Scuola: Moretuzzo (Patto), serve ascolto e confronto su dati condivisi
(ACON) Trieste, 7 apr - "La scuola regionale ha bisogno di uno
sguardo lungo che parta da un confronto su dati condivisi, sulla
base dei quali fare scelte ragionate. La scuola è luogo di
crescita e formazione per ragazze e ragazzi, in cui prende forma
il futuro della nostra società. Dobbiamo riportarla al centro
dell'agenda politica e per fare questo serve uno sforzo
straordinario", afferma in una nota il capogruppo del Patto per
l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, al termine dell'audizione odierna
in VI Commissione consiliare della direttrice dell'Ufficio
scolastico regionale, che "ci mette davanti ad alcuni temi
cruciali rispetto alla situazione di criticità in cui versa la
scuola in Friuli-Venezia Giulia".
In primo luogo, chiarisce Moretuzzo, "rimane fondamentale
l'ascolto complessivo del mondo della scuola: dal Coordinamento
dei presidenti dei Consigli di istituto, audito oggi, ai
rappresentanti degli insegnanti, dei dirigenti, dei genitori e
degli studenti affinché si considerino le diverse visioni di
tutti gli attori coinvolti, per fornire risposte efficaci alle
difficoltà affrontate da ragazze e ragazzi e personale
scolastico. In secondo luogo, di fronte alla chiusura delle
scuole e a più di un anno dall'inizio della pandemia, dopo aver
ascoltato la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale e
l'assessore Rosolen, l'impressione è che manchi un reale
coordinamento su dati ufficiali e condivisi sui contagi avvenuti
all'interno degli istituti e dei servizi educativi".
"Analisi e confronto che determinano scelte difficili, che non
possono essere prese sulla base di impressioni parziali -
prosegue Moretuzzo -. Abbiamo bisogno di dati puntuali su quello
che è successo e succede nelle scuole, dal punto di vista dei
contagi, del tracciamento, ma anche dell'impatto
sull'apprendimento, oltre che sulla salute psicofisica dei più
giovani, alla luce delle ripercussioni negative, già riscontrate
dagli esperti, su bambini, ragazzi e adolescenti e sulla società
nel suo insieme, per effetto della chiusura degli istituti".
Non ultimo, "il fatto che, ad esempio, la Provincia Autonoma di
Trento, che gestisce territorialmente la scuola, abbia un gruppo
di lavoro apposito che monitora l'andamento dei contagi di alunne
e alunni e personale scolastico ed è in grado di fornire dati
completi e precisi ci evidenzia nuovamente le potenzialità
dell'autonomia regionale di fronte invece alle inefficienze della
gestione centralizzata, la cui cifra simbolica è stata la disputa
sui banchi a rotelle", conclude il capogruppo del Patto per
l'Autonomia.
ACON/COM/fa