Ripartenza: Tavolo individua 3 obiettivi e 6 grandi aree di intervento
+++Domani risoluzione finale sarà votata in Aula+++
(ACON) Trieste, 26 apr - Tre obiettivi socio-economici e sei aree
di intervento per realizzarli. È questo il cuore della
risoluzione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza che stata
accolta dal Tavolo per la Terza Ripartenza (TTR) e domani sarà
sottoposta al voto del Consiglio regionale.
Il documento, di cui si è discusso a lungo nella seduta odierna
del Tavolo coordinata dal presidente dell'Assemblea Fvg, Piero
Mauro Zanin, individua nel calo demografico e nel brusco stop
dell'ascensore sociale i due maggiori problemi da affrontare e
risolvere nel Fvg del post-pandemia. Ne consegue che è
necessario, come si legge nella risoluzione, "favorire politiche
di incentivo alla natalità, adottando misure per attrarre
talenti", e che occorre "promuovere il benessere dei cittadini"
non soltanto adottando misure che consentano di far crescere il
Pil, ma anche agendo su fattori sociali che portino a un
"benessere equo e sostenibile".
In questo contesto è particolarmente importante la riattivazione
del cosiddetto "ascensore sociale" per dare ai giovani
"l'opportunità di migliorare la propria posizione rispetto a
quella dei genitori". Un obiettivo da raggiungere con
investimenti nel capitale umano, un più ampio accesso ad asili
nido e scuole di qualità e la lotta all'abbandono scolastico. Ma
anche con politiche che riducano la precarietà e "contrastino le
disuguaglianze presenti nel mercato del lavoro", migliorando "le
reti di protezione per le famiglie meno abbienti".
Per arrivare a questa meta, il documento individua sei vaste aree
di intervento per un totale di 21 punti. La prima riguarda il
sistema territoriale. Bisogna "valorizzare il sistema della
logistica intermodale, della portualità e delle infrastrutture",
utilizzando anche "la fiscalità di vantaggio, come
l'extradoganalità del Porto di Trieste". Ma anche "migliorare la
mobilità" con particolare attenzione a velocizzare i collegamenti
ferroviari tra i maggiori centri, e promuovere la cosiddetta
"rigenerazione urbana", ovvero il recupero delle aree urbane
abbandonate e degradate, di caserme dismesse e servitù militari
cessate. Il territorio montano e le aree svantaggiate della
regione hanno bisogno in modo particolare di politiche
anti-spopolamento attraverso progetti paesaggistico-ambientali e
la digitalizzazione dei borghi, "anche nell'ottica dello sviluppo
dello smartworking".
La seconda macro-area di intervento è quella della valorizzazione
delle filiere strategiche dei settori produttivi, con il rilancio
dell'artigianato di qualità e dell'agricoltura 4.0, e la
promozione del made in Fvg. La terza area è l'accelerazione
tecnologica, e prevede di valorizzare il patrimonio di eccellenza
scientifica con investimenti in ricerca e innovazione, il
supporto alla transizione digitale e l'adeguamento dei Centri per
l'impiego ai nuovi modelli di lavoro.
La transizione verde è il quarto caposaldo, e prevede "nuove
tecnologie per la mobilità e i consumi basati sull'idrogeno e sui
combustibili verdi, e porti hub energetici carbon neutral", oltre
al sostegno all'economia circolare e al recupero dei siti
inquinati. La quinta area di intervento è quella del turismo
lento e sostenibile, vale a dire la creazione di piste ciclabili
e la valorizzazione dei siti Unesco, con una promozione specifica
per le aree montane e il sostegno all'enogastronomia che punta su
prodotti biologici e distribuzione a chilometro zero.
Infine, nell'area della salute sono previste politiche per la
sostenibilità economica dei sistemi assistenziale, sanitario e
pensionistico nell'ambito della cosiddetta silver econom", e il
potenziamento della rete di assistenza territoriale in modo da
consentire "una vera vicinanza alle persone". Anche in questo
campo sarà poi necessario sviluppare le potenzialità del
digitale, integrandole nei sistemi di assistenza allo scopo di
favorire il più equo accesso alle cure anche nelle aree
periferiche.
La risoluzione impegna il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga,
e la sua Giunta a tener conto di questi obiettivi e priorità,
auspicando un dialogo costante tra esecutivo e Consiglio
sull'attuazione dei progetti per la ripartenza.
ACON/FA-fc