Ripresa: Rosolen in VI Comm su piani per formazione, ricerca e sociale
(ACON) Trieste, 7 apr - Accelerare i processi già in atto; non
sovrapporsi con gli interventi strutturali del Governo piuttosto
che dell'Unione europea; integrarsi con il Fondo sociale europeo
per quanto riguarda l'inclusione e la coesione sociali: queste le
tre linee lungo le quali si è mossa l'assessore regionale Alessia
Rosolen per quanto riguarda le politiche di formazione,
istruzione, ricerca e sociali inserite nel contributo della
Regione Friuli Venezia Giulia alla costruzione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Lo ha detto la stessa Rosolen alla VI Commissione consiliare,
riunita da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) per ascoltare quali
le strategie regionali collegate a tali politiche
L'assessore ha ricordato i 6 pilastri del Pnrr (digitalizzazione,
innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione
verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità;
istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale di
genere e territoriale; salute) e il fatto che gli interventi
devono essere conclusi entro il 2026, con un impregno del 70%
della spesa entro il 2022. Sono ammissibili anche Misure avviate
a partire dal primo febbraio 2020, per questo il Piano include
anche progetti in essere e non solamente quelli futuri.
Al loro interno, le priorità della sua direzione regionale si
sono concentrate su: qualità dei sistemi di istruzione,
formazione e ricerca; sviluppo delle competenze e politiche
attive, incentrato sulle persone; equità sociale e parità di
genere, nell'ambito delle quali sono state aggregate le
progettualità, sia rivolte alle persone sia ai sistemi,
finalizzate all'inclusione sociale.
Delle 5 schede di intervento per il Pnrr elaborate dalla Regione
Fvg, la 1 "Da Smart Cities a Smart communities, nodo della rete
italiana delle comunità della conoscenza", la 2 "La Regione Fvg
quale piattaforma logistica intermodale e digitalmente connessa
per lo sviluppo economico del territorio" e la 5 "Salute Fvg: un
sistema più resiliente integrato ed efficiente per la salute dei
cittadini" sono quelle che interessano direttamente la direzione
retta dalla Rosolen.
Entrando nel merito delle schede, sono emersi diversi progetti,
tra cui "Quantum" volto a diventare Centro di riferimento
nazionale o comunque nodo importante di una rete nazionale di
Centri di competenza su tecnologie di frontiera; "One stop shop"
quale centro di riferimento per l'orientamento e la formazione
rivolta in particolare ai giovani per un pieno inserimento nella
vita sociale e lavorativa; il progetto avvallato dal ministero
delle Infrastrutture di potenziamento complessivo del sistema
logistico del Porto di Trieste; la valorizzazione del personale
sanitario con l'adeguamento degli ordinamenti didattici
formativi, prioritariamente per i corsi di laurea in medicina
nonché in scienze infermieristiche, e revisione della logica
dell'aggiornamento professionale in tali ambiti; la promozione
della ricerca, anche quella medica di base e delle terapie
avanzate, attraverso un piano strategico di investimenti per la
ricerca biomedica.
E ancora, per la parte istruzione e ricerca, la titolare
regionale ha detto dei servizi nido e integrativi della fascia
0-6 anni; dei servizi abitativi per le residenze universitarie;
del multilinguismo; della formazione professionale e
dell'istruzione professionalizzante, che richiedono un
ripensamento sull'intera filiera tecnico-professionale delle
istituzioni scolastiche per dare uguale riconoscimento a tutti i
percorsi di istruzione.
"Al di fuori delle schede regionali, ma che entrerà nel Pnrr con
la regia del ministero dello Sviluppo economico, è la creazione
dei Poli di innovazione digitale", ha concluso la Rosolen.
Unico intervento, quello di Furio Honsell (Open Fvg), che ha
puntato il dito sulla possibilità di potenziare l'utilizzo del
software a sorgente aperta (Open source) "per essere anche
produttori e non solo consumatori di innovazione", ha detto.
Inoltre, alla luce dei recenti dati Istat inerenti le ingenti
perdite di posti di lavoro, ritiene serva un grosso Piano di
riqualificazione professionale regionale e ha approfittato della
presenza dell'assessore per riaffermare come gli atenei vadano
aiutati di più, ad esempio con l'abbattimento delle tasse
universitarie per tutti e aumentando le borse di ricerca post
dottorato.
ACON/RCM