COVID. ZANIN A CONVEGNO GARANTE: MONDO GIOVANI STRAVOLTO, VA TUTELATO
(ACON) Trieste, 9 nov - "Problemi gravi che, a causa
dell'isolamento forzato, si sono ulteriormente accentuati. Ma
anche nuovi e pericolosi fenomeni che, forse già latenti, sono
venuti bruscamente alla luce, manifestando debolezze che
colpiscono i giovani e le loro famiglie. Ecco perché è necessario
rinnovare l'approccio in termini di coerenza e di collaborazione
tra tutti gli istituti formativi. L'universo individuale degli
adolescenti è stato infatti alterato, alla pari del rapporto tra
figli e genitori, che non sanno come aiutarli nelle loro
piccole-grandi crisi. Solo l'affiancamento di esperti e
professionisti può aiutarli in questi gravosi compiti quotidiani".
Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, dal palco
dell'auditorium Antonio Comelli di Udine, intervenendo al
convegno formativo "Infanzia e adolescenza ai tempi del
Coronavirus. Caratteristiche comportamentali ed esigenze
educative", organizzato dal Garante regionale dei diritti della
persona, Paolo Pittaro.
"Giornate di approfondimento come quella odierna - ha rimarcato
Zanin - consentono anche di portare all'interno della comunità il
lavoro che l'Assemblea legislativa regionale svolge per la difesa
dei diritti attraverso i suoi Organi di garanzia: dal Garante
stesso all'Osservatorio Antimafia, dal Difensore civico fino alla
Commissione per le pari opportunità (Crpo) e al Comitato per le
Comunicazioni (Corecom)".
"Questi due anni sono stati lunghi per noi, ma addirittura
lunghissimi per i giovani: dobbiamo saper intervenire e ritengo -
ha aggiunto il presidente del Cr Fvg - che il garante Pittaro
abbia attivato un'importante opportunità di riflessione su
approcci da rinnovare e ragionamenti da fare per affrontare le
nuove piaghe portate dalla pandemia. La risposta, tuttavia, deve
sempre arrivare da un adulto capace di riconoscere e affrontare
queste problematiche".
È stato un intenso pomeriggio di lavori legati alle principali
criticità capaci di incidere pesantemente sulla vita di bambini e
adolescenti, provocando l'emersione di nuovi bisogni e
l'insorgere di forme di fragilità e vulnerabilità come aumento di
disturbi mentali nei soggetti border line, maggior consumo di
stupefacenti e alcool, aumento dell'abbandono scolastico,
escalation della violenza, maggior utilizzo della tecnologia con
alto rischio di adescamenti on line e cyberbullismo. Un incontro
a cui hanno preso parte, in presenza o in streaming, oltre 500
fra operatori dei servizi sociali e insegnanti.
"Dall'inizio della pandemia - ha sottolineato il garante - sono
trascorsi quasi due anni. Un semplice segmento dell'esistenza di
un adulto, ma per chi è alle prese con l'infanzia o l'adolescenza
una parte importante dell'intera vita vissuta. L'obiettivo è
quello di capire quanto e come abbia influito il Covid-19 e come
affrontare le sue influenze nefaste, espresse anche sotto forma
di isolamento e violenza. Nulla sarà più come prima e dobbiamo
rimetterci in gioco per riprendere il cammino tutti insieme".
L'insegnante Enrico Galiano, scrittore e creatore della webserie
"Cose da prof", ha affrontato il tema "Sbagliando si insegna.
L'arte di educare sbagliando", analizzando "l'ansia scolastica e
la libertà di poter sbagliare". Il media educator Matteo Maria
Giordano, unico a intervenire in modalità telematica, si è
soffermato su "Quando la tecnologia divide: effetti indesiderati
dell'iperconnessione", delineando la frustrazione emersa in un
sistema che vuole generazioni vincenti a tutti i costi. Un quadro
inquietante che richiede "un'alleanza educativa".
Il secondo modulo ha invece coinvolto il docente universitario
Daniele Fedeli (specialista in Pedagogia speciale all'Università
di Udine) che, suggerendo anche lui "una comunità capace di
educare e adulti non autoritari, né autorevoli, ma credibili", ha
analizzato le "Nuove fragilità educative in contesti ad alta
complessità" e i legami tra l'emersione dei fenomeni negativi e
contesti familiari particolarmente fragili.
Il terzo e ultimo blocco di interventi ha impegnato Alessio Vieno
(responsabile scientifico del Laboratorio di ricerca e intervento
su internet e dipendenze dell'Università di Padova) su
"L'adolescenza tra smartphone e uso di sostanze" e Roberto
Dall'Amico (direttore Pediatria e Neonatologia a Pordenone) su
"Perché farsi del male?", drammatica panoramica
sull'autolesionismo e i disturbi non solo del comportamento
alimentare.
Enrico Moratti, direttore di Soc del dipartimento delle
Dipendenze dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale
(Asufc), si è soffermato sul "Tempo di pandemia: adolescenti tra
consumi e dipendenze", mentre Marco Carrozzi, direttore di
Struttura complessa Neuropsichiatria infantile dell'Irccs Burlo
Garofolo, ha chiuso le relazioni allargando il tema su
"Adolescenza e dintorni" e chiudendo con la certezza che "gli
esseri umani sono più resilienti di quanto pensino".
ACON/DB-fc
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, e il garante Paolo Pittaro durante l'intervento iniziale di Enrico Galiano
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, e il garante Paolo Pittaro
Il garante regionale Paolo Pittaro insieme al presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
L'intervento di Roberto Dall'Amico, affiancato dal garante Paolo Pittaro