BILANCIO. SERGO (M5S): TAGLIARE TASSE PER RIDARE FIDUCIA A IMPRESE
(ACON) Trieste, 14 dic - Una critica di metodo e due indirizzi
strategici che secondo il Movimento Cinque Stelle
l'Amministrazione regionale potrebbe e dovrebbe adottare. È
questo in sintesi il contenuto della relazione di minoranza del
capogruppo pentastellato Cristian Sergo.
Dal punto di vista del metodo, Sergo contesta "le leggi di
stabilità scritte in corso d'opera, con i principali interventi
che arrivano direttamente in Aula, spesso all'ultimo minuto. È
ciò che avverrà anche per la manovra di quest'anno", prevede il
capogruppo, specie per gli articoli relativi a risorse
agroalimentari e a territorio, edilizia e trasporti.
Un work in progress che "sarebbe stato auspicabile non venisse
portato avanti scavalcando l'esame in Commissione e ponendo il
Consiglio regionale, di fatto, davanti al fatto compiuto. La
legge di Stabilità - osserva ancora il consigliere di Opposizione
- è stata presentata con il solito modus operandi: o troppo
tardi, o scarna di contenuti che vengono aggiunti di volta in
volta come in un puzzle che potrà essere completato solo con la
presentazione dell'ultimo emendamento".
Quanto alle questioni di merito, Sergo sottolinea quella che gli
sembra una contraddizione rispetto ai fondi in arrivo dal Pnrr:
"A fronte di ingenti risorse in arrivo grazie al Piano - scrive
nella sua relazione - la Regione dovrebbe destinare i propri
investimenti nei settori in cui non potranno essere investite le
risorse europee. Ci chiediamo se sia il caso di continuare a
prevedere investimenti infrastrutturali regionali laddove il Pnrr
garantisce più di 400 milioni di euro. Sembrerebbe che si
continuino a stanziare risorse come se nulla fosse cambiato. Più
che un'occasione di rilancio, così il Pnrr rischia di diventare
un'occasione persa".
La seconda critica di fondo ha a che fare con la politica
fiscale: "Avremo, sulla base delle previsioni, decine di milioni
di euro in più che entreranno nelle casse della regione. E non
vorremmo - spiega Sergo - che il titolo di questa manovra fosse:
"anche per quest'anno abbasseremo le tasse il prossimo anno".
Sarebbe opportuno un ragionamento sulla tassazione, senza
aspettare solo le decisioni del Governo: questo passo in più può
e deve essere fatto per dare alle nostre imprese un vero segnale
di fiducia e ripartenza. Il taglio delle tasse è un tema di cui
si parla in ogni campagna elettorale, ma ogni motivo pare buono
per non attuarlo".
"Se non lo si fa ora - conclude sul punto il capogruppo - con una
cospicua disponibilità di bilancio, o non lo si farà più o lo si
farà solamente per l'anno 2023, rischiando di trasformare una
misura importante per i nostri cittadini in uno spot elettorale.
Tanto più che in Fvg l'Irap è applicata con una aliquota più alta
rispetto alle altre regioni autonome".
Il M5S invoca anche il rispetto "della promessa di rendere
gratuito il trasporto pubblico locale per i nostri studenti, come
ipotizzato dal M5S nella passata legislatura e come il taglio del
50% degli abbonamenti già attuato ha dimostrato essere possibile
e sostenibile".
Sergo auspica che "il Consiglio decida di utilizzare al meglio le
risorse a disposizione dell'Aula, ascoltando anche le
Opposizioni". E a proposito di due misure volute dal Movimento,
ricorda che "il reddito di cittadinanza ha assicurato nelle
tasche dei cittadini del Fvg circa 60 milioni l'anno, somme che
hanno contribuito alla crescita dei consumi". Mentre "il
superbonus 110% ha ridato vita al settore dell'edilizia, puntando
sulla riqualificazione degli immobili esistenti e non più sulle
nuove costruzioni". Su questo fronte, il capogruppo M5S -
nell'annunciare emendamenti nel segno degli assi portanti del
Pnrr, digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione
sociale - contesta la politica della Giunta: "Il consumo di suolo
rimane una delle piaghe di questa regione".
ACON/FA-fc