Ripartenza: ministro e parlamentari al Tavolo, sì ai fondi per Porto
(ACON) Trieste, 23 apr - "Un momento di riflessione solenne, ma
anche concreto". Così l'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, ha definito le odierne audizioni dei parlamentari
nazionali ed europei al Tavolo per la Terza Ripartenza. E in
effetti l'aula di piazza Oberdan si è trasformata per due ore in
un palcoscenico nazionale che ha visto passare sulla scena, sia
pure in videoconferenza, un ministro, il vicepresidente della
Camera, un'eurodeputata e altri sette parlamentari eletti in
Friuli Venezia Giulia.
Tutti nell'occasione hanno messo da parte le casacche politiche
per concentrarsi sulle ricadute del Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr) sul futuro del Friuli Venezia Giulia, il tema
proposto dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro
Zanin, che ha istituito e guida il Tavolo composto da capigruppo,
presidenti di Commissione e rappresentanti della Giunta.
E alla fine sono emersi numerosi punti di contatto: quanto alle
opere, il sì agli investimenti sul porto di Trieste nell'ottica
dello sviluppo della logistica di tutta la regione. Quanto
all'innovazione, il sostegno alla digitalizzazione per rendere
attrattive anche le aree lontane dai grandi centri abitati.
Quanto al metodo, la scelta di puntare su progetti rapidamente
cantierabili e di seguirne con grande scrupolo la fase attuativa.
Numerosi gli spunti forniti dal ministro Stefano Patuanelli,
titolare delle deleghe all'Agricoltura nel Governo Draghi. "Nel
Piano nazionale - ha detto l'esponente del Movimento 5 Stelle -
sono previsti numerosi interventi sul settore primario di cui
potranno beneficiare anche le aziende del Fvg". Patuanelli ha
citato gli investimenti su contratti di filiera, logistica,
meccanizzazione, parco attrezzi, riforestazione e
digitalizzazione, annunciando che sarà introdotta la possibilità
di ricavare risorse aggiuntive da attività secondarie come la
produzione di energia da fonti rinnovabili. "L'obiettivo - ha
detto - è coniugare sostenibilità ambientale ed economica".
Il ministro ha poi dato certezze sul finanziamento dei progetti
relativi al Porto di Trieste. "I 388 milioni sono confermati",
ha detto, spiegando che al momento la posta fa parte del Fondo
complementare che il ministro Franco ha istituito a fianco del
Pnrr. Un capitolo parallelo al Piano che però godrà della stessa
dotazione normativa, con una procedura snella che prevede una
Commissione Via e una Soprintendenza dedicate a quel solo blocco
di opere.
Il tema del Porto e del suo indotto per l'intera regione è stato
al centro di molti interventi. Il vicepresidente della Camera,
Ettore Rosato (Italia Viva), ne ha sottolineato "l'importanza per
la logistica di tutto il Paese, al pari del potenziamento della
linea ferroviaria Trieste-Venezia", per poi soffermarsi su un
ragionamento regionalista: "Dobbiamo costruire - ha detto Rosato
- una partnership molto forte tra Governo ed enti locali, perché
le Regioni sono indispensabili per far arrivare le risorse nei
luoghi giusti. La semplificazione che ha annunciato Patuanelli
deve riguardare anche le procedure degli enti locali".
"Ogni proposta - gli ha fatto eco Aurelia Bubisutti, deputata
della Lega - deve creare ricchezza, perché non dobbiamo
dimenticare che molte di queste risorse dovremo restituirle".
Bubisutti ha parlato anche della montagna che ha bisogno di
welfare e servizi per trattenere e attirare i giovani, auspicando
che gli interventi sul Porto di Trieste generino ricadute su
tutto il territorio. "Sul Porto dobbiamo superare una volta per
tutte particolarismi e divisioni - ha sottolineato Roberto
Novelli, deputato di Forza Italia - sostenendo con forza
l'investimento. Bisogna poi puntare sulle infrastrutture digitali
e materiali, e su un modello di sanità territoriale che
riorganizzi la rete dei piccoli ospedali. Con un elemento
imprescindibile: le persone che vi lavorano e le loro competenze".
Di sanità e rilancio dei piccoli ospedali "per decongestionare
quelli più grandi" ha parlato anche Laura Stabile, senatrice di
Forza Italia: "Il Pnrr - ha ricordato - investe su parco macchine
ed edilizia, ma serve anche il rafforzamento della sanità
territoriale e dell'assistenza domiciliare".
Dalla deputata triestina Sandra Savino (FI), l'unica presente
fisicamente in aula consiliare, è arrivato un sentito appello a
non sottovalutare il pericolo delle infiltrazioni mafiose,
attirate dalla massa di finanziamenti in arrivo: "Invito tutti i
soggetti attuatori degli interventi a vigilare". Zanin ha subito
raccolto l'assist manifestando la disponibilità a invitare al
Tavolo il presidente della Commissione nazionale antimafia, la
stessa Savino e Michele Penta, presidente dell'Osservatorio Fvg,
per approfondire la problematica in fase di attuazione delle
opere.
Un altro spunto per riunioni future del Tavolo è arrivato da
Elena Lizzi, l'eurodeputata della Lega, che ha proposto di
esaminare in modo approfondito il progetto di rigenerazione
urbana che potrebbe interessare Udine e il Medio Friuli
"sull'asse del collegamento Adriatico-Baltico". Proposta subito
condivisa da Zanin. Lizzi ha invitato tutti i rappresentanti
delle istituzioni a non sottovalutare "la complessità della base
giuridica" su cui si fonda il Recovery Plan, e a tenere ben conto
dell'attività di sorveglianza che l'Ue svolgerà sull'uso dei
fondi e sulle riforme.
Pari opportunità e occupazione femminile, lavoro ecosostenibile,
digitale e infrastrutture sono le quattro priorità della
senatrice Tatjana Rojc (Pd). Che ha aggiunto uno spunto specifico
per il Fvg, "il recupero e la valorizzazione di servitù militari
e aree industriali dismesse, che sono numerose in regione".
La deputata Sabrina De Carlo (M5S) ha centrato il suo intervento
sulla "rivoluzione verde" che dovrà coniugare ambiente e sviluppo
dell'industria, con una riconversione green delle aziende.
"Bisogna scegliere progetti immediatamente cantierabili - ha poi
raccomandato - e valorizzare le aree montane e interne". Il
collega di partito Luca Sut è andato nel dettaglio dei progetti,
raccomandando di "utilizzare i fondi del Pnrr per lo sghiaiamento
del lago di Barcis e altri problemi di dissesto idrogeologico".
Importante anche, sempre secondo Sut, l'auspicata estensione
temporale del bonus 110 per cento in edilizia.
L'assessore Zilli ha portato in aula la voce della Giunta
Fedriga: "Ringrazio ancora Zanin per questo Tavolo che apre una
stagione nuova - ha detto - perché qui ognuno rappresenta gli
interessi del Fvg al netto delle appartenenze politiche. Noi in
questi mesi abbiamo fatto un'ampia raccolta dei fabbisogni e
quando i contenitori saranno pronti dovremo soltanto
incanalarli". Un compito, quello della scelta finale, che
riguarderà anche il Tavolo per la terza ripartenza, come ha
subito sottolineato Zanin.
"Quella della Giunta - ha detto il presidente del Consiglio
regionale, chiudendo la seduta - è un'importante apertura di
credito verso il Consiglio". Il Tavolo - uno dei pochi esempi di
percorso condiviso sul Recovery, visto che esistono iniziative
simili solo in altre quattro regioni - tornerà a riunirsi lunedì
26 per elaborare una risoluzione sui numerosi spunti emersi in
questo primo mese di lavori. "E mi auguro - ha concluso Zanin -
che il documento possa essere votato all'unanimità martedì
prossimo in Consiglio".
ACON/FA-fc