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PARCHI. AULA APPROVA A MAGGIORANZA DDL 148, NO A ISTANZA VAL D'ARZINO

11.11.2021
19:24
(ACON) Trieste, 11 nov - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunito a Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, ha approvato a maggioranza (espressione contraria da parte delle Opposizioni e astensione dei due rappresentanti del Patto per l'Autonomia) il disegno di legge 144 sulle modifiche alle leggi regionali 42/1996 (Norme in materia di parchi e riserve naturali regionali), 7/2008, 45/1988 e 24/2006.

Il provvedimento da 66 articoli suddivisi in 5 Capi, presentato dalla Giunta regionale il 20 settembre scorso e poi licenziato dalla IV Commissione permanente, crea uno strumento legislativo in grado di superare le esigenze emerse nella prassi applicativa e l'inevitabile evoluzione normativa che avevano già reso indispensabile un intervento di revisione legislativa come l'inserimento della rete Natura 2000.

Il ddl 144 costituisce un'evoluzione dei precedenti strumenti che avevano portato all'istituzione dei due parchi naturali regionali (quello delle Dolomiti Friulane e quello delle Prealpi Giulie), nonché delle riserve, dei parchi comunali, dei biotopi e delle aree di reperimento, mirando anche a favorire l'attività di matrice turistica, sempre nel rispetto della fondamentale finalità conservazionistica ed eco-sostenibile.

Disco rosso, invece, per l'abbinato allo stralcio che mirava all'istituzione della riserva naturale della Val d'Arzino, derivato da un emendamento che aveva visto prima firmataria la consigliera Mariagrazia Santoro (Pd). Già stralciato dai proponenti a fine luglio in sede di Assestamento, era stato votato dalla IV Commissione sotto forma di emendamento dopo la sua riproposizione da parte della stessa Santoro, insieme al capogruppo dem Diego Moretti con le firme aggiuntive dei pentastellati Mauro Capozzella e Ilaria Dal Zovo, del civico Tiziano Centis, di Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).

Santoro, dopo aver ricordato anche le 8mila firme raccolte dai Comitati territoriali, ha parlato di "una situazione illogica". L'assessore regionale a Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna, Stefano Zannier, ha invece ribattuto che l'esigenza principale era "quella di individuare per l'area una protezione molto più forte della pura e semplice riserva naturale. Infatti, è stato posto un punto fermo attraverso una norma come Natura 2000".

Prima del voto conclusivo sono stati accolti, seppur con la richiesta da parte della Giunta di apportare leggere modifiche, tutti i 6 ordini del giorno presentati dai consiglieri. Via libera, dunque, alle istanze del Patto per preservare gli alberi secolari della zona di Varmo e per valorizzare le proprietà collettive nella gestione di parchi e riserve, nonché a quelle del M5S (in merito all'adeguatezza e alla digitalizzazione della segnaletica di parchi, riserve naturali e siti di Natura 2000) e di Honsell, volta al coinvolgimento e alla partecipazione dei rappresentanti dei domini collettivi negli organi gestori dei parchi e delle riserve naturali regionali. Doppio disco verde, inoltre, per i dem Santoro e Moretti sulle premialità per i Comuni il cui territorio è compreso entro i confini di un parco o di una riserva, ma anche sulla garanzia di sostegno per le spese di gestione dei parchi, delle riserve e delle aree protette del Fvg.

In sede introduttiva l'assessore Zannier aveva definito il documento "una norma di manutenzione, alimentata da una spinta giunta attraverso le richieste sempre più pressanti avanzate dagli enti gestori che esprimevano difficoltà applicative. La stragrande maggioranza delle modifiche sono infatti di carattere gestionale o applicativo".

Intensa si è rivelata anche la discussione generale che aveva preceduto le votazioni sui numerosi emendamenti che hanno visto la promozione delle 5 istanze di ispirazione giuntale con un'unanimità. 5 no, 1 sì e 3 ritiri per il Gruppo del Movimento 5 Stelle; 3 semafori verdi per Moretuzzo e Bidoli; 5 per Santoro insieme ai colleghi Moretti e Nicola Conficoni (ben 25, però, le bocciature sommate a un ritiro) per concludere con le 7 proposte respinte dall'Aula a Honsell che, archiviata anche un'istanza irricevibile, ha optato per un ritiro e uno stralcio in Commissione.

Anche Igor Gabrovec (Ssk) ha scelto questa strada, chiedendo un passaggio in sede di IV Commissione permanente nel corso del suo intervento volto a indurre la Regione Fvg a promuovere "la costituzione di un'area naturale protetta di valenza nazionale e internazionale sul Carso, denominata Parco del Carso / Kraški park. Una semplice di riscrittura attualizzata - così la ha definita - di quanto già messo nero su bianco nel lontano 1996".

Alla proposta si sono aggiunte le firme dei pentastellati Andrea Ussai e Dal Zovo, di Moretuzzo con il compagno di partito Giampaolo Bidoli e anche di Honsell. A tale proposito, Zannier ha evidenziato che l'area in questione "soffre di un eccesso di regolamentazione. Aprire un percorso normativo successivo ci consentirà di procedere con una serie di azioni concrete per il territorio". ACON/DB-fc



Aula durante lavori
Aula durante lavori
Aula durante lavori
Igor Gabrovec (Ssk) e Massimo Moretuzzo (Patto)
Chiara Da Giau (Pd)