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UNIVERSITÀ. OK UNANIME VI COMM AD AZIONI ARDIS DIRITTO STUDIO 2021-24

28.06.2022
16:21
(ACON) Trieste, 28 giu - Aumenterà il numero dei beneficiari delle borse di studio, ma anche l'entità delle stesse, garantendo che in Friuli Venezia Giulia trovi nuovamente conferma la soddisfazione delle richieste per il 100% degli studenti aventi diritto, meritevoli e privi di mezzi.

Il fabbisogno finanziario complessivo, previsto in base alle proiezioni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 26 milioni di euro, da onorare attraverso i fondi nazionali, ma soprattutto grazie a un ulteriore incremento di quello regionale con 2 milioni già previsti per la variazione di bilancio. Il tutto senza maggiorazioni al costo dei servizi e con ulteriori premialità per le studentesse nell'ambito di lauree Stem, per gli iscritti a più corsi di studi e per i disabili.

Lo ha evidenziato l'assessore regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, all'inizio della seduta della VI Commissione permanente, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), che subito dopo ha espresso parere favorevole all'unanimità sul testo aggiornato delle linee guida per l'attuazione, da parte dell'Ardis, delle finalità, degli interventi e dei servizi in materia di Diritto allo studio universitario (Dsu), come previsto dall'articolo 8 della legge regionale 21/2014.

Una serie di disposizioni relative al triennio 2021-24, già vistate positivamente anche dalla Conferenza regionale per il diritto agli studi superiori, sulle quali Roma aveva concesso libertà di azione alle singole Regioni e che, nel caso specifico del Fvg, riguarda un bacino costituito da 3 università, 2 conservatori e anche dal Sistema dell'Its, salito a circa 37mila studenti complessivi, compresa la Sissa con i percorsi di master e perfezionamento.

"Dal 2019 a oggi - ha dettagliato Rosolen a Trieste nell'aula consiliare - i dati dimostrano l'attenzione dedicata da questa Amministrazione regionale nei confronti del settore. Gli 11 milioni e mezzo di risorse iniziali, infatti, sono progressivamente saliti fino ai 19 e mezzo del 2021 e quest'anno, grazie ai 2 milioni dell'Assestamento e al milione e 600mila euro per affrontare i costi per l'energia, arriveremo a circa 20 milioni e mezzo. I fondi integrativi nazionali, invece, sono rimasti invariati tra i 7,5 e i 7,9 milioni, mentre quelli regionali si sono sviluppati fino a +75%".

Particolare attenzione viene assicurata ai sempre più numerosi giovani coinvolti nel Sistema Its, mentre è stata mantenuta la soglia massima prevista per Isee e Ispe (elemento discrezionale per le Regioni). A tale riguardo, dopo aver erogato in media 17-18 milioni di euro ogni anno, l'aumento stimato del 4% porterà a un fabbisogno di 26 milioni. Ora la soglia Isee diventa di 24.335,11 euro (prima era di 23.626,32), mentre quella Ispe di 52.902,43 (51.361,58).

Pertanto, le borse di studio salgono di 900 euro per i fuori sede, di 700 per i pendolari e di 500 per quelli in sede. Anche gli indipendenti (titolari di contratto d'affitto e con reddito fino a 9mila euro) vengono trattati come i fuori sede. Quindi, con gli importi maggiorati, si passa da 5.257,74 euro a 6.157,74 (fuori sede), da 2.898,51 a 3.598,51 (pendolari) e da 1.981,75 a 2.481,75 (in sede).

Ulteriori maggiorazioni sono previste anche per la fascia Isee fino al 50% della soglia massima (entro i 12.167,56 euro) con un +15% che porta la borsa di studio al 115%. Dal 50% fino ai 2/3 della soglia massima (16mila euro) arriva il 100%, per chiudere con chi si trova nell'ultimo terzo, dove l'importo diventa inversamente proporzionale dopo un calcolo realizzato tramite coefficienti.

Un +20%, inoltre, viene concesso alle studentesse che si iscrivono a lauree Stem e a tutti coloro che si impegnano su due fronti (per esempio, tra università e conservatorio). Viene ulteriormente allargata anche la platea degli studenti disabili con una crescita dei contributi tra il 30 e il 40%, arrivando fino a 8mila euro per i fuori sede.

Tutte piuttosto lusinghiere nei confronti del provvedimento le parole espresse dai consiglieri intervenuti nel corso del dibattito, aperto e chiuso dal capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, che ha chiesto dettagli e auspicato massima attenzione nei confronti dei alloggi di viale Ungheria a Udine, affiancando la problematica a quella delle mense.

Il pentastellato Andrea Ussai (M5S) si è invece concentrato sulla notevole percentuale di stranieri iscritti sul territorio (7%), portando una serie di esempi per comprendere meglio le modalità delle scelte per soddisfare le varie tipologie di esigenze. Il dem Cristiano Shaurli, pur riconoscendo il lavoro dell'assessore, ha ritenuto doveroso "evidenziare i significativi contributi statali". Anche nel suo caso, il tema degli spazi udinesi di viale Ungheria è stato ritenuto di primaria importanza, unitamente a quelli previsti a Trieste.

A Moretuzzo e Shaurli, in conclusione di lavori, l'assessore Rosolen ha prospettato un aggiornamento per la metà del mese di luglio riguardo la situazione di viale Ungheria, allorché saranno disponibili nuove valutazioni e perizie nell'ambito di un iter complicatosi strada facendo, anche a causa della necessità di procedere a interventi legati all'efficientamento sismico con costi saliti dai 9 milioni del 2018 fino ai 24 e mezzo di fine 2021. ACON/DB-fc



L'assessore regionale Alessia Rosolen, insieme a Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), presidente della VI Commissione
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)
Cristiano Shaurli (Pd)
Andrea Ussai (M5S)