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TRIESTE. PELLEGRINO (AVS): SU EVENTI 1953 DESTRA FA REVISIONISMO

08.11.2023
17:58
(ACON) Trieste, 8 nov - "Quando la Destra parla della storia del Novecento troppo spesso compie un atto di voluto revisionismo".

Così afferma in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), in risposta a quanto dichiarato dalla deputata Nicole Matteoni (FdI) e dal sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, in merito ai fatti accaduti tra il 3 e il 6 novembre 1953 a Trieste contro coloro che manifestavano per la fine del Territorio Libero e il ritorno di Trieste all'Italia che era occupata dagli anglo-americani fin dal 1945, e dove trovarono la morte sei cittadini dalla evidente connotazione politica.

"Si continua con la mistificazione dei fatti accaduti fino al 1954 nel confine orientale e a Trieste, spingendo verso una lettura degli episodi storici tali da comprometterne la corretta interpretazione" sottolinea la consigliera.

"Quando la deputata di Fratelli d'Italia, narrando i fatti, esplicita che la manifestazione patriottica svoltasi a Trieste tra il 3 e il 6 novembre 1953, nella quale sei cittadini triestini vennero brutalmente uccisi dalla polizia alle dipendenze dell'allora governo alleato o quando il sindaco ribadisce che sono gli ultimi martiri del Risorgimento - prosegue Pellegrino - nessuno dei due esponenti di maggioranza, sia nazionale sia comunale, si è preoccupato di ricordare che i dimostranti manifestavano contro l'Amministrazione di polizia militare anglo-americana (Gma), occupante da contrastare".

"Evidentemente i fatti degli ultimi mesi - conclude Pellegrino -, con la Destra al Governo nazionale che deve sottostare all'agenda politica atlantica, hanno necessariamente modificato gli equilibri e per evitare scivoloni internazionali le cerimonie contro l'occupazione della Gma non possono più essere esplicitate in modo radicale così come da sempre la Destra ha fatto". ACON/COM/mt



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)