Omnibus: Honsell (Open Fvg), molti articoli da stralciare o rivedere
(ACON) Trieste, 27 apr - "Alcuni articoli vanno stigmatizzati
con forza, perché riflettono una pratica legislativa e una
visione ideologica che, in una fase storica e di difficile
rinascita come quella attuale, dovrebbero invece essere relegate
al passato. Vanno perciò stralciati o rivisti: proporremo
emendamenti e ordini del giorno che, solo in caso di
accoglimento, potrebbero indurci a considerare favorevolmente la
norma".
Posizione categorica, quella di Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg), terzo e ultimo relatore di minoranza del disegno di legge
130 Omnibus a prendere la parola davanti ai colleghi componenti
dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia. Dopo un
esordio programmatico, il consigliere ha proseguito citando "un
elenco degli articoli che in sede di Commissione ci hanno indotto
a non votare a favore di questa legge".
A partire dal passaggio dedicato alla raccolta dei funghi "che
autorizza gli Enti di decentramento regionale (Edr) ad avvalersi
del personale della direzione Agricoltura per svolgere attività
autorizzative e di controllo. Sembra una norma banale - ha
evidenziato Honsell - ma, invece, cerca di dissimulare il
fallimento della riforma degli Enti locali. Gli stessi problemi
si manifestano ulteriormente in concomitanza con l'ennesima
modifica della Lr 19/2020 che avrebbe dovuto solo cambiare il
nome da Uti in Comunità di Montagna".
L'esponente di Open Sinistra Fvg ha chiesto attenzione anche per
gli articoli legati "alla videosorveglianza e al Fondo Sicurezza,
che manifestano l'ostinazione nel voler far spendere fino
all'ultimo euro tutti i fondi pubblici indirizzati a tali fini,
ma che gli Enti non sono riusciti a consumare". Opinione
fortemente critica, inoltre, nei confronti "del requisito di
residenza continuativa sul territorio regionale per avere diritto
alla misura volta a favorire la stabilizzazione del lavoratore".
Parere negativo è stato quindi espresso su svariati passaggi in
materia di urbanistica, partendo da quello che "introduce il
nuovo istituto del recupero in autotutela per sanare gli abusi
vetusti e favorire il processo di riqualificazione energetica
degli immobili. Una norma intelligente e innovativa, ma non c'è
nessuna garanzia che le riduzioni pecuniarie delle sanzioni
vengano recepite dall'Agenzia delle Entrate".
Addirittura "inaccettabili e assolutamente inappropriati",
secondo Honsell, sono "alcuni articoli dedicati ad ambiente ed
energia. Per esempio, dove si estende il concetto di pubblica
utilità dalle infrastrutture energetiche lineari ai parchi
fotovoltaici a terra e dove la trasformazione urbanistica da
terreno agricolo ad area industriale viene spostata dai Consigli
comunali per ricadere nell'autorizzazione unica regionale".
"I provvedimenti che mettono di nuovo mano alla governance
dell'Autorità unica per i Servizi idrici e i Rifiuti - ha
aggiunto il relatore - non sono solo inutili al buon
funzionamento dell'Ausir, ma anzi dannosi. Le modifiche alla
legge regionale sulle grandi derivazioni idroelettriche non ci
appaiono altresì in linea con quanto approvato in dicembre e il
tema dei cosiddetti livelli occupazionali non è stato difeso".
Perplessità è stata manifestata anche riguardo i canoni di
concessione e la reale concretizzazione "del principio che vuole
il 100% di essi andare a beneficio delle comunità interessate".
"La legge si conclude con articoli da censurare severamente come
quelli - ha dettagliato Honsell - che estendono i contributi per
l'acquisto di combustibili fossili inquinanti in aperta
contraddizione con un'effettiva transizione sostenibile e con
vantaggi che non vanno a favore dei lavoratori dei distributori,
né a favore delle fasce più deboli". Un secco no, infine, anche
ai contenuti degli articoli conclusivi dedicati alla Protezione
civile.
ACON/DB