QUESTION TIME. SCOCCIMARRO: SU IMPIANTI SIOT TENUTI AD APPLICARE LEGGE
+++Assessore a Difesa ambiente ed Energia annuncia a Zanon
stanziamento di 8,5 mln euro per fotovoltaico+++
(ACON) Trieste, 29 set - In Consiglio regionale è stata data
risposta a sei question time sui temi dell'ambiente e
dell'energia, materie di competenza dell'assessore regionale
Fabio Scoccimarro.
Franco Mattiussi (Forza Italia) ha chiesto alla Giunta di
accelerare l'adozione del regolamento che individui le "modeste
attività produttive o commerciali" alle quali verrebbe consentito
un regime di esenzione per l'utilizzo di acque sotterranee. Si
tratterebbe infatti di un'agevolazione importante sul piano
economico per molte imprese. L'assessore Scoccimarro gli ha
chiarito che "la norma, così come è formulata, non è applicabile,
anche per i riflessi sulla libera concorrenza: servirebbero
simulazioni sulle quantità utilizzate per uso commerciale".
Parzialmente soddisfatto della risposta Mattiussi, convinto che
"una esenzione di questo tipo non possa incidere sulla libera
concorrenza. Prendo comunque atto della situazione: cercheremo di
modificare la norma".
Azioni di sostegno nei confronti dei consumatori che
desiderassero acquistare stufe e caminetti a pellet sono state
invece richieste da Giuseppe Sibau (Prog Fvg/Ar), che nella sua
interrogazione rapida ha lanciato l'allarme sull'aumento dei
prezzi del pellet (tra i 1500 e i 3000 euro per un impianto ad
aria e tra i 2500 e i 4000 per un impianto ad acqua) e sulla
difficoltà di reperirlo. "È una tematica alla nostra attenzione -
ha assicurato Scoccimarro - che vede una concomitanza di
competenze con la direzione Agricoltura. Per questo la direzione
Ambiente ha chiesto l'apertura di un tavolo con i vari portatori
di interesse". "Spero che le parti al tavolo trovino davvero una
soluzione", ha auspicato Sibau nella sua replica.
Mauro Capozzella (M5S) ha chiesto alla Giunta se è davvero
necessario realizzare un impianto di combustione di Css
(combustibile solido secondario) a San Vito al Tagliamento, posto
che nel dibattito "non vengono mai tenuti in considerazione i
costi di gestione dei residui da combustione" e che la località
non pare baricentrica rispetto agli impianti di produzione di Css
in regione. Capozzella sottolinea come il Css venga regolarmente
conferito all'estero, con oneri rilevanti. L'assessore ha
confermato che "non esiste ancora alcuna istanza agli atti, ma
solo progetti di cui anche noi sentiamo parlare. Bisogna capire
se queste idee si collocano nel contesto dei rifiuti urbani o in
quello dei rifiuti speciali". Risposta che non ha convinto
Capozzella, in quanto il consigliere voleva capire quale fosse
l'orientamento dell'Esecutivo.
Al centro del question time di Emanuele Zanon (Regione
Futura/Misto) la necessità di promuovere a breve termine azioni
di sostegno a famiglie e piccole attività economiche che
intendessero installare impianti di produzione e accumulo di
energia rinnovabile. Tutto questo alla luce del caro bollette e
della necessità di una transizione ecologica. Scoccimarro gli ha
annunciato una imminente misura della Giunta che prevede lo
stanziamento di 8,5 milioni per impianti fotovoltaici e annessi,
primo passo per affrontare quella che l'assessore ha definito
"un'emergenza" e "uno dei temi centrali della nostra agenda
politica". Soddisfatto della risposta, Zanon ha auspicato "che
questi interventi vengano proposti anche nel 2023, concentrati in
particolare su famiglie e piccole attività".
La mancata emanazione dei regolamenti attuativi della legge sulle
grandi concessioni idroelettriche del novembre 2020 sta a cuore
al consigliere Cristian Rigo (M5S), che ne ha chiesto conto alla
Giunta, ricordando come siano passati circa 700 giorni, ben più
dei 180 previsti dalla norma. Il regolamento, previsto da due
articoli di legge, dovrebbe anche determinare i criteri di
riparto di quanto spetta a Comuni e Comunità di montagna sui cui
territori sono collocate le grandi dervazioni d'acqua. "Il
regolamento di attuazione - ha annunciato Scoccimarro nella sua
risposta in aula - sarà portato in Giunta, per l'approvazione
preliminare, in una delle prossime sedute. Il ritardo è dovuto
alla volontà di ottenere la condivisione di Comuni e Comunità di
montagna". "È una buona notizia - ha replicato Sergo - anche se
rimane l'aspetto della cessione gratuita, in quanto un
concessionario ha già pagato e l'altro no".
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) ha posto invece il
problema dei progettati impianti di cogenerazione Siot in quanto
nel primo incontro con la Giunta non sarebbero stati coinvolti i
portatori di interesse, vanificando l'obiettivo di un percorso
pubblico, trasparente e partecipato. Bidoli ha chiesto conto
all'assessore di una sua frase che gli sembrava desse per
scontata la realizzazione degli impianti, senza considerarne a
fondo gli impatti negativi in termini ambientali certificati da
un report dell'Ape. Il botta e risposta è avvenuto alla presenza
di una rappresentanza di cittadini dell'area interessata, giunta
in Consiglio regionale per manifestare la propria preoccupazione.
Scoccimarro ha ricordato al consigliere che, a prescindere dalle
opinioni sui progetti, la Giunta e gli uffici regionali sono
tenuti a rispettare la legge: "La Siot ha rispettato le norme,
ottemperando alle autorizzazioni, e io non posso dire al mio
dirigente: fai le cose diversamente. Condivido le preoccupazioni
di sindaci e abitanti, capisco che possa esserci un impatto, ma
sto applicando la legge. Alla società ho comunque raccomandato
una maggiore comunicazione nei confronti della cittadinanza".
L'assessore ha anche annunciato un tavolo tecnico di confronto
con sindaci e portatori di interesse, dopo il primo incontro con
i Comuni. "Fa piacere che lei condivida le preoccupazioni - ha
replicato Bidoli - : speriamo che la relazione di Ape venga
tenuta in considerazione".
I progetti relativi all'area denominata Riviera Nord, in comune
di Lignano Sabbiadoro, stanno a cuore a Mariagrazia Santoro (Pd),
che ha chiesto all'Amministrazione quali azioni intenda avviare
per questa importante zona naturalistica, e se non intenda
istituire un Piano di gestione per la predetta area. Santoro ha
ricordato che le caratteristiche ambientali sono simili a quelle
di una vicina area di San Michele al Tagliamento, interessata
quest'estate da un vasto incendio, e teme una situazione di
impasse. In aula è stato il vicegovernatore Riccardo Riccardi a
rispondere alla Iri, che era rivolta all'assessore
all'Agricoltura, Stefano Zannier: "La zona della Pineta di
Lignano è dotata di misure di conservazione approvate dalla
Giunta nel 2020. In quell'area habitat prativi e boschivi si
alternano e non ci sono al momento particolari preoccupazioni".
Insoddisfatta Santoro: "La Regione - ha replicato - se ne lava le
mani: documenti dimostrano che l'aumento dei boschi a scapito dei
prati ha causato la scomparsa di 18 specie pregiate".
ACON/FA-fc