AMBIENTE. PELLEGRINO (AVS): NO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO MALTEMPO
(ACON) Trieste, 9 nov - "La Regione Friuli Venezia Giulia ha
davvero bisogno di un commissario straordinario per il maltempo?
Ci sono almeno due assessorati in Regione che si occupano di
ambiente: uno per la sua difesa e la valutazione dei rischi
ambientali che fa capo a Scoccimarro; l'altro, per l'emergenza,
il cui titolare è Riccardi".
Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), dopo aver appreso la
notizia data dal presidente Massimiliano Fedriga che propone la
nomina di un commissario straordinario per il maltempo.
"Se il presidente della Regione - continua l'esponente di Avs -
reputa che ci sia la necessità di una figura terza, cui affidare
la gestione degli effetti del cambiamento climatico, significa
evidentemente che coloro che hanno le deleghe per la difesa e la
pianificazione ambientale, oltre che della gestione delle
emergenze, sono deficitari o, peggio, inadeguati".
Sottolineando che "manca una visione generale della
pianificazione ambientale", Pellegrino suggerisce anche ai membri
della Maggioranza "di non continuare ad agire costantemente in
direzione ostinata e contraria rispetto alle norme ecosistemiche.
Si inizi a fare realmente una politica ambientale che non si
limiti solo a conservare ciò che è rimasto di non compromesso in
regione, dando vita a un'attività fattiva di recupero,
salvaguardia e valorizzazione di un territorio che ha tutto per
eccellere nel panorama paesaggistico, culturale e turistico.
Anche durante i lavori dell'ufficio di presidenza della IV
Commissione tenutosi ieri - prosegue l'esponente
dell'Opposizione, che è anche vice presidente della stessa
Commissione - ho sollecitato un'audizione, pretendendo la
presenza dei due assessori competenti per chiedere loro come
intendano agire, soprattutto dopo gli avvenimenti di luglio e
ottobre".
"I lunghi periodi di siccità, ai quali seguono eventi avversi e
non più estemporanei, determinano scelte strutturali e
sicuramente non delegabili a un commissario straordinario. Non si
può più aspettare il prossimo grave evento atmosferico - conclude
Pellegrino - piangendo possibili vittime umane per mettere a
punto il Piano regionale di mitigazione e di adattamento sui
cambiamenti climatici, annunciato in pompa magna con la legge
manifesto FvGreen e mai approvato. Dobbiamo attivare il Piano di
difesa del nostro territorio e, di conseguenza, della nostra
società e cittadinanza, impegnando nella prossima legge di
bilancio cospicui finanziamenti, soprattutto per pianificare,
progettare e attivare la più grande opera pubblica necessaria per
contrastare il dissesto idrogeologico e rispettare le leggi
ecosistemiche che governano in modo prevalente ogni zona, anche
quello della nostra regione".
ACON/COM/db