PARCHI. AULA APPROVA A MAGGIORANZA DDL 148, NO A ISTANZA VAL D'ARZINO
(ACON) Trieste, 11 nov - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, riunito a Trieste e presieduto da Piero Mauro
Zanin, ha approvato a maggioranza (espressione contraria da parte
delle Opposizioni e astensione dei due rappresentanti del Patto
per l'Autonomia) il disegno di legge 144 sulle modifiche alle
leggi regionali 42/1996 (Norme in materia di parchi e riserve
naturali regionali), 7/2008, 45/1988 e 24/2006.
Il provvedimento da 66 articoli suddivisi in 5 Capi, presentato
dalla Giunta regionale il 20 settembre scorso e poi licenziato
dalla IV Commissione permanente, crea uno strumento legislativo
in grado di superare le esigenze emerse nella prassi applicativa
e l'inevitabile evoluzione normativa che avevano già reso
indispensabile un intervento di revisione legislativa come
l'inserimento della rete Natura 2000.
Il ddl 144 costituisce un'evoluzione dei precedenti strumenti che
avevano portato all'istituzione dei due parchi naturali regionali
(quello delle Dolomiti Friulane e quello delle Prealpi Giulie),
nonché delle riserve, dei parchi comunali, dei biotopi e delle
aree di reperimento, mirando anche a favorire l'attività di
matrice turistica, sempre nel rispetto della fondamentale
finalità conservazionistica ed eco-sostenibile.
Disco rosso, invece, per l'abbinato allo stralcio che mirava
all'istituzione della riserva naturale della Val d'Arzino,
derivato da un emendamento che aveva visto prima firmataria la
consigliera Mariagrazia Santoro (Pd). Già stralciato dai
proponenti a fine luglio in sede di Assestamento, era stato
votato dalla IV Commissione sotto forma di emendamento dopo la
sua riproposizione da parte della stessa Santoro, insieme al
capogruppo dem Diego Moretti con le firme aggiuntive dei
pentastellati Mauro Capozzella e Ilaria Dal Zovo, del civico
Tiziano Centis, di Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
Santoro, dopo aver ricordato anche le 8mila firme raccolte dai
Comitati territoriali, ha parlato di "una situazione illogica".
L'assessore regionale a Risorse agroalimentari, forestali,
ittiche e Montagna, Stefano Zannier, ha invece ribattuto che
l'esigenza principale era "quella di individuare per l'area una
protezione molto più forte della pura e semplice riserva
naturale. Infatti, è stato posto un punto fermo attraverso una
norma come Natura 2000".
Prima del voto conclusivo sono stati accolti, seppur con la
richiesta da parte della Giunta di apportare leggere modifiche,
tutti i 6 ordini del giorno presentati dai consiglieri. Via
libera, dunque, alle istanze del Patto per preservare gli alberi
secolari della zona di Varmo e per valorizzare le proprietà
collettive nella gestione di parchi e riserve, nonché a quelle
del M5S (in merito all'adeguatezza e alla digitalizzazione della
segnaletica di parchi, riserve naturali e siti di Natura 2000) e
di Honsell, volta al coinvolgimento e alla partecipazione dei
rappresentanti dei domini collettivi negli organi gestori dei
parchi e delle riserve naturali regionali. Doppio disco verde,
inoltre, per i dem Santoro e Moretti sulle premialità per i
Comuni il cui territorio è compreso entro i confini di un parco o
di una riserva, ma anche sulla garanzia di sostegno per le spese
di gestione dei parchi, delle riserve e delle aree protette del
Fvg.
In sede introduttiva l'assessore Zannier aveva definito il
documento "una norma di manutenzione, alimentata da una spinta
giunta attraverso le richieste sempre più pressanti avanzate
dagli enti gestori che esprimevano difficoltà applicative. La
stragrande maggioranza delle modifiche sono infatti di carattere
gestionale o applicativo".
Intensa si è rivelata anche la discussione generale che aveva
preceduto le votazioni sui numerosi emendamenti che hanno visto
la promozione delle 5 istanze di ispirazione giuntale con
un'unanimità. 5 no, 1 sì e 3 ritiri per il Gruppo del Movimento 5
Stelle; 3 semafori verdi per Moretuzzo e Bidoli; 5 per Santoro
insieme ai colleghi Moretti e Nicola Conficoni (ben 25, però, le
bocciature sommate a un ritiro) per concludere con le 7 proposte
respinte dall'Aula a Honsell che, archiviata anche un'istanza
irricevibile, ha optato per un ritiro e uno stralcio in
Commissione.
Anche Igor Gabrovec (Ssk) ha scelto questa strada, chiedendo un
passaggio in sede di IV Commissione permanente nel corso del suo
intervento volto a indurre la Regione Fvg a promuovere "la
costituzione di un'area naturale protetta di valenza nazionale e
internazionale sul Carso, denominata Parco del Carso / Kraki
park. Una semplice di riscrittura attualizzata - così la ha
definita - di quanto già messo nero su bianco nel lontano 1996".
Alla proposta si sono aggiunte le firme dei pentastellati Andrea
Ussai e Dal Zovo, di Moretuzzo con il compagno di partito
Giampaolo Bidoli e anche di Honsell. A tale proposito, Zannier ha
evidenziato che l'area in questione "soffre di un eccesso di
regolamentazione. Aprire un percorso normativo successivo ci
consentirà di procedere con una serie di azioni concrete per il
territorio".
ACON/DB-fc