FVG-LIBIA. TIROCINIO A TS. ZANIN: ORGOGLIOSI DI ESPORTARE BUONE PRASSI
(ACON) Trieste, 5 dic - La chiamano diplomazia degli enti
locali e significa scoprire di non essere poi tanto diversi da
chi vive a migliaia di chilometri di distanza. Come il Friuli
Venezia Giulia e la Libia, ad esempio. O come, ancor più
concretamente, i 24 funzionari pubblici di diverse municipalità
libiche ospiti da oggi e fino al 16 dicembre a Trieste in un
tirocinio previsto dal progetto Tamsall, cofinanziato dalla
Commissione europea con i fondi dello Strumento europeo di
vicinato. Un programma a cui il Friuli Venezia Giulia ha aderito
fin dal 2017, offrendo supporto all'Iniziativa di Nicosia
promossa dal Comitato europeo delle Regioni.
Il progetto ha un titolo un po' burocratico ("Verso un nuovo
approccio condiviso per una governance locale multilivello in
Libia") ma contenuti molto concreti: si tratta infatti di
spiegare agli amministratori pubblici del Paese nordafricano come
il Fvg agisce nel campo della tutela ambientale, della sicurezza
alimentare, del riciclo dei materiali. In altre parole, nella
promozione della sensibilità su temi sempre più strategici per il
pianeta. Che certamente avvicinano uomini e donne a prescindere
da ogni confine di Stato.
"Sono convinto da sempre - ha detto il presidente del Consiglio
regionale, Piero Mauro Zanin, portando i suoi saluti agli ospiti
libici oggi in sala Tessitori a Trieste - che occorra pensare a
livello globale e agire a livello locale, costruendo relazioni
tra territori e tra comunità solo apparentemente diversi e
lontani, ma in realtà alle prese con sfide comuni". Il massimo
rappresentante dell'Assemblea legislativa è infatti un convinto
assertore dell'importanza delle istituzioni subnazionali:
"L'Unione Europea del futuro - ha ripetuto oggi davanti agli
amministratori venuti da lontano - si dovrà fondare sempre più
sulle comunità regionali e locali. Anche perché spesso è più
facile dialogare tra Regioni che tra uno Stato e l'altro, anche
all'interno dell'Ue".
"Il rapporto tra istituzioni centrali e autorità locali - ha
aggiunto Zanin, nella duplice veste di presidente dell'Aula e di
primo vicepresidente della commissione Civex nell'ambito del
Comitato europeo delle Regioni - è troppo spesso sbilanciato a
favore del centro, a scapito delle periferie. E la
sottovalutazione del ruolo delle istituzioni locali indebolisce
la democrazia rappresentativa".
È dunque "con orgoglio" che il Fvg partecipa al progetto Tamsall
che ha l'obiettivo di rafforzare il processo di decentramento
amministrativo in Libia. Un orgoglio che nasce anche dalle tante
buone prassi che la Regione ha sviluppato negli anni e che
diventeranno oggetto di studio per gli ospiti libici: Zanin ha
citato "le eccellenze scientifiche di Ogs, Arpa e Ape, che
conoscerete in questi giorni, assieme al loro modello di
governance".
L'obiettivo finale del progetto, che vede come capofila l'Agenzia
di sviluppo dell'Emilia-Romagna e come partner Informest,
l'agenzia del Fvg per lo sviluppo e la cooperazione economica
internazionale, è proprio quello di offrire ai partner libici dei
modelli di servizi replicabili nel loro Paese. "Mi piacerebbe tra
qualche tempo - ha aggiunto il presidente - visitare le vostre
città e vedere che quanto avete appreso è servito a realizzare
iniziative concrete, utili al benessere dei cittadini: sarebbe la
soddisfazione più grande per me".
Zanin non si è nascosto che gli ultimi anni siano stati
particolarmente difficili per la Libia, "ma la collaborazione
instaurata tra noi è sempre stata molto positiva, e mi auguro che
si possa riprendere in mano anche il progetto legato alla pesca
che avevamo avviato con un altro progetto nel 2018 e nel 2019".
"Per ottenere risultati significativi - ha spiegato ancora il
presidente, rispondendo ad alcune domande specifiche degli ospiti
libici - occorre che gli amministratori degli enti locali
dimostrino responsabilità e competenza. Ed è necessaria una
stabilità del sistema politico, con il riconoscimento reciproco
in vista dell'obiettivo del bene comune. Con questi ingredienti
potrete sviluppare altri progetti come questo, andando a proporvi
anche in modo diretto, senza la mediazione dello Stato, presso le
istituzioni dell'Unione Europea".
ACON/FA