Autostrada: Pizzimenti e vertici Autovie in IV Comm, avanti con newco
(ACON) Trieste, 3 giu - La Regione non ha cambiato strategia
sull'autostrada A4 e continua a lavorare per ottenere dal
Ministero la concessione "in house" da affidare a una società
pubblica partecipata da Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nel
frattempo Autovie Venete procede con i lavori per la terza corsia
nel rispetto dei tempi e sta per aggiudicare i lavori per il
rinnovo del casello del Lisert, ribadisce il massimo impegno
sulla sicurezza e rende noti i numeri sull'incidentalità, in calo
rispetto al 2019.
Sono queste le principali novità emerse oggi in IV Commissione,
durante l'audizione dei vertici di Autovie Venete, il presidente
Maurizio Paniz e il direttore Giorgio Damico, alla presenza
dell'assessore regionale a Infrastrutture e territorio, Graziano
Pizzimenti.
Sotto la presidenza di Mara Piccin (Forza Italia), i consiglieri
del Pd Mariagrazia Santoro e Diego Moretti hanno incalzato i
tecnici sul legame tra il destino futuro della spa e i lavori in
corso. "La concessione con Autovie è scaduta nel 2017 - ha
ricordato Santoro - e la spa sta operando in modalità
transitoria. Sarà la nuova società pubblica a completare i
lavori, grazie a una convenzione trentennale? O voi siete in
grado di appaltare comunque le opere?".
Anche Cristian Sergo (M5S) si è soffermato sugli aspetti
finanziari relativi al costo globale della terza corsia, mentre
Moretti ha domandato il motivo dei ritardi nella riqualificazione
del casello del Lisert e Furio Honsell ha posto il tema dello
smog e dell'impatto ambientale delle opere. Elia Miani (Lega) ha
infine chiesto chiarimenti sul prolungamento della terza corsia
da Palmanova a Villesse.
Sulla newco, Pizzimenti ha spazzato via ogni dubbio: "La nuova
società Alto Adriatico non è mai stata messa in discussione, né
da noi né dal Veneto" e ha ricordato che una società interamente
pubblica è l'unico modo per ottenere dal Ministero una
concessione "in house", senza gara. "La Giunta allora si impegni
a fare pressione politica sul Governo", ha risposto Moretti,
convinto che Friulia possa nutrire perplessità sul progetto.
Ma a che punto è il percorso verso la newco? "Nell'ultimo anno
Autovie ha lavorato sulla definizione del valore transitorio e
del valore di subentro, mentre la società Alto Adriatico sta
aggiornando il suo piano economico finanziario, che dovrà essere
visionato dalle due Regioni e poi sottoposto all'approvazione del
Cipe", ha riassunto Damico.
E' stato però soprattutto il legame tra la situazione societaria
ancora in divenire e i lavori per la terza corsia ad alimentare
il dibattito, in particolare sui 440 milioni necessari per
completare le tratte venete. Premettendo che "Autovie è un
soggetto attuatore che esegue quel che gli viene detto, non può
decidere nulla sulla concessione che dipende dal Ministero ed è
pronto a cederla anche domani", Paniz ha ricordato con orgoglio
che "il tratto Alvisopoli-Gonars è stato concluso in anticipo sui
tempi di consegna, il ponte sul Tagliamento era lungo più del
doppio rispetto al ponte di Genova ed è costato meno della metà,
il tratto Gonars-Palmanova rispetterà i tempi previsti e si
concluderà entro la fine dell'anno".
Quindi la spa, anche se "in scadenza", continua a lavorare a
pieno ritmo e guarda anche oltre: "Se venisse chiesto a noi di
portare avanti in tempi più stretti il tratto San Donà-San
Stino-Portogruaro, originariamente previsto dal 2026,
servirebbero 440 milioni non ancora disponibili. Nel frattempo ci
siamo portati avanti lavorando su alcuni cavalcavia".
Si è parlato, come si diceva, anche di sicurezza. "E' una
priorità per Autovie - ha assicurato Paniz - ma chi parla di
incremento di incidenti sbaglia: rispetto al 2019, unico dato
confrontabile visto che il 2020 è stato condizionato dalla
pandemia, tra gennaio e aprile il numero di sinistri con danni a
persone è calato da 46 a 24, e questo è merito della terza
corsia". Quanto alla natura degli incidenti, il presidente ha
chiamato in causa un generale problema di attenzione alla guida:
"Le telecamere mostrano che il più delle volte chi è al volante
di un mezzo pesante non si accorge di quel che sta succedendo
davanti a lui, non frena e va a sbattere".
Paniz ha reso noti anche interessanti dati sul calo del traffico
nel 2020: "Prima della pandemia avevamo una media annuale di 47
milioni di veicoli, e giornaliera di 95mila veicoli leggeri e
36mila mezzi pesanti. L'anno scorso si è passati a 34 milioni di
passaggi complessivi, 64mila auto e 31mila camion". Un calo che
ovviamente intacca il livello degli introiti societari. Ma che
non determinerà nel prossimo futuro, ha assicurato Damico, un
aumento dei pedaggi.
Rispondendo a Santoro, Paniz ha detto che opere come il casello
di Alvisopoli, ma anche l'ampliamento del casello di San Donà e
lo spostamento di quello di San Stino sarebbero "opportune" ma
non possono rientrare al momento tra le priorità. E' stato invece
Pizzimenti a rispondere a Moretti sul Lisert: "Ci fu un sequestro
di documenti da parte della magistratura e la gara venne sospesa
per più di un anno. Il progetto comunque è andato avanti e ora
l'aggiudicazione è imminente".
ACON/FA