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AMBIENTE. SCOCCIMARRO A IV COMM: AD ARPA FVG QUASI 3 MLN EURO DA PNRR

10.03.2022
13:50
(ACON) Trieste, 10 mar - Grazie alle misure urgenti relative al fondo complementare al piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altre misure urgenti rivolte a investimenti per il riparto delle risorse nazionali e il relativo programma per salute, ambiente, biodiversità e clima, l'Agenzia Arpa del Friuli Venezia Giulia procederà ad integrare, negli anni 2021-2026, il piano investimenti aziendale con uno dedicato all'acquisto di beni funzionali agli obiettivi Ambiente-Clima-Salute per un valore di 2.853.000 euro.

Lo si è appreso nel corso della seduta della IV Commissione consiliare, riunita da Mara Piccin (FI) per analizzare la gestione integrata delle risorse idriche e gli elenchi riveduti degli inquinanti delle acque superficiali e sotterranee, tema scelto quale parte di competenza dei documenti della Sessione europea 2022.

L'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, ha così illustrato innanzitutto il ruolo dell'Arpa Fvg, inclusi gli sviluppi strategici e le nuove tecnologie nel contesto esaminato e, come detto, all'interno del Pnrr.

Altro dato, il laboratorio di Arpa opera all'interno della rete nazionale dei laboratori, ponendosi come riferimento per la determinazione degli inquinanti emergenti previsti dalla normativa europea e si pone all'avanguardia nella ricerca di queste sostanze grazie a nuovi investimenti a supporto degli aspetti tecnologici e del know-how tecnico-scientifico. Inoltre attualmente è il laboratorio del Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) con il numero maggiore di prove accreditate e risulta il primo laboratorio ad aver sperimentato e accreditato entro il 2021 le nuove prove previste dalla direttiva Ue 2020/2184 per le acque potabili.

Arpa è dal 2016 che investe sul monitoraggio degli inquinanti emergenti e sull'ampliamento del numero delle sostanze analizzate, si è appreso infine.

Sollecitati dagli interventi di Furio Honsell (Open Fvg) e Mariagrazia Santoro (Pd), per i quali nulla questio sulle capacità di Arpa ma all'ordine del giorno ci sono i suggerimenti e le richieste di adeguamento degli strumenti che si possono avanzare all'Unione europea, assessore e dirigenti regionali hanno risposto che "per la questione integrata delle risorse idriche, il contributo in termini tecnico-scientifici sui metodi analitici che Arpa fvg può dare non è banale, visto che si tratta di scrivere specifiche tecniche che hanno ricadute su tutti gli Stati membri e le conseguenze si registrano dopo anni sul territorio".

Altri suggerimenti che l'Agenzia è pronta a dare alla Commissione europea riguardano i gas clorofluorocarburi (Cfc) responsabili del buco dell'ozono e dell'effetto serra; una normativa europea per una misurazione armonizzata delle emissioni dei trasporti pesanti e della logistica portuale, oggi assente come lo è una che regoli la dispersione in acqua delle microplastiche (ad esempio con il lavaggio in lavatrice dei capi fatti di pile); la certificazione degli assorbimenti di carbonio; l'economia circolare dando una seconda vita a determinate apparecchiature che oggi vengono distrutte; una proposta di strategia di biodiversità dal produttore al consumatore con il tema dell'uso dei pesticidi, dove l'impostazione è ancora quella degli anni '80. Inoltre, vi sono altri interventi su regolamenti e direttive a cui Consiglio e Commissione europei hanno affermato di voler mettere mano.

Due, in particolare, i temi che però Honsell avrebbe voluto fossero segnalati quanto a necessità di essere normati: le emissioni del combustibile legnoso come il pellet e le emissioni odorigene. "Il nostro compito è di trattare materie a noi competenti e inviare i suggerimenti alla V Commissione, titolata a raccogliere tutti i rilievi e predisporre una relazione per l'Aula", gli hanno rammentato tanto la Piccin quanto Antonio Calligaris (Lega).

Non sono mancate domande specifiche dei consiglieri in merito al funzionamento di Arpa Fvg, sulla sua autonomia decisionale e di azione e su determinate problematiche locali. Ecco che Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha chiesto se ci siano nuovi dati, rispetto a quelli emanati nel 2018, quanto al tema strategico Clima e meteorologia. Cristian Sergo (M5S) si è soffermato sullo stato di qualità dei corpi idrici delle acque marino-costiere, dove tra il periodo 2009-14 e il 2015-20 si registra un generale peggioramento del loro stato ecologico, e ne ha chieste le motivazioni ricordando un intervento, richiesto dal M5S ma respinto dalla Giunta, sugli scarichi delle acque reflue in aree sensibili. "È cambiata la normativa europea, ovvero sono cambiati i termini di classificazione dei bioti, i pesci, questo ha modificato i dati", è stata la risposta. Andrea Ussai (M5S), infine, ha chiesto i tempi della riorganizzazione dell'osservatorio ambiente e salute, oggi incardinato proprio in Arpa Fvg, previsto nella bozza di legge di riforma regionale delle acque. ACON/RCM-fc



La presidente della IV Commissione consiliare, Mara Piccin (FI), e l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro
La seduta della IV Commissione
Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai (M5S)
I lavori della IV Commissione