AGRICOLTURA. ZANON (FUTURA): PESTE SUINA, SERVE CAMPAGNA INFORMATIVA
(ACON) Trieste, 16 mar - Sulla peste suina "il rischio concreto
è certamente sanitario ma di conseguenza anche economico, con
possibili ricadute su tutta la filiera. Occorre allertare la
popolazione sulle buone pratiche da seguire, attraverso
iniziative urgenti di informazione su tutto il territorio
regionale".
Con questo intendimento - come si legge in una nota di Regione
Futura - il consigliere regionale Emanuele Zanon ha promosso una
mozione con cui si chiedono interventi urgenti per la diffusione
di campagne di informazione nel territorio regionale e sulle aree
di confine.
Iniziative volte a "prevenire l'insorgenza anche nel nostro
territorio di peste suina, che vista la presenza enorme di
cinghiali potrebbe diventare un'ulteriore minaccia per tutta la
filiera produttiva suinicola", spiega Zanon ricordando
l'importanza che questo comparto produttivo riveste in Friuli
Venezia Giulia dove sono presenti importanti allevamenti e
aziende di trasformazione del prodotto le cui eccellenze sono
riconosciute in tutto il mondo.
La peste suina africana (Psa) è una malattia virale che colpisce
suini e cinghiali, è altamente contagiosa e spesso letale per gli
animali, ma non trasmissibile agli esseri umani. I danni che però
può provocare al tessuto economico produttivo sono evidenti, con
il blocco delle produzioni e delle esportazioni. Già dal 2014 si
registrano focolai di Psa in alcuni Paesi europei, e attualmente
è registrata in alcune aree geografiche dell'Europa
centro-orientale. Lo scorso 7 gennaio 2022 è stata confermata la
positività in un cinghiale trovato morto in Piemonte, nel Comune
di Ovada, geneticamente differente dal ceppo virale che
precedentemente in Italia era presente solo in Sardegna (dove
negli ultimi anni si registra un costante e netto miglioramento
della situazione epidemiologica).
"Una delle modalità di insorgenza di Psa sono i rifiuti
alimentari dell'uomo che all'interno hanno prodotti di origine
suina non tracciati dalla filiera - si legge ancora nel
comunicato - . Se i rifiuti abbandonati fossero contaminati e
pertanto ingeriti dai cinghiali, diventerebbero una miccia
epidemica di focolai che agevolmente si propagano proprio in
virtù dell'elevato numero di cinghiali selvatici sul territorio".
"Perciò - prosegue Zanon - è quanto mai urgente che sul tema
della peste suina africana vengano coinvolti non solo addetti ai
lavori (agricoltori e allevatori in particolare, che già sono
allertati) ma tutta la popolazione, specialmente coloro che in
maniera sempre più vistosa frequentano i territori, come
escursionisti, naturalisti, sportivi, turisti, raccoglitori di
funghi ed erbe spontanee. I cinghiali infatti sempre più
frequentemente sono presenti a ridosso dei contesti urbani anche
nel nostro territorio".
"Si rende urgente promuovere una campagna informativa attraverso
l'installazione il prima possibile di cartellonistica, attraverso
la comunicazione tradizionale (distribuendo volantini,
manifesti), canali social, conferenze e assemblee pubbliche
(promosse dalla Regione coinvolgendo anche le Aziende sanitarie,
i Comuni, gli uffici e i presidi turistici, le associazioni di
categoria interessate, le riserve di caccia), sfruttando le linee
guida già redatte dal Ministero della Salute per invitare la
popolazione a segnalare la presenza di carcasse di cinghiali e a
non portare in giro cibo di derivazione suina non tracciata", è
la richiesta del consigliere di Regione Futura.
L'intervento "è quanto mai urgente considerando l'alto numero di
cinghiali, le cui colonie si sono moltiplicate e spesso spinte
dalle montagne verso la pianura e in taluni casi alle zone
costiere", conclude Zanon ricordando che in considerazione
dell'epidemia europea e in base a quanto previsto nell'ambito
della strategia comunitaria di prevenzione e controllo della
malattia, l'Italia nel 2020 ha elaborato un Piano di sorveglianza
nazionale e come previsto dalle norme comunitarie, dalla conferma
della positività del cinghiale lo Stato membro interessato ha 90
giorni di tempo per presentare alla Commissione Europea uno
specifico piano di eradicazione.
ACON/COM/fa