VINO. ZANIN: A BRUXELLES ECCESSO DI ZELO SU PERICOLI, BENE NO UNITARIO
(ACON) Trieste, 13 gen - "Da una parte c'è il buon senso,
dall'altra l'eccesso di zelo dei funzionari di Bruxelles. E io
ribadisco quello che vado dicendo da un anno: è inaccettabile
l'idea di mettere sulle bottiglie di vino etichette che indichino
i pericoli legati all'alcol".
A sottolinearlo ancora una volta è Piero Mauro Zanin, presidente
del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che già nel
febbraio dell'anno scorso aveva preso posizione contro quella che
definisce "la scure proibizionista, che trova proseliti
nell'ambito della Commissione europea, alimentando purtroppo
l'immagine di un'Europa matrigna e non certo madre nei confronti
dei suoi diversi territori".
"Non si può far finta di non sapere - continua il presidente -
che in Italia, ma anche in altri importanti Paesi come Francia e
Spagna, il vino è cultura ed è anche salute, se assunto nelle
giuste proporzioni. Non può dunque essere accostato all'abuso di
alcol, legato nella gran parte dei casi al consumo eccessivo di
superalcolici".
Il problema dell'etichettatura sulle bottiglie di vino è tornato
di attualità in questi giorni dopo che si è appreso del via
libera dell'Ue alla legge di un Paese membro, l'Irlanda, deciso a
introdurre avvertenze ai consumatori sulla potenziale
correlazione tra alcol e insorgenza di tumori.
"Fanno ben sperare la compatta reazione contraria del mondo del
vino italiano, così come il no a questa misura da parte di
numerosi Paesi europei", continua Zanin, che però invita a non
abbassare la guardia: "Il ciclico ripetersi di questi attacchi a
prodotti che per i Paesi dell'Europa del sud rappresentano un
patrimonio non solo dal punto di vista economico, ma anche
culturale e identitario, impone la massima attenzione e sforzi
sempre maggiori per far sentire in Europa la nostra voce. Non
solo a livello di Stato - conclude il presidente della massima
Assemblea legislativa - ma anche di comunità regionali come
quella del Friuli Venezia Giulia, fiera di difendere le proprie
eccellenze e le proprie tradizioni".
ACON/FA