QUESTION TIME. CULTURA/PNRR/ENERGIA/PERSONALE. BORGHI, SÌ A GORIZIA
(ACON) Trieste, 23 feb - La decisione della Giunta regionale di
scegliere la proposta presentata dal Comune di Gorizia nel bando
per la rigenerazione dei borghi a rischio era al centro
dell'interrogazione a risposta immediata presentata da Sergio
Bolzonello (Pd).
L'esponente dem ha chiesto "come mai i criteri di valutazione non
abbiano tenuto conto delle linee di indirizzo, che parlano di
sostegno e valorizzazione dei piccoli Comuni, con il recupero dei
loro centri storici". "Rispondiamo pienamente ai criteri - gli ha
risposto l'assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli - in quanto
non sono previsti limiti relativi al numero di abitanti e la
specificità dei borghi deriva dalla loro storicità e unicità
culturale: stiamo parlando di Borgo Castello a Gorizia, che
soffre di spopolamento e perdita di servizi essenziali. La scelta
era discrezionale, abbiamo fatto comunque la procedura di
pubblica evidenza". "Ma se a monte, tra i criteri, avete inserito
il carattere transfrontaliero del progetto - ha replicato
Bolzonello - è evidente che avevate già deciso prima".
Un altro consigliere del Pd, Franco Iacop, ha chiesto alla Giunta
di approfondire quale sarà il concreto utilizzo dei 26 esperti
individuati dal bando nazionale per affrontare le sfide del Pnrr.
Iacop ha ricordato le difficoltà a cui andranno incontro i
tecnici dei piccoli Comuni, di fronte a bandi di queste
dimensioni. "Il problema è ben noto - gli ha risposto l'assessore
alle Finanze, Barbara Zilli - e proprio per questo abbiamo
istituito una cabina di regia, che presiedo e che ha una
segreteria tecnica in grado di coadiuvare l'attività dei 26
esperti. Aiuteremo i Comuni nelle procedure di appalto, e gli
enti locali potranno inserire personale a tempo determinato,
anche al di là dei limiti di soglia, per occuparsi di Pnrr. "Mi
fa piacere - ha controreplicato Iacop - che la Giunta accolga
quella che era stata di fatto una mia proposta".
Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, ha chiesto di conoscere "i
dati effettivi della pianta organica della Regione" che non sono
presenti sul sito web istituzionale: "Si tratta - ha precisato -
di una mera interrogazione conoscitiva". L'assessore alle
Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha elencato la situazione
degli ultimi quattro anni: nel 2019 il totale dei dipendenti in
servizio (dirigenti compresi) era di 3524, l'anno successivo di
3392, nel 2021 erano invece 3349, mentre al primo gennaio 2022 i
dipendenti sono 3176. C'è stato dunque un calo di 348 unità, per
effetto del blocco dei concorsi. Quanto alla pianta organica,
l'ultimo fabbisogno deliberato è di 4062 dipendenti, dirigenti
compresi.
Il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Nicoli, ha chiesto infine
alla Giunta come intenda porsi nei confronti del progetto di A2A
Energiefuture, che riguarda la modifica della centrale
termoelettrica a carbone di Monfalcone. Un progetto - ha
ricordato Nicoli - criticato dal sindaco di Monfalcone, che ha
inoltrato un ricorso al Presidente della Repubblica, "nonostante
le recenti parole del governatore Fedriga che di recente aveva
chiesto di valutare nuove linee di approvvigionamento di gas".
È stato ancora l'assessore Roberti a leggere in aula la risposta
scritta del collega Fabio Scoccimarro, titolare delle deleghe a
Difesa dell'ambiente e Energia. "Sulla centrale di Monfalcone -
ricorda la Giunta - sono stati aperti numerosi tavoli e la
componente politica cerca un accordo tra A2A e Comune di
Monfalcone, a patto di rispettare una serie di criteri". L'atto
di intesa tra Stato e Regione prevede comunque di sentire il
Comune. Questa risposta è stata giudicata "incompleta" da Nicoli:
"A me - ha detto il forzista - interessa la posizione politica
della Giunta su un tema delicato di approvvigionamento e
transizione energetica, con l'abbandono del carbone. E non sono
del tutto soddisfatto della linea di indirizzo politico".
ACON/FA