Salute: Tonutti e Riccardi in III Comm, De Monte in Sores scelta ok
(ACON) Trieste, 3 giu - "Alla Sores non è sufficiente mettere
un direttore, bisogna metterne uno che sappia coordinare le
strutture di emergenza sul territorio e garantirne l'unitarietà.
A febbraio non c'era prospettiva diversa dal concorso per
scegliere il successore di Vincenzo Mione, ma poi ho saputo che
Amato De Monte era interessato a quel ruolo e così ho scelto di
affidargli l'incarico con la formula del comando, possibilità
prevista dalla legge del 2018".
Così Giuseppe Tonutti, direttore generale dell'Arcs (Azienda
regionale di coordinamento per la salute) ha spiegato la scelta
contestata da tutte le forze di Opposizione, nel corso
dell'audizione di oggi davanti ai consiglieri della III
Commissione e al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, riuniti in aula dal presidente Ivo Moras (Lega).
Una spiegazione che non ha convinto le minoranze. "De Monte
potrebbe presentarsi candidato al concorso: se è il migliore
vincerà lui", ha detto Roberto Cosolini (Pd). Mentre Simona
Liguori (Cittadini) è convinta "che Tonutti avrebbe dovuto
spiegare queste esigenze organizzative prima e non dopo la scelta
di sospendere il concorso". "Già a febbraio interrogai
l'assessore sulla Sores - ha ricordato Mariagrazia Santoro (Pd) -
e mi venne detto che non era in atto una revisione della
struttura".
"La prassi è il concorso per titoli ed esami - ha ribadito Andrea
Ussai del M5S - e il comando andrebbe usato solo per eventi
imprevedibili: tra questi non rientra certo un pensionamento
ampiamente previsto". Walter Zalukar (Misto) ha fatto invece
riferimento "ai tempi di soccorso che si sono allungati negli
ultimi anni".
"Ho preferito - ha controreplicato Tonutti - il comando di una
persona certa piuttosto che l'incertezza di un concorso con 4
candidati, e ripeto che la procedura è regolare: la legge 27 del
2018 è stata votata in quest'Aula". Rispondendo a Liguori, il
direttore dell'Arcs ha assicurato che De Monte continuerà a
percepire il compenso attuale, mentre a Ussai Tonutti ha ribadito
che non sarebbe partito col concorso se avesse saputo prima
dell'interesse di De Monte. "Il concorso è sospeso e non revocato
- ha poi spiegato - per prudenza, in quanto non possiamo restare
scoperti". "E non è vero - ha risposto a Zalukar - che il sistema
funzionava meglio quando c'erano 4 centrali".
La discussione si è poi accesa sul convitato di pietra
dell'ordine del giorno della commissione, ovvero le polemiche dei
giorni scorsi sulla mancata vaccinazione dello stesso dottor De
Monte. "Un fatto che ha creato sconcerto - ha detto Cosolini,
aprendo il fuoco di fila delle Opposizioni, compatte sul punto -
e se è vero che i problemi di salute del professionista rientrano
nella sua sfera personale, non è mancanza di privacy chiedere se
esista un protocollo che stabilisce quando i vaccini sono
sconsigliati in relazione allo stato di salute".
"Mi sarei aspettato - ha aggiunto Furio Honsell di Open Sinistra
Fvg - che i massimi responsabili dicessero: è gravissimo non
vaccinarsi, chi non si vaccina è un folle. Altrimenti si
insinuano dubbi ingiustificati e non scientifici". "Anche i
sindacati medici hanno espresso il loro sdegno", ha sottolineato
Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, che ha ricordato di
aver chiesto alcune settimane fa i dati sul numero di sanitari
ancora non vaccinati ("Cinquemila operatori, troppi").
Ussai ha invece definito "semplicemente inaccettabile la mancata
vaccinazione di De Monte", mentre Massimo Moretuzzo (Patto) è
convinto che "bisognasse smentire subito le parole attribuite a
Tonutti, e cioè che De Monte stesse aspettando un nuovo vaccino".
Prima Tonutti e poi il vicegovernatore Riccardi hanno risposto
anche a questa contestazione. "De Monte - ha detto il direttore
dell'Arcs - non è un no vax e non lo è mai stato. Sta
semplicemente differendo il vaccino per motivi di salute, non è
dunque un rifiuto che gli costerebbe, in base al decreto legge
44, la sospensione dal lavoro. Lavorando alla Sores, non avrà
comunque un contatto diretto con i pazienti come accadeva in
Rianimazione".
Netta la posizione di Riccardi sulla scelta di De Monte come
responsabile Sores: "Stiamo discutendo di cose che non ci
riguardano: concorsi e sospensione dei concorsi non li facciamo
noi, sono scelte organizzative che spettano alle Aziende. Il
dottor Mione venne scelto con la stessa procedura e nessuno aprì
bocca". Il vicegovernatore è infastidito dalle accuse di
fiancheggiamento piovute sul professionista: "Se De Monte difende
il lavoro delle Aziende non è perché è contiguo a questa
maggioranza: sul piano politico noi e lui siamo distanti anni
luce. Ricordo che l'ex sindaco Honsell lo osannava anni fa e
credo che oggi sia sbagliato metterne in discussione
l'adeguatezza professionale".
Quanto alle vaccinazioni, Riccardi è convinto di non dover
dimostrare niente a nessuno: "Se fosse per me, vaccinarsi sarebbe
obbligatorio, e ricordo che per le mie posizioni sono stato
minacciato e sono sotto sorveglianza delle forze dell'ordine".
Riccardi ha infine rassicurato Claudio Giacomelli (FdI) sulla
volontà politica di portare avanti il progetto della sede del 118
in Porto Vecchio. Tra i consiglieri di maggioranza è intervenuto
anche Alfonso Singh (Lega), che ha ricordato alle Opposizioni il
valore della recente riforma: "Se avessimo avuto 5 Aziende
sanitarie come prima, saremmo stati in grave difficoltà nella
gestione della pandemia".
ACON/FA