Pnrr: Pizzimenti in IV Comm, proposte opere da 3 mld e 900 mln di euro
(ACON) Trieste, 22 apr - "Le nostre iniziative legate al Pnrr
possono essere riassunte in tre macro aree: viabilità stradale,
investimenti su infrastrutture ferroviarie, ciclabilità e
intermodalità del sistema territoriale. Quasi tutti gli
interventi programmati hanno tempi molto certi e ci consentiranno
di rispettare il time sottoposto dai ministeri. Il totale stimato
è quello di 3 miliardi e 900 milioni di euro, una cifra
importante perché le opere in questione sono davvero molto
importanti".
Lo ha reso noto l'assessore regionale a Infrastrutture e
Territorio, Graziano Pizzimenti, nel corso dei lavori della IV
Commissione consiliare, presieduta da Mara Piccin (FI) e riunita
a Trieste nell'emiciclo di piazza Oberdan, durante un'audizione
dedicata all'esplicitamento dello stato dell'arte delle
iniziative assunte in riferimento alla proposta di Piano
nazionale di ripresa e di resilienza (Pnrr).
Per quanto riguarda le priorità operative, tema che ha
sollecitato l'interrogativo di svariati consiglieri nel corso del
dibattito, Pizzimenti ha elencato "il raddoppio della linea
ferroviaria Udine-Cervignano del Friuli, il completamento
dell'autostrada Trieste-Venezia e il Polo logistico nazionale in
coordinamento con le Autorità di sistema".
"Esiste una sommatoria di percorsi già studiati - ha concluso
l'assessore, intervenuto in modalità telematica - con tanto di
progetto di fattibilità tecnico-economica: una strategia
generale, quindi, esiste e abbiamo chiesto i finanziamenti perché
siamo certi che quei lavori sono fondamentali per tutto il
territorio".
Rifacendosi anche ai contenuti della delibera giuntale 502,
contenente l'elenco da inviare ai vari ministeri e infine anche
al Governo, l'assessore è entrato maggiormente nel dettaglio
partendo dall'ambito delle infrastrutture per una mobilità
sostenibile e al tema della manutenzione straordinaria e della
messa in sicurezza dei ponti e della rete viaria. A ciò si
affianca la realizzazione del Sistema di monitoraggio del
traffico (Simotra), utile sia dal punto di vista numerico che per
comprendere come programmare gli interventi.
Per quanto concerne invece l'ambito ferroviario, sono stati
citati anche il completamento del raddoppio della linea di
circonvallazione di Udine e l'interramento della linea
ferroviaria che attraversa il capoluogo friulano (Progetto 2050).
Passando alla sezione di Pnrr dedicata alla Rivoluzione verde e
alla transazione ecologica, inoltre, ci si attende una svolta
tecnologica dalla realizzazione della Rete ciclabile regionale
con lo sviluppo della connettività 5G in tutte le tratte,
beneficio anche per i singoli territori. Inoltre, a vantaggio del
Trasporto pubblico locale (Tpl), è previsto un Sistema
territoriale di produzione e distribuzione di idrogeno per
l'alimentazione della flotta con creazione di quattro impianti
per alimentare i bus con modalità green. Si è parlato anche di
transazione del parco ferroviario a propulsione a idrogeno,
batteria o combinato, ma anche di ambito edilizio per
efficientamento energetico e antisismico per gli edifici
scolastici (stimati 130 milioni di euro complessivi), nonché del
patrimonio pubblico di edilizia residenziale sovvenzionata Ater.
Numerosi gli interventi in sede di discussione, aperti da
Cristian Sergo (M5S) che ha espresso il consiglio di "dirottare i
fondi su interventi proficui, evitando voli pindarici che non
portano a niente". Sul fronte dem, invece, il capogruppo Diego
Moretti è stato il primo a invocare "una definizione delle
priorità, perché servono scadenze e capacità di spesa definite,
pena la restituzione degli importi autorizzati. I colleghi
consiglieri Mariagrazia Santoro e Nicola Conficoni hanno chiesto
ulteriori dettagli, il secondo notando anche "l'assenza di
interventi per il Friuli Occidentale e il timore di una
sperequazione nell'assegnazione delle risorse tra le varie aree".
Il civico Tiziano Centis ha ricordato che "la viabilità è una
questione molto sentita che presenta gravi criticità e nodi",
mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha rinnovato il
quesito relativo "a quali opere rientrino nella possibilità di
affidamento alle imprese entro il 31 dicembre 2022 con
conclusione lavori entro il 2026" e, al tempo stesso, ha invocato
attenzione per la Cimpello-Gemona. Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg), dal canto suo, ha manifestato "seri i dubbi, legati
all'assenza di una strategia ben integrata nella visione del
futuro".
Dai banchi opposti dell'aula consiliare, infine, Giuseppe Sibau
(Progetto Fvg/Ar) ha auspicato "di poter dare una concreta
risposta ai cittadini", mentre Lorenzo Tosolini (Lega) ha
invitato "a cantierare le opere nel più breve tempo possibile per
arrivare nel 2026 ai risultati auspicati". L'altro esponente del
Carroccio, Luca Boschetti (Lega), ha infine chiesto "un occhio di
riguardo per la viabilità della montagna".
ACON/DB