procedere. "Un simile atteggiamento - ha
ribadito Bernardis, rifacendosi al testo della mozione -
danneggia la legittimità democratica dell'Unione europea. La
protezione delle persone che appartengono a minoranze
linguistiche deve essere meglio regolata e deve essere rafforzata
la diversità linguistico-culturale nell'Ue".
Massimo Moretuzzo (Patto) ha ricordato la revoca, da parte del
Parlamento europeo, dell'immunità parlamentare a tre eurodeputati
appartenenti a partiti indipendentisti catalani. Per Igor
Gabrovec (Ssk) la diversità linguistica e culturale è da sempre
un fattore di crescita e coesione, mai di divisione. Cristiano
Shaurli (Pd) ha evidenziato la necessità di chiedere
un'interlocuzione reale con gli organismi europei perché si
tratta di temi di costruzione di una nuova Europa.
"Qualsiasi cosa che possa portare valore aggiunto e maggiore
garanzia alla nostra specialità regionale va sostenuta da tutti
per il bene del Friuli Venezia Giulia", ha concluso l'assessore
regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.
ACON/RCM-fc