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Omnibus: Honsell (Open Fvg), molti articoli da stralciare o rivedere

27.04.2021
15:28
(ACON) Trieste, 27 apr - "Alcuni articoli vanno stigmatizzati con forza, perché riflettono una pratica legislativa e una visione ideologica che, in una fase storica e di difficile rinascita come quella attuale, dovrebbero invece essere relegate al passato. Vanno perciò stralciati o rivisti: proporremo emendamenti e ordini del giorno che, solo in caso di accoglimento, potrebbero indurci a considerare favorevolmente la norma".

Posizione categorica, quella di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), terzo e ultimo relatore di minoranza del disegno di legge 130 Omnibus a prendere la parola davanti ai colleghi componenti dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia. Dopo un esordio programmatico, il consigliere ha proseguito citando "un elenco degli articoli che in sede di Commissione ci hanno indotto a non votare a favore di questa legge".

A partire dal passaggio dedicato alla raccolta dei funghi "che autorizza gli Enti di decentramento regionale (Edr) ad avvalersi del personale della direzione Agricoltura per svolgere attività autorizzative e di controllo. Sembra una norma banale - ha evidenziato Honsell - ma, invece, cerca di dissimulare il fallimento della riforma degli Enti locali. Gli stessi problemi si manifestano ulteriormente in concomitanza con l'ennesima modifica della Lr 19/2020 che avrebbe dovuto solo cambiare il nome da Uti in Comunità di Montagna".

L'esponente di Open Sinistra Fvg ha chiesto attenzione anche per gli articoli legati "alla videosorveglianza e al Fondo Sicurezza, che manifestano l'ostinazione nel voler far spendere fino all'ultimo euro tutti i fondi pubblici indirizzati a tali fini, ma che gli Enti non sono riusciti a consumare". Opinione fortemente critica, inoltre, nei confronti "del requisito di residenza continuativa sul territorio regionale per avere diritto alla misura volta a favorire la stabilizzazione del lavoratore".

Parere negativo è stato quindi espresso su svariati passaggi in materia di urbanistica, partendo da quello che "introduce il nuovo istituto del recupero in autotutela per sanare gli abusi vetusti e favorire il processo di riqualificazione energetica degli immobili. Una norma intelligente e innovativa, ma non c'è nessuna garanzia che le riduzioni pecuniarie delle sanzioni vengano recepite dall'Agenzia delle Entrate".

Addirittura "inaccettabili e assolutamente inappropriati", secondo Honsell, sono "alcuni articoli dedicati ad ambiente ed energia. Per esempio, dove si estende il concetto di pubblica utilità dalle infrastrutture energetiche lineari ai parchi fotovoltaici a terra e dove la trasformazione urbanistica da terreno agricolo ad area industriale viene spostata dai Consigli comunali per ricadere nell'autorizzazione unica regionale".

"I provvedimenti che mettono di nuovo mano alla governance dell'Autorità unica per i Servizi idrici e i Rifiuti - ha aggiunto il relatore - non sono solo inutili al buon funzionamento dell'Ausir, ma anzi dannosi. Le modifiche alla legge regionale sulle grandi derivazioni idroelettriche non ci appaiono altresì in linea con quanto approvato in dicembre e il tema dei cosiddetti livelli occupazionali non è stato difeso". Perplessità è stata manifestata anche riguardo i canoni di concessione e la reale concretizzazione "del principio che vuole il 100% di essi andare a beneficio delle comunità interessate".

"La legge si conclude con articoli da censurare severamente come quelli - ha dettagliato Honsell - che estendono i contributi per l'acquisto di combustibili fossili inquinanti in aperta contraddizione con un'effettiva transizione sostenibile e con vantaggi che non vanno a favore dei lavoratori dei distributori, né a favore delle fasce più deboli". Un secco no, infine, anche ai contenuti degli articoli conclusivi dedicati alla Protezione civile. ACON/DB



Furio Honsell (Open Fvg)