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GRANDE GUERRA. INSEDIAMENTO CONSULTA STORICI: NON SOLO CERCIVENTO

08.04.2022
18:20
(ACON) Udine, 8 apr - Non solo Cercivento. La legge regionale che ha restituito l'onore ai quattro alpini fucilati in Carnia - primo provvedimento del genere in Italia - prevede anche un accurato lavoro di ricerca storica da parte di una Consulta di specialisti che si è riunita oggi per la prima volta nella sede del Consiglio regionale di via Prefettura a Udine.

A loro spetterà - come ha spiegato Piero Mauro Zanin, il presidente del Consiglio regionale che ha coordinato la seduta di insediamento - "approfondire altri avvenimenti della storia militare accaduti sul territorio del Friuli Venezia Giulia, per capire se abbiano caratteristiche assimilabili a quelle di Cercivento". Ricostruire, insomma, e documentare gli episodi di insubordinazione del passato, per capire se i fatti del 1916 in Carnia costituiscano un unicum o si siano ripetuti in altri tempi e luoghi. Il compito, certamente impegnativo, è stato affidato allo storico Guido Crainz, nominato dall'Aula, e ai colleghi Tommaso Piffer (indicato dall'Università di Udine) e Stefano Santoro (Università di Trieste).

"In Italia - ha detto ancora Zanin - si ritiene che siano state passate per le armi per insubordinazione tra le 700 e le 1000 persone. Noi ovviamente ci limiteremo ai fatti successi in regione, cercando di capire se anche in altri contesti le fucilazioni furono ingiuste come a Cercivento, dove i quattro alpini non rifiutarono di combattere, ma proposero una modalità di assalto diversa rispetto all'ordine suicida impartito dal capitano". "E in questo modo salvarono molte vite - ha rimarcato Luca Boschetti, consigliere regionale ed ex sindaco di Cercivento, presente alla riunione di oggi assieme all'attuale primo cittadino del Comune carnico, Valter Fracas - perché se quell'ordine fosse stato eseguito avremmo avuto perdite ben più consistenti".

Il presidente del Consiglio regionale ha ricordato con orgoglio l'unanimità politica dell'Aula sulla legge approvata nel maggio del 2021, così come lo sforzo di altre Regioni, a cominciare dal Veneto, che stanno seguendo l'esempio del Fvg, ma anche il sostanziale insuccesso del Parlamento che non è riuscito ad andare al di là di una generica risoluzione. Zanin, che ha citato l'ex sottosegretario Franco Corleone come uno dei più tenaci sostenitori della legge, ha sottolineato anche il successo della prima Giornata della restituzione dell'onore "che vide una grande partecipazione di popolo e l'adesione di numerosi gruppi alpini".

Anche quest'anno, sempre nel primo giorno di luglio anniversario dei fatti del 1916, verrà ricordata l'ingiusta uccisione di Silvio Gaetano Ortis, Giovanni Battista Coradazzi, Basilio Matiz e Angelo Massaro. E una delle ipotesi al vaglio è di celebrare la Giornata a rotazione nei luoghi di origine degli alpini, ovvero Paluzza, Timau, Forni di Sopra e Maniago.

"Quella fucilazione ha rappresentato una macchia per le famiglie, come hanno dimostrato le lacrime degli eredi nel momento della riabilitazione", ha detto ancora Boschetti. Mentre Zanin ha voluto sottolineare che la richiesta di restituzione dell'onore "è partita dal basso, dalla comunità di Cercivento che ha sempre considerato ingiusta quell'esecuzione". I sentimenti delle famiglie e delle comunità - è stato detto durante la riunione - saranno alla base anche di eventuali futuri riconoscimenti, una volta concluso il lavoro di ricostruzione storica. ACON/FA



Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, durante la riunione della Consulta di storici
Un momento della riunione di insediamento della Consulta, nella sede della Regione in via Prefettura a Udine