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COVID. ZANIN A CONVEGNO GARANTE: MONDO GIOVANI STRAVOLTO, VA TUTELATO

09.11.2021
19:03
(ACON) Trieste, 9 nov - "Problemi gravi che, a causa dell'isolamento forzato, si sono ulteriormente accentuati. Ma anche nuovi e pericolosi fenomeni che, forse già latenti, sono venuti bruscamente alla luce, manifestando debolezze che colpiscono i giovani e le loro famiglie. Ecco perché è necessario rinnovare l'approccio in termini di coerenza e di collaborazione tra tutti gli istituti formativi. L'universo individuale degli adolescenti è stato infatti alterato, alla pari del rapporto tra figli e genitori, che non sanno come aiutarli nelle loro piccole-grandi crisi. Solo l'affiancamento di esperti e professionisti può aiutarli in questi gravosi compiti quotidiani".

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, dal palco dell'auditorium Antonio Comelli di Udine, intervenendo al convegno formativo "Infanzia e adolescenza ai tempi del Coronavirus. Caratteristiche comportamentali ed esigenze educative", organizzato dal Garante regionale dei diritti della persona, Paolo Pittaro.

"Giornate di approfondimento come quella odierna - ha rimarcato Zanin - consentono anche di portare all'interno della comunità il lavoro che l'Assemblea legislativa regionale svolge per la difesa dei diritti attraverso i suoi Organi di garanzia: dal Garante stesso all'Osservatorio Antimafia, dal Difensore civico fino alla Commissione per le pari opportunità (Crpo) e al Comitato per le Comunicazioni (Corecom)".

"Questi due anni sono stati lunghi per noi, ma addirittura lunghissimi per i giovani: dobbiamo saper intervenire e ritengo - ha aggiunto il presidente del Cr Fvg - che il garante Pittaro abbia attivato un'importante opportunità di riflessione su approcci da rinnovare e ragionamenti da fare per affrontare le nuove piaghe portate dalla pandemia. La risposta, tuttavia, deve sempre arrivare da un adulto capace di riconoscere e affrontare queste problematiche".

È stato un intenso pomeriggio di lavori legati alle principali criticità capaci di incidere pesantemente sulla vita di bambini e adolescenti, provocando l'emersione di nuovi bisogni e l'insorgere di forme di fragilità e vulnerabilità come aumento di disturbi mentali nei soggetti border line, maggior consumo di stupefacenti e alcool, aumento dell'abbandono scolastico, escalation della violenza, maggior utilizzo della tecnologia con alto rischio di adescamenti on line e cyberbullismo. Un incontro a cui hanno preso parte, in presenza o in streaming, oltre 500 fra operatori dei servizi sociali e insegnanti.

"Dall'inizio della pandemia - ha sottolineato il garante - sono trascorsi quasi due anni. Un semplice segmento dell'esistenza di un adulto, ma per chi è alle prese con l'infanzia o l'adolescenza una parte importante dell'intera vita vissuta. L'obiettivo è quello di capire quanto e come abbia influito il Covid-19 e come affrontare le sue influenze nefaste, espresse anche sotto forma di isolamento e violenza. Nulla sarà più come prima e dobbiamo rimetterci in gioco per riprendere il cammino tutti insieme".

L'insegnante Enrico Galiano, scrittore e creatore della webserie "Cose da prof", ha affrontato il tema "Sbagliando si insegna. L'arte di educare sbagliando", analizzando "l'ansia scolastica e la libertà di poter sbagliare". Il media educator Matteo Maria Giordano, unico a intervenire in modalità telematica, si è soffermato su "Quando la tecnologia divide: effetti indesiderati dell'iperconnessione", delineando la frustrazione emersa in un sistema che vuole generazioni vincenti a tutti i costi. Un quadro inquietante che richiede "un'alleanza educativa".

Il secondo modulo ha invece coinvolto il docente universitario Daniele Fedeli (specialista in Pedagogia speciale all'Università di Udine) che, suggerendo anche lui "una comunità capace di educare e adulti non autoritari, né autorevoli, ma credibili", ha analizzato le "Nuove fragilità educative in contesti ad alta complessità" e i legami tra l'emersione dei fenomeni negativi e contesti familiari particolarmente fragili.

Il terzo e ultimo blocco di interventi ha impegnato Alessio Vieno (responsabile scientifico del Laboratorio di ricerca e intervento su internet e dipendenze dell'Università di Padova) su "L'adolescenza tra smartphone e uso di sostanze" e Roberto Dall'Amico (direttore Pediatria e Neonatologia a Pordenone) su "Perché farsi del male?", drammatica panoramica sull'autolesionismo e i disturbi non solo del comportamento alimentare.

Enrico Moratti, direttore di Soc del dipartimento delle Dipendenze dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), si è soffermato sul "Tempo di pandemia: adolescenti tra consumi e dipendenze", mentre Marco Carrozzi, direttore di Struttura complessa Neuropsichiatria infantile dell'Irccs Burlo Garofolo, ha chiuso le relazioni allargando il tema su "Adolescenza e dintorni" e chiudendo con la certezza che "gli esseri umani sono più resilienti di quanto pensino". ACON/DB-fc



Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, e il garante Paolo Pittaro durante l'intervento iniziale di Enrico Galiano
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, e il garante Paolo Pittaro
Il garante regionale Paolo Pittaro insieme al presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
L'intervento di Roberto Dall'Amico, affiancato dal garante Paolo Pittaro