OMNIBUS. SALUTE: SÌ NUOVI CONTRATTI PER FRONTEGGIARE EMERGENZA-MEDICI
(ACON) Trieste, 26 mag - Rispondere alla carenza di personale
sanitario - un problema che tocca tutte le regioni italiane,
compreso il Friuli Venezia Giulia - con una serie di norme che
consentiranno di stipulare contratti con laureati, medici in
formazione specialistica e personale in quiescenza, e
faciliteranno la scelta di sedi da mettere a disposizione dei
medici. È questo l'obiettivo di una serie di emendamenti
presentati stasera dalla Giunta, illustrati dal vicegovernatore
con delega alla Salute e approvati all'unanimità dall'Aula.
L'assessore competente ha spiegato che ci si muove su un terreno
delicato in quanto si vanno a toccare anche competenze statali,
confidando di superare le eventuali obiezioni che dovessero
arrivare dai ministeri. Ma su questo tema il tavolo tecnico delle
Regioni, compattamente e al di là di ogni distinzione di
schieramento politico, ha fatto una serie di richieste allo
Stato, ed è proprio su queste basi che la Giunta del Fvg ha
predisposto le nuove norme, consapevole della situazione
emergenziale in cui ci troviamo.
Concretamente, uno degli emendamenti (97ter) dispone che le
Aziende sanitarie collaborino con i Comuni per individuare e
mettere a disposizione sedi idonee ai medici di medicina
generale, cercando in questo modo di mantenere un presidio
sanitario nei territori più disagiati: accolto il suggerimento
del Pd di privilegiare i Comuni in cui ci siano posizioni non
coperte. Le stesse Aziende sanitarie potranno anche riconoscere
la priorità di scelta, in fase di trasferimento, ai medici che
hanno accettato incarichi in zone rimaste carenti per almeno due
anni consecutivi, restando poi in tali zone per un minimo di 4
anni.
Ancora più rilevanti le conseguenze pratiche dell'emendamento 97
quinquies: al primo comma è prevista, per i servizi di
emergenza-urgenza, la possibilità per gli enti del servizio
sanitario regionale di conferire - in via eccezionale, fino al 31
dicembre 2023 - incarichi individuali con contratto di lavoro
autonomo a laureati in medicina e chirurgia abilitati, medici in
formazione specialistica del primo e secondo anno di corso,
personale medico in quiescenza. Accolta anche in questo caso una
proposta del Pd, quella di elevare a 80 euro il compenso lordo
orario per i medici pensionati, mentre le altre due categorie
potranno ricevere 50 euro all'ora.
Lo stesso emendamento prevede la limitazione al ricorso alle
esternalizzazioni e misure contro la fuga verso la sanità
privata, autorizzando la Regione a destinare le risorse
aggiuntive all'incremento dei fondi contrattuali deputati al
trattamento accessorio del personale.
Approvati a maggioranza gli altri emendamenti in materia
sanitaria, che avevano per oggetto la diagnosi dei disturbi
specifici dell'apprendimento - da attuare entro 6 mesi nelle
strutture pubbliche o, in caso di sforamento dei tempi, a carico
di specialisti o strutture accreditate - e la riqualificazione
del comprensorio di Sant'Osvaldo a Udine, con gestione affidata
all'Asufc in quanto titolare della proprietà. Quest'ultimo
progetto è stato al centro di numerose richieste di chiarimento
da parte di M5S, Pd, Gruppo Misto, che hanno lamentanto in
sostanza la lentezza dei tempi procedurali. Via libera infine
anche a una ridefinizione lessicale dei termini usati nella legge
10 del 1988, con la sostituzione delle parole "minorati" e
"handicappati".
ACON/FA-fc