MIGRANTI. CAPOZZI (M5S): IL PROBLEMA DI GRADISCA È IL SOVRAFFOLLAMENTO
(ACON) Trieste, 7 nov - "Prima le fototrappole, adesso i
vigilantes. Le uscite estemporanee dell'assessore Roberti in
materia di immigrazione confermano sempre di più il fallimento
della politica di Centrodestra in materia. La sicurezza e la
funzionalità del Cara e del Cpr di Gradisca d'Isonzo, di cui
abbiamo visto le carenze nel sopralluogo effettuato ieri con il
deputato del Movimento 5 Stelle Alfonso Colucci, si affrontano
con maggiore personale a tutti i livelli, da quello necessario a
snellire le pratiche burocratiche per i richiedenti asilo, a
quello fondamentale per assicurare igiene, salubrità e dignità
delle persone. Roberti si limita ad affrontare il problema dei
migranti con approccio ideologico e propagandistico".
Lo sottolinea, in una nota, la consigliera regionale
pentastellata, Rosaria Capozzi, all'indomani della visita ai
centri di accoglienza della provincia di Gorizia e Trieste
effettuata insieme al deputato Alfonso Colucci.
"Stanziare 100mila euro su operatori di sicurezza sussidiaria,
può essere solo utile a migliorare la sicurezza percepita ma non
risolve - continua la consigliera di Opposizione - un problema
che travalica le mura del Cara e ci pone una responsabilità nei
confronti del personale che opera sottorganico, con numeri che
per concentrazione non garantiscono un'accoglienza dignitosa e
accettabile per nessun individuo".
"Che non ci siano problemi di sicurezza all'esterno del Cara e
del Cpr lo ha riferito anche il prefetto Ricciardi. Il vero
problema - si legge ancora nella nota - rimane il
sovraffollamento e bisognerebbe portare i numeri della struttura
a una capienza sostenibile, mentre in questo momento sono
triplicati".
"La giunta Fedriga, invece di invocare la creazione di hotspot
definiti inutili dallo stesso ministro Piantedosi, batta i pugni
con il Governo amico - conclude Capozzi - perché riempire una
struttura fatiscente, per poi alleggerire l'impatto sociale che
questa può avere sulla comunità di Gradisca con la circolazione
di addetti alla sicurezza, non risolve il vero problema che negli
anni ha richiesto un sacrificio di non poco conto al Comune di
Gradisca e alla sua comunità".
ACON/COM/fa