TRENI. GABROVEC (SSK): GALLERIA IN CARSO FOLLIA ECONOMICA E AMBIENTALE
(ACON) Trieste, 21 gen - "L'idea quantomeno bizzarra di scavare
una galleria ferroviaria di decine di chilometri nel ventre del
Carso, tra Ronchi e Aurisina, ricorda molto la fenomenologia dei
fiumi carsici: all'improvviso scompare, per riaffiorare
nuovamente ogni qualvolta le ex Ferrovie dello Stato si mettono a
narrare i loro progetti per il futuro. Si è ripetuto nel corso
della recente audizione in Consiglio regionale, dove i
rappresentanti di Rfi hanno nuovamente proposto la variante
sotterranea del Carso".
Questa la nota del consigliere regionale della Slovenska skupnost
(Ssk), Igor Gabrovec, all'indomani dell'audizione dei tecnici di
Rete ferroviaria italiana (Rfi) in IV Commissione consiliare.
"Va ricordato che le comunità locali, così come le
amministrazioni comunali, hanno negli anni sempre espresso il
loro parere contrario a tale progetto, motivandolo con argomenti
di natura geomorfologica ed economici. A fronte di un recupero in
termini di tempi di percorrenza nell'ordine di poco più di cinque
minuti - commenta Gabrovec - si andrebbe a intraprendere lo scavo
di una galleria del costo stimato in quasi un miliardo di euro.
Per guadagnare, sottolineo, pochi minuti. Fatto il conto della
serva, si parla di un centinaio di milioni di euro per ogni
minuto di percorrenza recuperato".
"Non meno grave - aggiunge l'esponente della Ssk - il danno
ambientale: un traforo di decine di chilometri in un'area
contraddistinta da innumerevoli cavità conosciute e altre ancora
celate. Le ripercussioni sui centri abitati sovrastanti o
comunque vicini e sul delicato e tutt'ora sconosciuto sistema dei
corsi d'acqua sotterranei, da cui si alimentano i bacini di
captazione idrica per gli acquedotti".
"Comuni interessati e Regione rispondano, quindi, nuovamente con
un sonoro e unitario diniego alla riproposizione di soluzioni
folli che non fanno che ritardare un più che necessario
ammodernamento dell'attuale tratta ferroviaria, che con
investimenti di pochi milioni potrebbero reggere e migliorare di
gran lunga le proprie capacità sia in termini di qualità sia di
quantità delle merci veicolate. Senza dimenticare le barriere
fonoassorbenti, altra nota che trova sorde le orecchie
dell'amministrazione ferroviaria".
"Preoccupano quindi i toni morbidi e accondiscendenti
dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano
Pizzimenti, come anche le timide e sparute critiche al progetto
faraonico da parte di pochi esponenti della Maggioranza in
Consiglio regionale - così ancora Gabrovec -, tanto che ricordano
molto il gioco delle parti. C'è, quindi, un assoluto bisogno di
chiarezza su un tema che incide fortemente sul futuro dei nostri
territori".
"La prossima convocazione della IV Commissione consiliare si
ponga, perciò, l'obiettivo di mettere precisi paletti alle mire
delle ferrovie - è la sua conclusione -, anche per bloccare sul
nascere sperpero di denaro pubblico per progettazioni preliminari
prive di ogni ragionevolezza".
ACON/COM/rcm