Turchia: Marcolin (Crpo), ad Ankara rinnegata la parità di genere
(ACON) Trieste, 8 apr - "Quanto accaduto all'incontro ufficiale
tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente del
Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della
Commissione europea, Ursula von der Leyen, è di assoluta gravità
e deve preoccupare. Lo sgarbo di Ankara è solo la ciliegina sulla
torta".
Lo afferma in una nota la presiente della Commissione regionale
pari opportunità (Crpo Fvg), Dusy Marcolin, all'indomani del
faccia a faccia in Turchia dei tre leader.
"Solo pochi giorni fa - ricorda la Marcolin - abbiamo
pesantemente criticato il ritiro della Turchia dalla Convenzione
di Istanbul contro la violenza sulle donne. A nostro avviso
l'incidente non è solo diplomatico, ma anche sostanziale, perché
si sa che in diplomazia la forma è anche sostanza. Negli
ordinamenti autoritari dove il protocollo è strumento di
comunicazione dei leader, e quindi studiato ad hoc per l'evento,
il comportamento del presidente del Consiglio europeo, che non ha
fatto nulla per impedire questo affronto, ha di fatto accettato
il volere islamista del padrone di casa".
"Se da un lato ci si poteva attendere l'atteggiamento ostile nei
confronti delle donne da parte del presidente turco, la cui fama
non è certo molto positiva per quanto riguarda la parità di
genere, e quindi ai diritti umani, è inaccettabile che Michel non
abbia ceduto il posto alla Von der Leyen dimostrando
evidentemente, dall'altro lato, la scarsa sensibilità al tema
dell'uguaglianza anche da parte sua".
"Si legge che la presidente della Commissione Ue avrebbe dato
priorità alla sostanza, rispetto al protocollo. Per noi, invece,
in questo caso il protocollo è più che sostanza perchè quanto
accaduto ha messo in evidenza che, alla prova dei fatti, uno dei
principi di cui anche in Europa tanto si parla non è stato fatto
rispettare dai suoi rappresentanti".
ACON/COM/rcm