Ripresa: Scoccimarro in IV Comm, proposte ecosostenibili Fvg per Pnrr
(ACON) Trieste, 1 apr - Una trentina di progetti cantierabili
entro 2 anni e da concludersi tassativamente non oltre il 2026.
Sono questi, al momento, gli elementi cardine degli obiettivi che
la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la direzione
competente in materia di Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo
sostenibile, ha elaborato ai fini dell'auspicabile inserimento
nel Piano nazionale di ripresa e di resilienza (Pnrr).
Lo ha reso noto questa mattina l'assessore Fabio Scoccimarro nel
corso dei lavori della IV Commissione consiliare, presieduta da
Mara Piccin (FI) e riunita a Trieste per apprendere lo stato
dell'arte delle iniziative di settore riferite al Pnrr.
"Questo Piano, rispetto alle linee guida fornite dal Governo
Conte 2 che erano caratterizzate da una scarsa sinergia con le
Regioni, attraverso il Governo Draghi - ha esordito Scoccimarro -
trova ora un cambio di rotta che consente una maggiore
interazione e un dialogo più ampio".
Tra le 5 macro aree previste dal Pnrr, quelle legate agli uffici
di Scoccimarro sono la 3 (economia circolare, risorse idriche,
rifiuti e resilienza del territorio) e la 4 (una sorta di Green
Deal Fvg, strettamente legato al progetto Nipoti per la
transizione energetica), che prevedono un fabbisogno finanziario
stimato intorno a 4 miliardi e 700 milioni di euro.
Il consigliere Roberto Cosolini (Pd) ha espresso l'esigenza "di
caratterizzare qualitativamente la proposta, presentando 2-3
progetti strategici dal forte significato innovativo,
concentrandovi lo spazio per un eventuale negoziato con il
Governo". Il collega dem Nicola Conficoni ha fatto seguito
segnalando che "vista l'urgenza di individuare interventi
cantierabili, sarebbero utili elementi più approfonditi per avere
maggiori indicazioni sui progetti da attuare".
Il pentastellato Cristian Sergo ha invece chiesto se, rispetto i
contenuti della delibera 1.849 di dicembre scorso, siano stati
individuati "interventi specifici. Collegandomi anche al Tavolo
per la Terza ripartenza del Fvg, mi domando se sia il caso di
valutare grandi opere che forse non riusciremmo a rendicontare
nei tempi stretti previsti dall'Europa, al posto di interventi
già presentati e previsti nei piani triennali".
Anche Mariagrazia Santoro (Pd) ha ricordato che i tempi di spesa
sono molto importanti e ha domandato se sia stata fatta "una
ricognizione su quanti e quali progetti cantierati, e non
cantierabili, siano realizzabili sotto questo profilo.
L'obiettivo di spesa - ha precisato - si raggiunge in tre modi:
attenta programmazione, dotazione di risorse e monitoraggio delle
azioni fatte".
Ilaria Dal Zovo (M5S), dal canto suo, si è detta in attesa "di
capire se ci sono progetti, idee e certezze per rendicontare
entro i termini prestabiliti. Anche ammesso che arrivi davvero il
miliardo di euro auspicato, chiediamoci come verranno stabilite
le priorità".
Stessa linea di pensiero per Massimo Moretuzzo (Patto) che ha
rinnovato la richiesta se "esista un piano più dettagliato e
quali le priorità già individuate dalla Giunta".
Il capogruppo forzista Giuseppe Nicoli ha, da ultimo, richiamato
l'attenzione generale "sulle infrastrutture, perché questa
potrebbe essere l'occasione giusta per affrontare le opere legate
a porti e ferrovie dal lato ambientale".
A fine lavori, prima che la presidente Piccin anticipasse
l'esigenza di una nuova seduta di Commissione "per approfondire
gli elementi con maggiore dettaglio a beneficio di tutte le parti
coinvolte", è intervenuta on line anche l'assessore regionale
alle Finanze, Barbara Zilli.
"Non conosciamo ancora bene - ha confermato Zilli - il Pnrr
nazionale e il ruolo delle Autonomie territoriali per le opere
ritenute strategiche dal Governo. Attendiamo, perciò, l'incontro
con i ministri dell'8 aprile prossimo durante i lavori della
Conferenza Stato-Regioni: su queste basi, abbiamo svolto un
lavoro di raccolta e raccordo su macro idee".
ACON/DB-rc