FINE ANNO. IL BILANCIO DI CORECOM, GARANTE DIRITTI E DIFENSORE CIVICO
(ACON) Trieste, 22 dic - Hanno ricevuto un grazie speciale da
parte del presidente del Consiglio regionale. Piero Mauro Zanin
ha voluto sottolineare, nel corso della conferenza stampa di fine
anno, il lavoro svolto dagli organismi di garanzia, vero
trait-d'union tra il Palazzo e i cittadini: la Commissione per le
pari opportunità presieduta da Dusy Marcolin, l'Osservatorio
antimafia di Michele Penta, il Difensore civico, il Garante per i
diritti della persona e il Corecom.
"Il numero dei casi affrontati quest'anno - ha ricordato il
Difensore civico Arrigo De Pauli, presente in aula, a margine
della conferenza stampa - è aumentato del 30 per cento, ed è un
risultato incoraggiante visto che ancora tante persone non sanno
dell'esistenza di questo organismo, che in passato era stato
cancellato. Le circa 250 segnalazioni del 2021 riguardano le più
diverse problematiche e spaziano dalla sanità ai temi
ambientali". Importante è l'aspetto della convenzione con i
Comuni, che consente di attivare anche gli enti locali nelle
risposte alle sollecitazioni che provengono dai cittadini:
"Abbiamo stipulato una ventina di accordi, e tra i capoluoghi
manca solo Trieste", ricorda De Pauli.
Molto vasta è anche l'attività del Garante dei diritti della
persona, come sottolinea Paolo Pittaro: "Ci occupiamo non
soltanto delle problematiche connesse a minori stranieri non
accompagnati, infanzia e adolescenza, ma anche delle persone
private della libertà personale: dunque i diritti dei detenuti ma
anche, ad esempio, degli ospiti del Cpr di Gradisca d'Isonzo".
Nonostante la pandemia, nel 2021 l'ufficio del Garante ha
sviluppato numerosi progetti legati a bullismo e cyberbullismo,
ma anche alle conseguenze psicologiche del Covid. Quanto alle
carceri, Pittaro ricorda il triste primato del Fvg, "la regione
italiana con la maggior percentuale di sovraffollamento, con i
relativi problemi". Servirebbero interventi anche sul piano
strutturale e di riqualificazione degli ambienti: a Udine è stato
elaborato un ambizioso progetto "ma bisognerebbe intervenire
anche a Pordenone, dove la casa circondariale è ospitata in una
struttura che risale all'Ottocento".
Chi si occupa comunicazione in senso vasto, invece, è il Corecom.
"Normalmente - ha spiegato il presidente Mario Trampus - siamo
molto attivi nei tentativi di conciliazione delle controversie
tra operatori e utenti, che riguardano spesso telefonia e
internet. Quest'anno però c'è stato un calo significativo nei
numeri, anche a causa della necessità di avere lo Speed per
procedere nelle pratiche". Nel 2021 è stato anche elaborato "un
nuovo sistema di monitoraggio delle televisioni private presenti
sul territorio regionale, che troverà piena applicazione il
prossimo anno". Il Corecom si è occupato anche della convenzione
con la Rai sulle lingue minoritarie, di recente rinnovata.
ACON/FA-fc