Metano: Conficoni (Pd), Comuni montani ancora abbandonati su fornitura
(ACON) Trieste, 8 giu - 21 "L'interlocuzione tra Regione ed Eni
riguardo ai disservizi sulla fornitura di gas nei Comuni montani
della Valcellina e della Carnia, seppur positiva, non ha prodotto
risultati concreti. Visto che i disagi persistono, siamo accanto
ai sindaci nel chiedere alla Giunta Fedriga di favorire un celere
confronto tra le comunità e l'ente gestore, e dare una dovuta
risposta ai cittadini utenti che non possono continuare a subire
questa situazione di abbandono".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), a margine della risposta alla sua interrogazione alla
Giunta attraverso la quale ha chiesto quali siano "le azioni
intraprese o che si intendono intraprendere per garantire un
adeguato servizio di distribuzione del gas agli abitanti dei
Comuni di Ampezzo, Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Enemonzo,
Forni di Sopra, Forni di Sotto, Paularo, Preone, Raveo,
Socchieve, Villa Santina".
"Oltre trent'anni fa - ricorda Conficoni - la Regione stipulò con
Eni una convenzione, che risulta tutt'ora attiva, per garantire
la copertura dei Comuni montani non serviti dalla rete
distributiva di gas metano. Dall'audizione avvenuta nel febbraio
dello scorso anno, durante la quale i primi cittadini dei Comuni
interessati hanno sollevato diverse problematiche e chiesto
l'intervento della Regione, i disservizi si stanno riproponendo e
anche nell'ultimo anno sono state diverse le segnalazioni sulle
difficoltà incontrate dalle famiglie".
Secondo Conficoni "il confronto tra Regione, Eni e sindaci è
necessario per sciogliere diversi nodi, a partire da questioni di
carattere amministrativo per passare poi alla problematica
riguardante il dialogo tra le famiglie e il gestore da favorire
anche attraverso la riapertura al pubblico del punto informativo
di Villa Santina".
"Infine - conclude Conficoni - va chiarita la differente
interpretazione di alcuni aspetti economici della convenzione: se
Eni sostiene che alcune clausole non vanno applicate in seguito
ad alcuni cambiamenti normativi, i sindaci sostengono che non può
essere la società a decidere unilateralmente. E su questo punto è
fondamentale il pronunciamento dell'Autorità di regolazione per
energia reti e ambiente (Arera), un soggetto terzo, competente e
imparziale che la Regione bene ha fatto a sollecitare seppure
tardivamente".
ACON/COM/rcm