Friulano: Zanin a premio Pilutti, una società plurilingue è più giusta
(ACON) Ronchis (Ud), 6 giu - "Una società plurilingue è una
società più giusta. Non dimentichiamoci mai che viviamo nella
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e che abbiamo uno Statuto
di autonomia speciale proprio per la nostra peculiarità di area
plurilingue dove, tra i quattro idiomi presenti, la lingua
friulana emerge per le sue straordinarie caratteristiche e per
numero di cittadini coinvolti. Una rassegna come questa, proprio
nella nostra lingua madre e fonte delle nostre radici, aiuta la
valorizzazione della comunità e delle tradizioni del nostro
Friuli".
Lo ha sottolineato, nella palestra Comunale di Ronchis (Udine),
il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin,
ospite istituzionale della cerimonia di premiazione del Concorso
di poesia Eugenio Pilutti, volto a diffondere l'interesse per la
poesia in lingua friulana tra le giovani generazioni.
"Si tratta di una lingua culturale - ha aggiunto il presidente
del Cr Fvg - e, proprio per questo motivo, preziosa e capace di
trasmettere valori e comunione. Benissimo, quindi, dare lustro
come in questo caso a uno straordinario veicolo sul quale io e
l'intero Cr Fvg siamo estremamente motivati e attenti, affinché
esso emerga sempre di più anche attraverso gli strumenti della
modernità, mantenendo e tramandando l'impegno verso le nuove
generazioni".
L'evento, organizzato dal Comune di Ronchis (a fare gli onori di
casa il sindaco Manfredi Michelutto e l'assessore alla Cultura,
Valentina Maurizio), è stato patrocinato dalla Regione Fvg,
attraverso lo stesso Cr, insieme all'Agenzia regionale per la
lingua friulana (Arlef, rappresentata dal presidente Eros
Cisilino) e alla Società filologica friulana (Sff, presente il
presidente Federico Vicario). All'incontro ha partecipato anche
la consigliera regionale Maddalena Spagnolo (Lega).
Nel corso del suo intervento, Zanin ha anche rimarcato
l'importanza "di intitolare le vie o altri luoghi di un paese a
colui che, attraverso la propria opera, ha onorato non solo la
cultura in generale, ma anche e soprattutto la comunità in cui ha
vissuto. Si tratta di un dovuto atto di restituzione alla memoria
e il campanello che ci deve sempre sollecitare rispetto i valori,
la capacità, la qualità e la produzione che la persona ha donato
a tutti noi".
"Qualcuno, per mille motivi, tiene dentro di sé la sua
sensibilità, ma altri - ha sottolineato ancora il presidente
dell'Assemblea legislativa regionale - la trasmettono al
prossimo, creando quell'empatia che fa dell'uomo un individuo
sociale. Il primo merito, dunque, va a chi ha avuto l'idea e la
responsabilità di tenere viva questa memoria: la famiglia
Pilutti, insieme all'Amministrazione comunale che ha raccolto
l'eredità e la condivide con tutti noi".
"I giovani, partecipando a un premio come questo, si mettono in
gioco. Proprio in un'epoca in cui il mondo ci vuole più sudditi
che protagonisti, più consumatori che esseri senzienti. Per fare
questo - ha concluso Zanin - ci vuole generosità nel misurarsi
con gli altri nella competizione, in questo caso poetica,
accettando la sfida consapevoli che, dal confronto, emerge sempre
una crescita individuale. Sopportando anche le critiche e le
valutazioni che altri posso fare sulla nostra azione e sulla
nostra capacità di comunicare".
ACON/DB