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STATO-REGIONI. INCONTRO CR-CONSULTA: CONCERTAZIONI E MENO IMPUGNAZIONI

05.05.2022
18:40
(ACON) Roma, 5 mag - Il contenzioso tra Stato e Regioni rischia di essere limitativo per le libertà costituzionali delle rappresentanze regionali, per questo è necessario un maggiore intervento del dipartimento degli Affari Regionali che può decidere sulle richieste di impugnativa, valutando se il motivo è sufficiente per il ricorso in Corte Costituzionale oppure no.

Questo il messaggio lanciato a Roma, al palazzo della Consulta, in occasione dell'incontro studio con la Corte Costituzionale dedicato agli strumenti necessari per l'armonizzazione e la manutenzione della legislazione regionale a cui, in rappresentanza del Friuli Venezia Giulia e delle Regioni a Statuto Speciale, è intervenuta la Presidenza del Consiglio regionale.

Per la prima volta - ha rilevato la Presidenza del Cr Fvg - è stato possibile esprimere la posizione delle Regioni a Statuto Speciale davanti al presidente della Corte Costituzionale, soffermandosi soprattutto sulle richieste di impugnativa. Contenzioso andato via via limitandosi grazie all'utilizzo della concertazione che favorisce la possibilità di definire posizioni comuni. Un esempio riguarda proprio la nostra regione, in particolare il rinnovo degli accordi finanziari attuato dalla Presidenza che ha garantito un risparmio di 2 miliardi. Una svolta arriva anche dalla sentenza a favore della Regione Valle D'Aosta, con la Corte Costituzionale che ha riconosciuto l'insindacabilità dell'atto del legislatore in quanto, altrimenti, si andrebbe a ledere il principio della politica. Così facendo - è stato evidenziato dall'Assemblea legislativa Fvg - la politica si riprende un ruolo rispetto alla magistratura.

Dalla discussione è inoltre emerso come le Regioni abbiano svilito lo spazio di autonomia, legiferando con norme uniformi e non valorizzando così la propria Specialità, o a specifica tutela di interessi locali in deroga alle leggi dello Stato. Tale situazione si è rivelata fonte di localismo privilegiato con il rischio che la spinta vada verso un autoritarismo centrale. A tal proposito, una riflessione è stata fatta anche sui vari passaggi di riorganizzazione del territorio, ricordando il ruolo intermedio svolto dalle Province, abolite a causa della corsa all'uso dell'ente per piccoli interventi locali e sopravvissute (eccetto che in Fvg) solo grazie al referendum.

Concetti che hanno trovato concorde la Presidenza del Cr Fvg, pronta a ricordare come nella passata legislazione siano state abolite le provincie in Fvg, unico caso in Italia, perdendo un patrimonio a favore della comunità che ora soffre per la mancanza di un'istituzione intermedia. Una fine, è stato ricordato, che le Regioni non posso permettersi di fare mettendo a rischio il sistema della rappresentanza. ACON/LI-fc



  • La Presidenza del Consiglio regionale Fvg durante l'incontro con la Corte Costituzionale a Roma
    La Presidenza del Consiglio regionale Fvg durante l'incontro con la Corte Costituzionale a Roma
  • La Presidenza del Consiglio regionale Fvg durante la consegna della targa al presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato
    La Presidenza del Consiglio regionale Fvg durante la consegna della targa al presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato