ASSESTAMENTO. OK AULA ARTICOLI ZILLI: NO A SCONTI IRPEF PROPOSTI DA PD
(ACON) Trieste, 28 lug - Il Consiglio regionale ha approvato il
pacchetto di articoli (1, 11, 12, 13, 14 e 15) del ddl 6
Assestamento di bilancio di competenza dell'assessore Fvg alle
Finanze, Barbara Zilli.
Disco verde all'interno dell'articolo 11 per gli emendamenti
della Giunta e quelli della Maggioranza (tra cui i 25mila euro
per la promozione e la diffusione della cultura cattolica
attraverso la radio diffusione sonora). Ok dell'Aula anche la
modifica proposta dal consigliere del Partito democratico, Diego
Moretti, che ha chiesto di destinare un contributo
all'Associazione italiana per il consiglio dei Comuni e delle
regioni d'Europa con sede a Udine per la realizzazione di
gemellaggi di enti locali della regione con analoghi enti locali
degli stati membri dell'Ue (integrazione di 20mila euro).
Particolarmente deluso dal no dell'Aula il capogruppo del Patto
per l'autonomia Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, primo firmatario
dell'emendamento che prevedeva l'istituzione del fondo di
rotazione regionale da 100mila euro per danni da maltempo e
adattamento cambiamenti climatici. Questa era una proposta di
tutti i consiglieri di Minoranza, che dimostrava il nostro senso
di responsabilità. Non era una mossa strumentale" ha detto il
capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
Via libera anche all'articolo 12 in merito al riconoscimento
della legittimità dei debiti fuori bilancio con un unico
emendamento di Giunta con movimenti tabellari. Approvati anche
gli articoli 13, 14, 15, tutti senza emendamenti.
L'Aula ha avallato anche l'articolo 1, con la maggior parte degli
emendamenti dell'esecutivo, con variazioni tabellari e
accertamenti tecnici.
Tra quelli proposti dalla Minoranza, respinti dall'Aula, c'è il
documento del gruppo del Pd, illustrato da Andrea Carli, pensato
per le famiglie con l'azzeramento dell'addizionale Irpef per
l'anno 2023 a favore di soggetti con redditi fino a 15mila euro;
la riduzione dello 0,53% per redditi fino a 28mila euro e la
conferma dell'aliquota dell'1,23% ai soggetti con reddito
superiore ai 28mila euro. Sulla stessa lunghezza d'onda la
proposta a firma Honsell proiettata però sull'anno 2024.
"Parliamo di misure (Irap e Irpef), che è giusto che non siano
valutate in sede di Assestamento di bilancio - ha replicato
l'assessore Zilli - dove destiniamo la spesa di investimento e
quella non ripetibile. Al netto di questo va chiarito che, il
periodo di imposta 2023 non può essere oggetto di valutazione per
cui l'emendamento esposto da Carli dovrebbe essere modificato.
Dal punto di vista formale sarebbe più corretto quello proposto
da Honsell".
"Sottolineo, inoltre, che non abbiamo l'autonomia per modificare
scaglioni - ha proseguito Zilli: l'aliquota può cambiare ma la
struttura dell'imposta è sempre progressiva. Sulla questione,
negli anni, sono state fatte dalle valutazioni e abbiamo capito
in modo chiaro che l'ingente mole di risorse che andiamo a
mettere in gioco per dare un sollievo all'addizionale Irpef porta
a un beneficio nelle tasche dei cittadini per i redditi fino a 15
mila euro di soli 10 euro al mese e di 15 euro al mese per il
secondo e il terzo scaglione. Visto il vantaggio effimero, questa
Giunta ha fatto una scelta diversa, puntando sul rafforzamento di
tutte le misure del welfare".
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