Enti locali: Roberti in V Comm, segnali positivi da nuova norma
(ACON) Trieste, 7 giu - "La sfida è importante e i segnali
positivi ci sono. Gli enti di decentramento stanno facendo il
loro lavoro, nonostante le difficoltà legate al personale
mancante che, comunque, stiamo affrontando con impegno. A un anno
dall'entrata in vigore operativa della norma, quindi, nulla ci fa
pensare che debba essere rivista, eccetto piccoli dettagli che
valuteremo in futuro".
Lo ha reso noto l'assessore regionale ad Autonomie locali e
Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, nel corso della sua
audizione in V Commissione consiliare presieduta da Diego
Bernardis (Lega).
Roberti ha presentato un documento dedicato alle forme
associative tra i Comuni e gli Enti di decentramento regionale
(Edr). "L'obiettivo - ha spiegato - è quello di illustrare la
situazione attuale e i passaggi fatti, partendo dall'evoluzione
specifica dell'ordinamento attraverso un'analisi di quanto
successo negli ultimi anni, per giungere infine a quello che
vogliamo fare in futuro. L'intendimento è sempre stato quello di
modificare dove, nel passato, erano state riscontrate le maggiori
difficoltà. Le prime risposte sono incoraggianti e non sono
emersi elementi di criticità tra i Comuni".
L'assessore ha quindi provveduto a dettagliare il percorso
normativo che sottintende alla riforma del nuovo sistema
dell'ordinamento degli enti locali in Fvg, identificando i tre
assi portanti nelle leggi 1/2006, 26/2014 e 21/2019, progressive
modifiche comprese.
La discussione generale era stata aperta dal consigliere Mauro Di
Bert (Progetto Fvg/Ar), convinto che "si tratti di una buona
riforma. Quale uomo di autonomia, noto che sono stati compiuti i
primi passi, ripristinando l'autonomia stessa e la libertà di
scelta. Ovviamente, è necessario rilanciare temi come la
possibilità di assunzione e l'eliminazione di adempimenti
esagerati per tanti piccoli Comuni".
Il dem Franco Iacop (Pd) ha ribadito che "rimangono aperti
svariati problemi, come le criticità legate al personale e, in
particolare, ai segretari comunali, ma anche a procedure e
adempimenti". Emanuele Zanon (Regione Futura), riconoscendo che
"alcuni nodi sono stati risolti", ha portato l'attenzione
generale "sull'area vasta e sulle esigenze in termini di addetti,
in attesa di comprendere quali funzioni saranno trattenute alla
base e quanto, invece, verrà delegato ai nuovi enti". Il
pentastellato Mauro Capozzella (M5S) ha allargato il discorso
"all'inserimento del multilevel. Se la strada tracciata è quella
del ripristino delle province, non capisco perché inserire questo
sistema in un quadro così frastagliato, poiché non è chiara
l'interazione tra i vari enti di governo del territorio".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), dal canto suo, ha rimarcato
che "le funzioni sovracomunali non sono quelle di area vasta, ma
di pianificazione paesaggistica e ambientale. Bisogna avere un
atteggiamento aperto per accogliere tutti gli spunti e salvare le
cose buone".
Sul fronte Pd è intervenuto anche Francesco Russo, evidenziando
"l'assenza dell'ambizione per guardare al futuro, dando delle
risposte innovative e moderne per la gestione dei territori.
Siamo nella fase finale della legislatura e il cambiamento non si
è ancora visto, mentre emergono criticità trasversali e gli enti
locali stanno peggio di vent'anni fa".
Il leghista Antonio Calligaris ha ribadito che "la spiegazione
tecnica e giudica ha chiarito percorso, intendimenti e contenuti
della riforma. I multlevel è la nostra Costituzione: l'azione c'è
e la luce già si vede fuori dal tunnel di questi ultimi 10 anni".
Il collega di partito Lorenzo Tosolini (Lega) ha plaudito una via
capace di condurre "verso una Regione leggera con grandi
competenze rivolte verso il territorio".
Tiziano Centis (Cittadini), infine, ha lamentato che è emerso
"ben poco, se non nulla, rispetto quanto già si sapeva. Serviva
proprio buttare a mare - ha chiesto - tutto ciò che erano le Uti?
Inoltre - ha concluso - dobbiamo ancora capire cosa mettere in
quei contenitori costituiti dalle Comunità".
A fine lavori, quale secondo punto previsto dall'ordine del
giorno, la Commissione ha inoltre espresso parere favorevole a
maggioranza sulla deliberazione 469 della Giunta regionale,
relativa alla fissazione delle indennità per il presidente e i
componenti del Comitato esecutivo delle Comunità.
ACON/DB-fc