RENDICONTO 2022. OK AULA A MAGGIORANZA, SCONTRO SU CAPACITÀ DI SPESA
(ACON) Trieste, 25 lug - Da una parte la Maggioranza di
Centrodestra che parla, nella relazione di Alessandro Basso
(FdI), di "documento rilevante che permette di riscontrare le
scelte politiche dell'anno precedente e di programmare svariati
investimenti", dall'altra le critiche serrate dei relatori di
minoranza Andrea Carli (Pd) e Furio Honsell (Open), convinti che
l'avanzo di amministrazione-record corrisponda a una
insufficiente capacità di spesa da parte della Giunta.
Si è giocata sulla classica contrapposizione tra i poli politici
la breve discussione sul Rendiconto generale della Regione per
l'esercizio finanziario 2022, ddl numero 5 della manovra
finanziaria, dibattito concluso con l'approvazione a maggioranza
da parte del Consiglio regionale.
Mentre Basso e l'altro relatore di maggioranza, il capogruppo
leghista Antonio Calligaris, hanno dato per letti i loro testi
che riassumevano la sostanza finanziaria della norma, Carli e
Honsell hanno rimarcato anche in aula le loro considerazioni.
L'esponente dem si è detto convinto che "il forte incremento
delle entrate tributarie si potesse valutare con maggiore
anticipo, in modo da utilizzare le risorse con un timing più
appropriato, pur comprendendo che i cicli economici di questi
ultimi anni si sono rivelati molto variabili. Lo stesso dicasi -
ha aggiunto Carli - per le cifre del fondo cassa, che passano in
un anno da 2 miliardi e 300 milioni a più di 6 miliardi".
Simili le osservazioni di Honsell, che ha fatto notare "la
crescita esponenziale dell'avanzo di amministrazione, che aumenta
di quasi due terzi all'anno: il 2022 - ne ha concluso - è stato
dunque un anno di promesse a cui non è stata data attuazione. E
se guardiamo alle misure settore per settore, emergono
percentuali di utilizzo dei fondi bassissime. Come mai, ad
esempio, per la tutela della salute si è speso poco più
dell'incremento dovuto all'inflazione? Perché si spende così poco
per la transizione energetica?".
Parole che hanno indotto a una replica l'assessore alle Finanze,
Barbara Zilli. "Un conto - ha premesso l'esponente della Giunta -
è il merito politico, un altro discutere dell'applicazione delle
norme da parte dei funzionari della direzione: l'oculatezza nella
gestione è un principio che quest'Aula ha sempre apprezzato
perché è un modo per tutelare gli interessi della comunità
regionale. Lo stesso stanziamento di 50 milioni annunciato oggi
per i danni da maltempo non sarebbe possibile se quel principio
di oculatezza non fosse presente in questo documento".
Zilli è convinta che questo tipo di dati "non debba essere
utilizzato per fare speculazione politica. Dire che non c'è
capacità di visione e gestione è un'affermazione pesante, mi
sembra un ingresso scomposto nei lavori importanti
dell'Assestamento".
ACON/FA-fc