Salute: Cittadini, mozione per lotta alla malattia di Lyme
(ACON) Trieste, 16 giu - I Consiglieri regionali dei Cittadini,
Tiziano Centis e Simona Liguori, hanno depositato una mozione
"per spingere il presidente Fedriga a portare, nell'ambito della
Conferenza delle Regioni che presiede, il tema della malattia di
Lyme, chiedendo al Governo di attuare azioni concrete di
contrasto".
"Si tratta di una patologia - spiega Centis in una nota - per la
quale attualmente non esiste alcun vaccino disponibile, è una
malattia infettiva trasmessa da zecche e altri insetti ematofagi
infetti (zanzare, tafani, pulci, ragni, cimici dei letti, ecc.),
i quali si trovano in tutte le aree verdi del mondo, compresi
parchi urbani e giardini privati. A causa dei cambiamenti
climatici e altre attività legate al comportamento umano, si sta
espandendo ovunque rendendo endemiche zone che prima non lo
erano".
"Se diagnosticata e trattata in tempi brevi - aggiunge Simona
Liguori- la malattia di Lyme potrebbe essere curata più
efficacemente, ma che in caso contrario può volgere nella forma
cronica, la quale, se non trattata adeguatamente, può portare a
lungo termine a gravi conseguenze fisiche con sintomi devastanti
e invalidanti e ripercussioni sulla vita familiare, sociale,
lavorativa ed economica, fino in alcuni casi alla morte".
"Su tale tematica - fanno presente i due civici - il Parlamento
europeo ha approvato a Strasburgo il 5 novembre 2018 la
Risoluzione sulla malattia di Lyme, le cui direttive risultano
per la maggior parte non applicate. Ecco perché chiediamo che la
questione sia portata sul tavolo della Conferenza delle Regioni,
rappresentando l'esigenza di dare concreta attuazione alle
principali previsioni contenute nella Risoluzione europea, in
particolare per ciò che attiene la necessità di lanciare campagne
di informazione e sensibilizzazione per allertare la popolazione
sulla malattia, ma anche la necessità di ampliare il ricorso
all'esame clinico affinché i medici siano in grado di
diagnosticare la malattia anche se i test sierologici sono
negativi, in modo da aiutare i pazienti a rompere la situazione
di stallo terapeutico e alla necessità di un aggiornamento
continuo dei medici riguardo la malattia".
I Cittadini chiedono inoltre che "sia rappresentata l'opportunità
di riconoscere la forma cronica della patologia e
conseguentemente effettuare la presa in carico del paziente e la
sua tutela in termini di invalidità, assistenza e cura".
ACON/COM/rcm