News


DIFENSORE CIVICO. DE PAULI: DIAMO VOCE A CHI SPESSO NON È ASCOLTATO

30.09.2022
17:32
(ACON) Trieste, 30 set - "Il Difensore civico è una figura intermedia che si colloca tra i bisogni e i diritti. Assolutamente autonomo e svincolato dal Consiglio regionale, costituisce il trait d'union tra voci spesso non ascoltate e la Pubblica amministrazione. Non ha poteri sanzionatori e non si tratta di un'autorità decisoria, diventando spesso confessore e assistente sociale. Non va considerato come un'alternativa al tribunale ma, semmai, al Tar".

Lo ha evidenziato il Difensore civico del Friuli Venezia Giulia, Arrigo De Pauli, nella sala Tiziano Tessitori del Cr nel corso del convegno "Difesa civica e Difesa tecnica - Per la tutela globale dei diritti e degli interessi della persona", da lui stesso promosso in collaborazione con l'Ordine degli Avvocati di Trieste e l'Associazione avvocati amministrativisti Fvg.

Un evento inserito anche nell'agenda degli appuntamenti del Coordinamento nazionale Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome italiane, riunito per due giorni a Trieste negli spazi del palazzo consiliare sotto la guida di Marino Fardelli (Lazio) e reduce da un incontro istituzionale con il presidente dell'Assemblea legislativa, Piero Mauro Zanin.

I lavori, moderati dal giornalista Giampaolo Sarti, sono stati aperti dallo stesso De Pauli che ha portato il saluto del Governatore Massimiliano Fedriga e dell'intero Esecutivo. Al direttore generale del Cr Fvg, Franco Zubin, il compito di rappresentare l'Assemblea legislativa e i suoi vertici, sottolineando "la stima per De Pauli, anche alla luce del grande entusiasmo e della costante dedizione riservati a un istituto che era stato soppresso in un periodo storico caratterizzato da tagli. Nel 2018, tuttavia, il nuovo Consiglio ha deciso di ricostituire questo organo che valorizza il ruolo della rappresentanza democratica, operando in piena autonomia e indipendenza".

Paolo Giangaspero, ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Trieste, ha rimarcato l'importanza del Coordinamento nazionale per valorizzare "una figura diffusa, ma che rappresenta affinità di problemi e differenziazioni di tipo organizzativo. Il vero problema dello Stato di diritto - ha aggiunto, dopo aver ricordato la figura di Sandro de Götzen, docente associato di Diritto amministrativo e studioso di tematiche affini al tema del giorno - è il rapporto tra cittadino e Amministrazione pubblica che deve essere vista come amica e non come un soggetto dal quale difendersi".

Alessandro Cuccagna (presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trieste) si è raccomandato che "il ruolo del Difensore civico diventi sempre più essenziale e il suo apporto costruttivo", mentre Gianna Di Danieli (Associazione Avvocati amministrativisti Fvg) ha fatto riferimento "al tema della tutela dei diritti e degli interessi che, tornato attuale non solo in Italia, è legato al problema dell'efficacia dei mezzi, soprattutto per una difesa civica più che tecnica. Ossia, la tutela dei cittadini per la quale servono altri mezzi, oltre a quelli tradizionali. In tal senso, il Difensore civico va rinforzato nella sostanza, più che nella forma".

Il tema principale portato sotto la lente d'ingrandimento degli esperti ruotava intorno alla considerazione che una società evoluta riserva alla persona un ventaglio piuttosto variegato di tutele. Il Difensore civico regionale è quindi presente nella sua attività di ascolto e colloquio con la persona, nonché di stimolo e collaborazione con la Pubblica amministrazione, svolgendo una funzione di filtro informale per l'appianamento di possibili contenziosi.

Ancora De Pauli, nella sua relazione, ha fatto notare di aver rilevato "un certo divario tra l'osservazione solenne dei diritti fondamentali, nonostante un surplus di tutele che, tuttavia, dal lato concreto non forniscono sempre l'impatto desiderato".

Il confronto è entrato nel vivo con le disamine di Alessandra Stella (presidente dell'Unione Triveneta dei Consigli dell'Ordine degli Avvocati) che si è concentrata sul tema della difesa tecnica, mentre la collega Barbara Puschiasis (avvocato specialista nella tutela dei risparmiatori) ha approfondito la genesi "delle associazioni dei consumatori, nate negli anni Ottanta in maniera quasi artigianale e costole dei sindacati. Nel tempo il rapporto con gli avvocati, visti allora con ostilità, è cambiato molto e le due realtà hanno potuto imparare l'una dall'altra, avvicinandosi".

Il convegno è stato suggellato dalle parole dell'ex presidente del Tribunale Amministrativo Regionale Fvg, Umberto Zuballi, che si è soffermato proprio sulla tutela del cittadino e il Tar (quello regionale espleta 500 ricorsi all'anno, non ha vero arretrato e nell'ultimo anno gli appelli sono stati meno del 30%) che null'altro è se non "il giudice del potere pubblico, giacché persino quest'ultimo può ritrovarsi a violare la legge. Anche l'esecuzione di una sentenza, chiamata anche a dare un indirizzo alla Pa, è un elemento fondamentale nella consapevolezza che i diritti fondamentali vanno tutelati, ma anche che esiste una gerarchia tra essi per verificare qual è quello prevalente". ACON/DB-fa



Una fase del convegno "Difesa civica e Difesa tecnica ", ospitato nella sala Tessitori a Trieste
L'intervento del Difensore civico del Friuli Venezia Giulia, Arrigo De Pauli
Alcuni tra i principali relatori del convegno promosso dal Difensore civico Fvg