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SALUTE. PELLEGRINO (AVS): BUONI PASTO/MENSA OK, MA NO ALLE FREGATURE

04.07.2023
19:41
(ACON) Trieste, 4 lug - "Non possiamo che essere d'accordo con la buona intenzione del proponente di questa mozione, ovvero quella di accreditare ai lavoratori turnisti delle aziende sanitarie il buono pasto. E ci mancherebbe altro".

Così la nota con cui la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, dopo la discussione in Aula della mozione di Fratelli d'Italia sull'accessibilità alla mensa o al buono pasto anche ai dipendenti del comparto delle professioni sanitarie e della dirigenza medica che superano le sei ore di turno.

"Alle volte però è necessario cercare nelle pieghe della buona volontà - aggiunge Pellegrino - la cosiddetta fregatura perché l'importante volume di denaro necessario per affrontare questa spesa, i proponenti lo cercano senza una variazione di bilancio sulla spesa sanitaria, ovvero sottraendola da altri capitoli di spesa e che il finanziamento integrativo potrebbe derivare dai risparmi di spesa conseguenti ad una più attenta e oculata gestione dei fattori produttivi. Come dire che non si stanno facendo spese oculate".

"Durante il dibattito in Aula - fa sapere la consigliera - si è evidenziato come la ricerca delle risorse per questo argomento preveda la reingegnerizzazione dei processi sanitari e tecnico-amministrativi, ovvero che per ottenere queste risorse sarà necessario rivedere tutta l'architettura sanitaria. Questo fa emergere palesemente che non solo le risorse non ci sono, ma che se vogliamo soddisfare questi lavoratori siamo obbligati a rinunciare a qualche altro servizio sanitario".

In conclusione, Pellegrino punta il dito sui "regolamenti di tutto l'intero comparto del pubblico impiego sanitario dove non ci siano figli e figliastri, ovvero deliberare un unico regolamento valido per tutte le Aziende Sanitarie della Regione, turnisti e non turnisti. La proposta emendativa avanzata dalla consigliera, votata dalle Opposizioni, prevedeva di mantenere la richiesta della quantificazione relativa al finanziamento aggiuntivo necessario per riconoscere il diritto alla mensa per coloro che lavorano oltre le sei ore, ma c'è stato il colpo di scena dell'assessore Riccardi che ha sostanzialmente demolito il dispositivo della sua stessa maggioranza avocando a sé ogni decisione in merito senza specificare le modalità".

"In sintesi - chiosa l'esponente di Avs - l'assessore potrà tranquillamente archiviare questo tema con il bene placet della sua Maggioranza". ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)