UCRAINA. FEDRIGA IN AULA: 700 PROFUGHI IN FVG, ORGANIZZARE GENEROSITÀ
(ACON) Trieste, 8 mar - "La generosità espressa dal Friuli
Venezia Giulia è enorme. Ora, però, dobbiamo organizzarla con
regole efficaci per aumentarne l'incisività. A oggi, pur non
potendo contare su conteggi precisi, giacché ci sono anche gli
ingressi autonomi tramite vetture private, le Prefetture
regionali ci segnalano che attraverso i nostri confini
(soprattutto quelli di Trieste e Tarvisio) sono entrate oltre
12mila persone provenienti dall'Ucraina. La loro destinazione
finale è quasi sempre al di fuori della regione ma, considerando
anche l'accoglienza da parte di cittadini privati (amici o
parenti), possiamo comunque contare circa 700 ospiti".
Lo ha sottolineato in Aula a Trieste, in conclusione dei lavori
pomeridiani del Consiglio regionale, il governatore del Friuli
Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha preso la parola per
riferire all'Aula sull'evoluzione della crisi Ucraina-Russia. "È
urgente affrontare anche il tema del caro energia, guardando in
prospettiva e facendo una seria riflessione - ha spiegato - al
fine di una discreta autosufficienza a livello europeo, senza
dipendere dalle scelte di Paesi terzi che rischiano di mettere in
ginocchio il nostro sistema, qualora privo di autosufficienza.
L'obiettivo è perciò quello di addivenire a una soluzione che non
guardi solo all'imminente".
"Siamo di fronte, per quanto riguarda l'impegno dei territori e
delle Regioni, a una situazione ancora poco definita. Le
previsioni della Comunità internazionale e del Governo nazionale
sull'arrivo dei profughi dalla guerra in Ucraina - ha aggiunto
Fedriga - non consentono di capire come evolverà la drammatica
situazione. Insieme alla Protezione civile nazionale e al Governo
abbiamo già iniziato un'organizzazione territoriale che
coinvolgerà non solo la Regione, ma anche tutti gli enti locali
del Fvg".
"Le ordinanze - ha dettagliato il governatore - prevedono per i
presidenti delle Regioni il ruolo di commissari. Dobbiamo
occuparci della logistica, anche se rimane in capo alle
Prefetture che possono chiedere supporto in caso di necessità, e
dell'assistenza sanitaria. Questa mattina è stato convocato il
primo Tavolo con le 4 Prefetture, al quale ho partecipato insieme
al vicegovernatore Riccardo Riccardi e all'assessore Pierpaolo
Roberti, parte in causa diretta giacché anche i Comuni devono
essere protagonisti di questa azione umanitaria di accoglienza,
necessaria e doverosa quale supporto alle persone che scappano
dalla guerra, soprattutto donne e bambini, abbandonando le loro
case per mettersi al riparo dalle bombe".
"Il sistema generale del Fvg - ha sottolineato ancora Fedriga -
ha risposto con grande senso di responsabilità e solidarietà. Ci
sono state donazioni e supporto anche da parte di soggetti
privati e imprese per accogliere le persone e offrire anche
possibilità lavorative, creando un processo di integrazione molto
sviluppato".
"A tutti loro - ha quindi rimarcato - va il mio ringraziamento,
coinvolgendo in questo senso i Comuni per la loro enorme
disponibilità e i volontari della Protezione civile Fvg che stano
organizzando anche l'invio del materiale sanitario verso Romania
e Slovacchia. Per ora le domande di protezione internazionale
ricevute sono state solo tre, perché quasi tutti dichiarano di
volte tornare il prima possibile nel loro Paese".
"Sarà decisiva - ha auspicato il governatore - l'interlocuzione
con il Governo, perché il sistema Paese deve organizzarsi anche
per garantire le coperture finanziarie a tutte le Regioni. Non
parliamo infatti solo di tamponi o di vaccini anti Covid, ma
anche di altri generi di vaccini (soprattutto in età pediatrica)
per tutelare le genti ucraine in arrivo, ma anche le nostre
comunità che vivono in un'area di ingresso principale rispetto
altre regioni. Le varianti sono molteplici ed è quindi necessario
registrare tutti all'interno del sistema sanitario per un
monitoraggio preciso e garantire una piena assistenza. Numeri
enormi che, tuttavia, non possono pesare solo sul Fvg".
"Domani l'assessore regionale Sergio Emidio Bini organizzerà un
Tavolo anche con i rappresentanti del mondo delle imprese e dei
sindacati - ha concluso Fedriga - perché, quando viene colpito
così forte l'approvvigionamento energetico e delle materie prime,
ne risentono tutti. Noi continueremo a essere collaborativi per
dare nostro supporto al Paese, ma anche a confrontarci con il
Paese europeo".
ACON/DB-fc