BILANCIO. I COMM: OK ART 8 SALUTE, 20 MLN PER GESTORI SERVIZIO SOCIALE
(ACON) Trieste, 2 dic - Più di 20 milioni distribuiti agli enti
gestori del servizio sociale dei Comuni. È questa la novità
finanziariamente più rilevante introdotta con un emendamento di
Giunta all'articolo 8 della manovra di bilancio 2023, oggi
all'esame della I Commissione integrata presieduta da Alessandro
Basso (FdI). Le proposte dell'Esecutivo e le misure relative alla
sanità sono state tutte approvate a maggioranza, con l'astensione
dei gruppi di Opposizione e il voto contrario di Furio Honsell
(Open Fvg).
Nel dettaglio - come ha illustrato in aula il vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi - i 20 milioni e 446mila
euro sono divisi in quattro tranche: 9 milioni per gli interventi
relativi ai patti per l'inclusione, l'inserimento sociale e
socio-lavorativo; 5,1 milioni per l'attuazione dei livelli
essenziali delle prestazioni sociali relativi a interventi per i
minorenni; 3,5 milioni per l'attuazione dei livelli essenziali di
prestazione relativi ad azioni di sistema; 2,8 milioni per il
consolidamento del sistema associato di governo del sistema
locale degli interventi e dei servizi sociali, in linea con i
Piani di zona. Nell'ambito di quest'ultima posta di bilancio,
840mila euro serviranno ad assumere personale dipendente a tempo
determinato per rafforzare i servizi sociali dei Comuni a livello
amministrativo, finanziario-contabile e informativo.
Approvato a maggioranza anche l'emendamento di Giunta alla
Collegata (ddl 182) che, come ha spiegato Riccardi, "sposta al
2023 la sospensione per ulteriori domande di case di riposo, fino
al termine del processo di monitoraggio dei fabbisogni". Una
misura che si inquadra nel tema più ampio dell'accreditamento
delle strutture residenziali e del rischio di contenziosi con la
Regione: "È una norma a nostra tutela", ha ricordato il
vicegovernatore, che ha spiegato come non ci sia l'obbligatorietà
dell'accreditamento fino a quando non si verifichi l'incrocio con
il fabbisogno reale.
Sempre a proposito di strutture per anziani, lo stesso
emendamento riformula alcuni punti della legge 19 del 2006
introducendo elementi più stringenti sulla definizione delle
rette. "Al termine della revisione complessiva - ha spiegato
ancora Riccardi - si arriverà a una retta media di riferimento a
livello regionale".
È stato invece bocciato l'emendamento di Nicola Conficoni (Pd)
che chiedeva di incrementare di 5 milioni il Fondo per
l'abbattimento delle rette nelle case di riposo. "Viviamo
un'emergenza economica e sociale a causa dell'inflazione - aveva
premesso Conficoni - e dobbiamo salvaguardare il potere di
acquisto. L'aumento dei prezzi e dei costi si scarica sulle rette
delle case di riposo e dobbiamo evitare una stangata a carico
delle famiglie. I 5 milioni rappresentano meno del 10% del Fondo,
e dunque di fatto sterilizzano l'inflazione attuale".
"L'abbattimento delle rette è un tema importante - ha concesso
Riccardi - ma non si può semplificare mettendo qualche milione in
più, dobbiamo prima completare l'operazione sui fabbisogni.
Quanto al tema più generale della povertà, attendiamo la legge di
bilancio dello Stato che dovrebbe prevedere misure importanti,
anche se non escludo manovre laterali di sostegno".
L'assessore ha infine offerto a Honsell la disponibilità a
parlare diffusamente in III Commissione del finanziamento
previsto dall'accordo tra Regione e Novartis, "di cui - aveva
detto il consigliere - non trovo nulla sul Documento di economia
e finanza".
ACON/FA-fc