SALUTE. CONFICONI (PD): DISTRETTO LIVENZA, SOLTANTO PASSI INDIETRO
(ACON) Trieste, 8 mar - "Per il distretto sanitario del
Livenza, in quattro anni di governo del Centrodestra, dalla
Giunta Fedriga abbiamo sentito solo roboanti annunci e assistito
a passi indietro. Quattro anni che, contro ogni impegno e con la
colpevole inerzia di questo Governo regionale, hanno portato,
anziché alla promozione dell'area liventina, al suo svilimento in
termini di strutture, personale e servizi ai cittadini".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), commentando gli investimenti annunciati dalla Giunta
regionale per il distretto sanitario del Livenza e aggiungendo
che "oggi promettono 22 milioni di investimenti: peccato che, in
quattro anni, non siano stati in grado di spendere nemmeno i
quattro milioni stanziati dal precedente Governo di
centrosinistra per avviare lavori che potrebbero già essere
realtà".
"Dal 2018 a oggi - ricorda l'esponente dem - abbiamo visto
retrocedere il livello dei servizi e lo stallo del potenziamento
del modello Sacile 2.0. Nel luglio dello scorso anno, in seguito
a una nostra interrogazione per chiarire lo stato di fatto
sull'annunciato potenziamento del presidio, l'assessore Riccardi
confermò i quattro milioni stanziati dalla precedente
Amministrazione di centrosinistra per ricavare il centro
polifunzionale per la disabilità nel padiglione Agricola, il
centro di salute mentale nel padiglione San Camillo e il centro
diurno con finalità riabilitative per il trattamento post ictus,
politraumi e malattie degenerative nel padiglione Meneghini".
"Il cronoprogramma, indicato dallo stesso assessore, prevedeva
che l'avvio della progettazione definitiva-esecutiva sarebbe
dovuto avvenire nel mese di ottobre 2021. Il tempo continua a
scorrere, ma del potenziamento non si ha notizia. Infine, le
vicende legate all'Rsa - conclude Conficoni - con l'infelice
riconversione in reparto Covid e la parziale riapertura del
servizio dopo la nuova chiusura avvenuta lo scorso ottobre.
L'ennesimo rilancio in termini di investimenti, purtroppo, non
cancella i ritardi e le sofferenze di un sistema in difficoltà,
anche perché penalizzato da decisioni politiche e scelte
gestionali non in linea con l'esigenza di rafforzare la sanità
territoriale".
ACON/COM/db