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SALUTE. III COM, OK DDL 173. MINORANZE: PRINCÌPI SUBLIMI, POCHE AZIONI

17.10.2022
15:49
+++Maggioranza auspica voto condiviso, Riccardi pronto a intese su emendamenti Opposizioni+++ (ACON) Trieste, 17 ott - "Il tema della disabilità è trasversale, non deve diventare divisivo", sostiene Andrea Ussai del M5S. "Auspico un consenso unanime perché questo argomento non ha colore politico", gli fa eco Mauro Di Bert (Prog Fvg/Ar), uno dei capigruppo di Maggioranza. Ma per il momento le forze di Opposizione si limitano a una prudente astensione in III Commissione nel voto finale sul disegno di legge 173, discusso articolo per articolo sotto la presidenza del leghista Ivo Moras e alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Le minoranze restano in attesa di capire se la Giunta deciderà di accogliere i loro emendamenti, e questa scelta conduce a un via libera a maggioranza al ddl incaricato di riordinare gli interventi e i servizi sociosanitari a favore delle persone con disabilità.

C'è una critica di fondo che accomuna le minoranze, riassunta in una frase da Furio Honsell: "Questo disegno di legge è sublime sotto il profilo dei princìpi - ha detto il consigliere di Open Sinistra Fvg - ma esitante sulla capacità di tradurli in azioni. Si dice ad esempio che le politiche sanitarie si concordano con atti di intesa tra i diversi soggetti, ma se poi questi soggetti non concordano che cosa succede?". Anche Ussai ha auspicato "un testo di maggiore concretezza", lamentando nel contempo la mancata audizione di alcune importanti associazioni, a dispetto della richiesta avanzata dall'esponente pentastellato.

"Questo ddl - ha insistito sul medesimo tasto Walter Zalukar del Gruppo Misto - mi è sembrato il solito annuncio, stavolta vestito da legge: parole astratte e declinate al futuro, mentre disagio e calo dei servizi sono sempre declinati al presente". E Roberto Cosolini (Pd), anticipando l'intenzione di portare in Aula una serie di emendamenti, ha parlato di "nodi ancora da sciogliere per realizzare compiutamente il passaggio di competenze alle aziende sanitarie e dare riconoscimento esplicito alle buone sperimentazioni". La collega di gruppo, Mariagrazia Santoro, ha invece espresso preoccupazione "per i ventidue procedimenti successivi previsti dal ddl, atti del cui esito non siamo certi e che potrebbero cambiare la legge".

È stato il vicegovernatore a rispondere punto per punto, garantendo comunque apertura nei confronti delle tematiche sollevate dai consiglieri: "Fare una legge - ha ricordato Riccardi - significa indicare una direzione, non entrare in atti amministrativi e meccanismi procedurali: dobbiamo sempre stare attenti a non stabilire cosa succede concretamente in una data situazione. In questo momento peraltro noi abbiamo una legge, la 41, che parla ancora di handicappati, e abbiamo fatto un grande sforzo di coinvolgimento e ascolto per arrivare a questa nuova norma, che spero sarà valutata positivamente dall'Aula".

L'assessore alla Salute ha insistito in particolare sull'introduzione dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, e ha ricordato che il trasferimento di competenze alle aziende sanitarie - spesso al centro delle preoccupazioni espresse dai consiglieri di Opposizione - "non è un tema di discussione su cui possa esserci assenso o dissenso, ma un dato di fatto: ce lo chiede lo Stato". Riccardi ha comunque assicurato la disponibilità a recepire alcune richieste, a partire da quella di Ussai sulla necessità di un Centro di riferimento sugli ausili: il consigliere M5S ha accettato di ritirare il suo emendamento in attesa di una riformulazione condivisa dalla Giunta. Gli ausili sono uno strumento caro anche a Simona Liguori (Cittadini), che ha auspicato "un punto di riferimento regionale, che sia messo in condizioni di lavorare". Il vicegovernatore concorda in linea di principio anche con Santoro sul tema delle politiche abitative a vantaggio delle persone con disabilità, con l'auspicio di un maggior raccordo tra le direzioni regionali della Salute e delle Infrastrutture. È stata assicurata attenzione anche al tema posto all'attenzione da Emanuele Zanon (Regione Futura/Misto), quello dell'effettiva possibilità di carriera nel mondo del lavoro: "Alle persone disabili - ha raccomandato il consigliere - andrebbe garantita la stessa opportunità di crescita professionale". Sul tema hanno annunciato emendamenti anche Cosolini e Ussai. Lo scambio di battute più vivace è così rimasto quello tra l'assessore e Honsell, a proposito dell'inclusione scolastica. "È di competenza dello Stato - ha ricordato Riccardi al consigliere - mi dica lei cosa dovremmo fare…". "Ad esempio stabilire che le scuole private debbano accogliere lo stesso numero di alunni con disabilità", ha risposto Honsell.

Il vicegovernatore si è visto approvare - in alcuni casi all'unanimità - tutti gli emendamenti di Giunta, tra i quali l'inserimento dell'attività sportiva tra i progetti di vita, la possibilità di premiare le aziende che accolgono disabili, il recepimento del concetto di medicina di genere, una nuova formulazione relativa all'attività di consulenza, una definizione più specifica dei Lea che chiarisce ad esempio come il "sociale" rimanga in capo ai Comuni, la precisazione dei compiti del Servizio integrazione lavorativa (Sil).

Nell'annunciare il voto favorevole della Lega - come avevano fatto in precedenza Di Bert, Mara Piccin per FI e Antonio Lippolis di FdI - il presidente Moras ha sottolineato "il carattere chiaro e organico di questo disegno di legge, che nei suoi 31 articoli mette a sistema l'intera legislazione regionale in materia". Sarà proprio Moras il relatore di maggioranza in Consiglio, mentre Honsell, Santoro e Ussai si occuperanno delle relazioni di minoranza. ACON/FA-fc



Il vicegovernatore Riccardo Riccardi (a sinistra) accanto a Ivo Moras (Lega), presidente della III Commissione consiliare
L'intervento di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg); al suo fianco Simona Liguori (Cittadini)
Mara Piccin (Forza Italia) e Mauro Di Bert (Prog Fvg/Ar)
Emanuele Zanon (Regione Futura/Misto)
Un intervento di Andrea Ussai (M5S); al suo fianco la collega di gruppo Ilaria Dal Zovo; sotto Antonio Calligaris (Lega)
Il presidente Moras vicino ai banchi di Mariagrazia Santoro e Nicola Conficoni (Pd)
Roberto Cosolini (Pd)
Antonio Lippolis (FdI)